Disk operating system
In informatica con Disk Operating System, generalmente indicato anche come Disk operating system, spesso abbreviato come DOS, si fa riferimento ad un sistema operativo, ossia un particolare tipo di software usato in molti computer capace di gestire i dispositivi di memoria secondaria e le informazioni in essi memorizzate, ad esempio usando dei file system per organizzare i file presenti. Tale software prende il nome di "disk" operating system, sistema operativo per dischi, quando i dispositivi di memorizzazione che gestisce sono dischetti o dischi ridigi.
Ai tempi dei microcomputer il sistema operativo era contenuto nella memoria ROM del computer: essendo all'epoca molto cara, la sua quantità era limitata per cui il sistema operativo contenuto era anch'esso limitato nelle funzionalità, generalmente quelle preposte alla gestione delle periferiche standard della macchina. Le unità a dischi erano generalmente acquistabili a parte: il sistema operativo per dischi era perciò offerto come estensione del sistema operativo principale, e veniva caricato solo quando era richiesto. In diversi casi il sistema operativo per dischi era chiamato DOS.
Spesso con disk operating system ci si riferisce all'intero sistema operativo se il DOS viene caricato da un disco e supporta l'astrazione e la gestione delle unità a disco. Esempi sono il DOS/360 dei mainframe IBM ed il FreeDOS. Sulla piattaforma PC fu chiamata DOS un'intera famiglia di sistemi operativi.
Storia
Agli albori dell'era informatica, i computer non avevano unità a dischi: i dati erano memorizzati su schede e nastri perforati, nastri magnetici, memorie a tamburo ed a linea di ritardo. I primi microcomputer usavano i nastri di carta (come l'Altair 8800) oppure comuni casette musicali (come il Datapoint 2200) ma non mancavano casi in cui il computer non utilizzasse nessun tipo di supporto di memorizzazione: in questo caso il programma ed i dati venivano inseriti ricorrendo ad un pannello frontale su cui erano presenti degli interruttori che inserivano i valori direttamente nella memoria del calcolatore oppure tramite dei terminali, spesso controllati da un interprete BASIC residente in ROM. Quando l'alimentazione veniva tolta, i dati elaborati dal programma venivano persi.
Sia le unità a disco rigido che quelle per i dischetti (o floppy) necessitavano di software capace di accedere in maniera rapida ai settori del disco contenente i dati. La differenza fra un'unità ed un'altra era all'epoca rilevante, così come lo era anche un sistema operativo rispetto ad un altro. Con il calo dei prezzi delle unità a dischi e quello dei relativi sistemi operativi dedicati, l'uso nei computer di tale combinazione si diffuse sempre più.
Molti home computer offerti da Commodore, Atari ed Apple presentavano un sistema operativo per dischi, chiamato DOS nel caso del Commodore 64 (Commodore DOS), dell'Atari 800 (Atari DOS) e dell'Apple II (Apple DOS). Sul versante dei PC compatibili, IBM aveva già dal 1965 introdotto il DOS/360 ed il DOS/VSE (Virtual Storage Extended) per il suoi mainframe System/360 e successivi. Molti di questi DOS erano memorizzati su un dischetto da avviare all'accensione del sistema: a tale prassi faceva eccezione il DOS della Commodore, contenuto direttamente nella ROM dell'unità a dischi Commodore 1541 (il computer non aveva un DOS ma una forma di BIOS capace di dialogare con le periferiche). L'unità a dischi Lt. Kernal per il Commodore 64/128 aveva il DOS memorizzato su dischetto, che veniva caricato in RAM al momento dell'avvio.
Nei computer più potenti c'erano altri tipi di sistemi operativi per dischi, come il VM di IBM, l'RSTS/RT-11/VMS/TOPS-10/TWENEX di DEC, l'ITS/CTSS del Massachusetts Institute of Technology, le diverse versioni del NOS di Control Data, il Vulcan di Harris, l'Unix di Bell Labs ed altri ancora.
Nell'ambito dei microcomputer si avevano altri prodotti: i modelli 6800 e 6809 di SWTPC usavano il DOS FLEX di TSC, i TRS-80 di Radio Shack il TRS-DOS (il Color Computer usava l'OS-9), e molte delle macchine basate sull'Intel 8080 come i computer di IMSAI, di MITS, di Cromemco e di North Star Computers usavano il diffuso CP/M-80. Per maggiori informazioni vedi "Elenco dei sistemi operativi".