La banconota da 5.000 lire è stata uno dei tagli di cartamoneta circolante in Italia prima dell'introduzione dell'euro. E' possibile convertirla con 2,5822 € fino al 29 febbraio 2012.

La banconota da 5.000 lire serie Repubbliche Marinare, emessa dal 1948 al 1963.
La prima versione della banconota da 5.000 lire con Cristoforo Colombo (una sola caravella), emessa dal 1964 al 1971.
La seconda versione della banconota da 5.000 lire con Cristoforo Colombo (tre caravelle), emessa dal 1971 al 1979.
La banconota da 5.000 lire con Antonello da Messina, emessa dal 1979 al 1983.
La banconota da 5.000 lire con Vincenzo Bellini, emessa dal 1985 al 1996.

Storia

Il testo di legge che regolava gli istituti di emissione dell'aprile 1910 limitava al taglio di lire 1000 la possibilità di emettere banconote.[1]

Poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale, con un decreto ministeriale del 3 agosto 1945, la Banca d'Italia fu autorizzata all'emissione provvisoria di titoli al portatore che permettessero di far fronte alle esigenze. La Banca d'Italia emise quindi dei "titoli provvisori" da 5.000 e 10.000 lire che erano equivalenti come potere liberatorio ai biglietti a corso legale. Solo con la legge 1273 del 7 ottobre 1948 fu autorizzata l'emissione di banconote di questi tagli.

Prima serie: Repubbliche Marinare

La prima apparizione del taglio da 5.000 lire avvenne nel 1948. Il biglietto sarebbe stato emesso fino al 1963. Il disegno al recto riproponeva il tema delle Repubbliche Marinare di Giovanni Capranesi, (già apparso su precedenti banconote). Il verso invece rappresenta l’effigie dell'Italia laureata. Il contrassegno in un primo tempo (1947) è la testina d'Italia (per la sua rarità assai quotata sul mercato numismatico), poi ('47-'63) diviene quello della Medusa.

Seconda e terza serie: Colombo

Dal 1964 al 1979, furono emesse due varianti delle 5.000 lire raffiguranti l'esploratore Cristoforo Colombo. Furono incise da Trento Cionini.

Quarta serie: Antonello da Messina

Sulla sinistra del recto è rappresentato il "Ritratto di uomo" di Antonello da Messina, conservato presso la National Gallery di Londra. A destra, in filigrana a punto fisso, è raffigurato il busto dello stesso personaggio. Sul verso si possono vedere dei monumenti idealizzati e una fontana in primo piano

Bozzetto: Giovanni Pino. Incisione: Trento Cionini. Dimensioni: mm 126×61 ca. (con scarsi margini bianchi). Carta: filigranata, lievemente colorata, di impasto speciale ad alte caratteristiche, contenente fibrille luminescenti e un filo di sicurezza svolgentesi in senso verticale. Caratteristiche tecniche: stampato in calcografia e offset. Officina: Officina della Banca d'Italia. N. pezzi autorizzati: 340.000.000 Normativa: D.M. 2 marzo 1979

Quinta serie: Bellini

Sul fronte della banconota è raffigurato un ritratto di Vincenzo Bellini, alle sue spalle si vede l'immagine dell'interno del Teatro massimo "Vincenzo Bellini" di Catania. Sul retro è rappresentata una figura femminile che può essere riconducibile alla Norma.

Note

  1. ^ Gavello - Bugani: Cartamoneta...

Bibliografia

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