Sanremo
Sanremo o San Remo (Sanremü in ligure[1]), anticamente Villa Matutiæ, è un comune italiano di 56.879 abitanti[2] della provincia di Imperia in Liguria. Attualmente è il quarto comune ligure per numero di abitanti, ma la sesta area urbana (62.000 abitanti conglobando i comuni di Ospedaletti e Ceriana), preceduta dai capoluoghi di provincia e da Sarzana, e seguita da Ventimiglia (55.000 abitanti nella sua area urbana).
Per tradizione, vi sono tre diverse modalità di indicare gli abitanti della città: i sanremaschi sono coloro che da generazioni sono nati e vissuti a Sanremo; i sanremesi, coloro che risiedono o sono nati in città ma che hanno origini forestiere; infine matuziani, usato più raramente e spesso in senso lato, raccoglie nella globalità gli abitanti della città dei fiori.
È una località turistica, rinomata per la coltivazione dei fiori (celebrata ogni anno con il corso fiorito Sanremo in Fiore), da cui il nome di Città dei Fiori. Inoltre ospita l'arrivo della corsa ciclistica Milano-Sanremo (una delle più importanti classiche del ciclismo), il Festival della canzone italiana, il rally di automobilismo, la tappa italiana dell'European Poker Tour, ed è sede del Casinò (uno dei quattro presenti in Italia). Dista dal capoluogo provinciale circa 24 km e 150 km dal capoluogo regionale.
La posizione geografica, in una insenatura riparata dalle montagne, è la principale causa del rinomato clima mite della città, che la rende mèta di soggiorni sia estivi, sia invernali, anche curativi.
Alla città è stata conferita nel 2006 la Bandiera Blu per la qualità dei servizi del porto turistico (Portosole di Sanremo).
La città si classifica al 21º posto con 47.374 voti sul sito Monopoly.it, ottenendo così la casella di vicolo stretto che nell'edizione speciale 2011 del popolare gioco dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia, viene dedicata al Casinò Municipale. Template:Mappa comune Italia
Geografia fisica
La città è stata fondata a ridosso di due dorsali montuose, che si originano nel Monte Bignone (1299 m) e procedono fino al mare: a est, verso il promontorio di Capo Verde (sormontato dal Faro di Capo dell'Arma della Marina), e a ovest fino a Capo Nero.
Clima
La protezione offerta a Sanremo dalla dorsale montuosa che si innalza immediatamente alle sue spalle fa sì che il clima della città sia in assoluto tra i più miti della Liguria, specialmente nei mesi invernali, quando le temperature medie giornaliere si attestano attorno ai +10/+11 °C, infatti, nonostante una minima assoluta storica di -5,2 °C (risalente al 10 febbraio 1986, all'indomani della più cospicua nevicata del XX Secolo) a Sanremo solo eccezionalmente si registrano temperature inferiori a 0 °C (frequenza media delle gelate attorno a 0,8 giorni/anno) e sono complessivamente rare anche le minime notturne inferiori ai +3/+5 °C (i valori minimi medi in gennaio e febbraio si attestano attorno ai +7 °C); assai rare anche le nevicate, un'abbondante nevicata ci fu il 28 dicembre 2005. mentre l'ultima risale al 11 febbraio 2010, quando un manto dello spessore di 1–3 cm imbiancò le vie centrali della città e le zone litoranee, un episodio di neve più consistente è datato 9 febbraio 1986, quando sui quartieri costieri caddero circa 18/20 cm di neve. Le estati sanremesi sono ventilate, moderatamente calde e i mesi di luglio e agosto registrano valori medi giornalieri prossimi ai +24 °C, con minime medie di circa +20 °C e massime attorno ai +28º (valori diurni superiori a +32/+33 °C sono molto rari anche durante le ondate di caldo più intense), grazie alle brezze che tendono a mitigare la calura e per effetto dei tassi di umidità relativa media (che nell'estremo Ponente imperiese sono più contenuti rispetto a quelli del resto della Liguria) a Sanremo le giornate afose sono assai meno frequenti che in città come Savona, Genova o La Spezia, che pure hanno regimi termici estivi molto simili. In generale le temperature a Sanremo sono un po' più alte rispetto ai comuni costieri confinanti anche a causa di un modesto effetto Isola di calore.
L'originario nucleo abitativo, la Pigna, è adagiato sulle pareti di una collina-promontorio sovrastata dal santuario della Madonna della Costa, e lambito dai torrenti San Francesco e San Romolo. A levante, il torrente San Martino ed a ponente il torrente Foce danno il nome alle relative zone est ed ovest della città.
La prima fascia dell'entroterra, a ridosso della città, è abbondantemente ammantata di serre e coltivazioni di fiori, stanti a ricordare il ruolo importantissimo della floricoltura nell'economia cittadina. Alcuni oliveti e resti di fasce (coltivazioni a terrazza), oramai quasi completamente abbandonate, costellano le campagne e le scoscese colline circostanti.
Le frazioni dell'entroterra boschivo distano pochi chilometri dal centro città, tanto che durante l'estate è consuetudine, da parte dei Sanremesi, fare le "gite fuori porta" tra i freschi boschi di castagno nella frazione di San Romolo, edificata intorno ad un prato che da anni è mèta di giochi di bimbi, o tra i pascoli della arieggiata vetta del Monte Bignone, da cui è possibile godere della vista da Saint-Tropez ad Albenga, e in giornate terse, fino alla Corsica.
La fascia boschiva dell'entroterra è stata recentemente inserita nell'istituendo "Parco Naturale di San Romolo-Monte Bignone": un'area di circa 700 ettari, ricca di fauna e vegetazione, nella quale si intrecciano fittamente sentieri e mulattiere di enorme interesse storico e paesaggistico.
I due promontori ad est e ad ovest di Sanremo ospitano rispettivamente le frazioni di Poggio e di Coldirodi: la prima, nota per rappresentare l'ultimo tratto in salita della Milano-Sanremo, la seconda sede dell'importante Pinacoteca Rambaldi.
Dal punto di vista amministrativo, la città si estende ad est oltre il Capo Verde. Qui si trova la frazione di Bussana, la più popolosa del Comune, che è stata edificata ex-novo dopo che il terremoto del 1887 distrusse il centro abitato originario, posto sulle colline retrostanti ed oggi noto come Bussana Vecchia. Tale diroccato paesino rimase abbandonato fino all'inizio degli anni sessanta, quando artisti da tutto il mondo decisero di ripopolarlo, riportando le costruzioni in pietra alla loro struttura originale. Unico nel suo genere, oggi è un laboratorio d'arte a cielo aperto, un frammento di vita e cultura rurale e contadina di fine '800 estremamente suggestivo.
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003.
Storia
Sanremo presenta tracce di attività umana fin da tempi remoti, come testimoniato dal ritrovamento di insediamenti del Paleolitico. Tuttavia è dall'epoca romana che la città comincia a svilupparsi come insediamento significativo. Viene quindi fondata in epoca romana lungo la Via Julia Augusta, (proseguimento della via consolare Aurelia) ed intitolata probabilmente a Caio Matucio, che intorno all'oppidum primitivo, rilevato nelle vicinanze dell'attuale Casino, costruì una sontuosa villa, attorno alla quale crebbe l'abitato detto Villa Matutia. Un'altra interpretazione fa riferimento alla divinità di origine asiatica Mater Matuta, dea dell'Aurora, mutato quindi in Matutia e quindi Villa Matutiæ.
Quale che ne sia l'origine, tuttavia è certo che, dopo la conversione della popolazione al Cristianesimo da parte del beato Ormisda, del diacono Siro (poi Vescovo di Genova) e del Vescovo San Romolo [1](poi eremita), nel IX secolo la città fu oggetto di attacchi continui da parte di pirati saraceni, che costrinsero la popolazione a rifugiarsi sui monti. Passato tale periodo di devastazioni, il borgo primitivo venne rifondato sulla costa, nell'attuale zona di San Siro e della Pigna (così detta per la forma "ad avvolgimento" con cui venne costruita per motivi difensivi), circondato da mura e difeso da un castello, e quindi dedicato a San Romolo. Risale infatti al 979 un documento in cui alcune famiglie chiedono al vescovo Teodolfo un appezzamento di terreno a basso costo di affitto[3], che prese il nome di castrum Sancti Romuli, dedicato al vescovo che "ormai considerato santo e venerato dalla popolazione che nella sua tomba prega ed invoca la protezione divina contro i nemici, che continuavano a saccheggiare e ad uccidere"[4].
La città appartenne prima alla Diocesi di Albenga-Imperia, quindi ai conti di Ventimiglia, ed infine passò sotto il controllo dei vescovi di Genova. Nel 1170 la città prese parte ad una battaglia marittima, accanto alla Repubblica di Genova, contro la Repubblica di Pisa, con una galea costruita con il legno ricavato dai boschi circostanti l'attuale frazione di San Romolo.
Nel 1297 Sanremo venne venduta alle famiglie nobili genovesi di Oberto Doria e Giorgio De Mari, che modificarono l'amministrazione cittadina e lo statuto comunale[5]; nel 1361 passò sotto la Repubblica di Genova, fin quando nel 1367 la popolazione fece una colletta per riscattarsi e diventare libero comune, sempre sotto la protezione di Genova, ma con proprio statuto.
La città, a partire dal Medioevo, fece della navigazione marittima un suo punto d'orgoglio. In particolare, visto che il clima era particolarmente mite, ed era fiorente la coltivazione degli agrumi, veniva effettuato il commercio di tali frutti quasi esclusivamente via mare, poiché le strade erano all'epoca alquanto disastrate e pericolose. A conferma dell'abilità marinara, un vecchio detto provenzale diceva che Li gens de San Rëmu navigou san remu (la gente di Sanremo naviga senza usare i remi), in quanto esperta nell'uso delle vele. Gli annali di Sanremo riportano infatti, a partire dal 1435, un costante ampliamento e ammodernamento del porto, di cui all'epoca si diceva "non vi è spiaggia in tutto il dominio della Serenissima più numerosa di barche... come di gente marinara"
Nel XVI secolo ricominciarono le invasioni saracene, tra cui quelle del corsaro barbaresco Barbarossa, che nel 1544 saccheggiò la città e depredò la chiesa di San Siro.
Per quasi due secoli rimase sotto il protettorato genovese, ma nel 1745 fu bombardata dal mare dai britannici, ed infine entrò in contrasto con Genova per le forti gabelle introdotte nonostante le forti difficoltà economiche in cui versava la comunità e la richiesta di separare il borgo di Colla (l'attuale Coldirodi) dal Comune: nel 1753 la città si ribellò, ed i Genovesi repressero duramente la rivolta. In quell'occasione Genova edificò il forte di Santa Tecla nei pressi del porto (utilizzato poi come carcere fino al 1997). Tale avvenimento segnò l'inizio di una decadenza generalizzata che si protrasse per oltre mezzo secolo.
Dipartimento delle Palme
Le truppe napoleoniche, nel 1794, occuparono la città che divenne capoluogo del Dipartimento delle Palme.
Regno di Sardegna
Dopo la restaurazione dei Savoia (1814) venne annessa al Regno di Sardegna. La decadenza cittadina aveva portato scarse condizioni igieniche, che culminarono un una grave epidemia di colera nel 1837: è di questo periodo la costruzione di un nuovo cimitero suburbano e l'allestimento di un lavatoio pubblico[6].
Regno d'Italia
Da quegli anni la città iniziò a crescere dal punto di vista turistico: nel 1864 la zarina Maria Aleksandrovna per prima scelse Sanremo per "svernare", aprendo la strada al turismo elitario della nobiltà russa, attratto dal clima mite e dalla bellezza dei luoghi. Anche l'Imperatrice Elisabetta di Baviera (Sissi, Imperatrice d'Austria) tra i suoi numerosi e lunghi viaggi per l'Europa (1870-1890) si recò diverse volte a Sanremo.
In quel periodo vennero edificati mirabili edifici e ville, principalmente in stile liberty, per l'aristocrazia europea che divenne semi-stanziale nella cittadina. Sempre a fine '800 la cittadina vide il passaggio dall'agricoltura basata sugli agrumeti, molto fiorente, alla floricoltura.
All'inizio del '900 cominciarono a sorgere le strutture di intrattenimento più qualificate per l'esigente élite della Belle époque: il Casinò, il campo golf, la funivia Sanremo-Monte Bignone, all'epoca la più lunga del mondo, l'ippodromo, lo stadio, eccetera. Al termine della Prima guerra mondiale Sanremo venne scelta per la Conferenza Internazionale degli Stretti, con cui venne discussa, tra gli Alleati, la redistribuzione delle terre dell'ex Impero Ottomano, tra cui la Palestina (assegnata alla Gran Bretagna), la Siria, Cilicia e Libano (alla Francia).
Intorno agli trenta si ebbe la massima espansione turistica della cittadina: la città continuò ad incrementare le proprie strutture ricettive da un lato, e l'economia basata sulla floricoltura dall'altro. Con l'approssimarsi della Seconda guerra mondiale iniziò un lento declino del turismo elitario, e con la fine del conflitto la città vide l'incremento del nuovo turismo di massa, e conseguentemente vennero spostati i periodi di soggiorno dall'inverno all'estate. Questa enorme crescita economica, e le grandi opportunità di lavoro nella floricoltura, attirarono soprattutto dall'Abruzzo tantissimi lavoratori, che di fatto contribuirono in maniera notevole ad accrescere la città.
Con l'istituzione, inoltre, del Festival della canzone italiana, Sanremo acquistò ancora di più un ruolo nell'immaginario collettivo di cittadina frequentata da personaggi famosi, e come tale vide il turismo incrementare in modo notevole. Pertanto le attività ludiche e ricreative per il nuovo tipo di esigenze crebbero di pari passo con la speculazione edilizia degli anni sessanta e settanta, che apportò una trasformazione tutt'altro che positiva in molte parti della città: la cementificazione selvaggia impedì di fatto uno sviluppo armonico del centro urbano, divenuto nel frattempo sempre più popoloso e caotico.
La nascita del nuovo porto turistico, Portosole, alla fine degli anni settanta, consolidò il ruolo turistico della città, sempre più fulcro dell'economia cittadina. Da allora prese inizio, complice una diversa sensibilità ambientale generalizzata, una riqualificazione delle aree meno curate della città, ed un nuovo piano regolatore pose un freno alla cementificazione selvaggia.
Attualmente la città sta attraversando un periodo di riqualificazione generalizzata, nel tentativo di contribuire in qualche modo a contrastare una lenta decrescita del turismo iniziata alla metà degli anni novanta e rilanciare la città non solo per una fruizione del turismo "mordi e fuggi", ma anche da un punto di vista culturale, storico, paesaggistico.
Toponomastica
La toponomastica prevede due versioni, derivanti dall'etimologia: Sanremo e San Remo. Infatti il nome della città sembra essere una forma corrotta di San Romolo (in dialetto locale si pronuncia infatti San Rœmu, mutuato quindi in Sanremu) quale contrazione del medioevale "Civitas Sancti Romuli", o di Sant'Eremo di San Romolo. San Romolo è stato un vescovo di Genova vissuto intorno al IX secolo, che ha trascorso buona parte della sua vita nella città ligure, e che morì da eremita alle pendici del Monte Bignone, 1299 m s.l.m.; alla sua morte, la popolazione volle onorarlo dedicandogli il nome della città.
L'etimologia ufficiale è tuttavia sempre stata controversa, ed a lungo oggetto di interpretazioni e di applicazioni pratiche divise fra le due forme. Innanzi tutto, non esiste, nella religione cattolica, un San Remo. Questa è la giustificazione che è sempre stata addotta da coloro che ritengono di dover adottare la versione contratta in una sola parola, Sanremo appunto, come viene attualmente fatto dal Comune e da tutti gli Enti provinciali e regionali.
Tuttavia fin dall'epoca fascista vi sono disquisizioni sull'esatta grafia della città (che localmente si usava in forma contratta), poiché a livello centrale veniva individuata nella forma 'San Remo', e numerosi sono stati i tentativi per imporre anche localmente tale forma. I sostenitori di tale grafia, infatti, si rifanno all'etimologia del nome (la città è comunque dedicata ad un Santo, Romolo) ed al principio di continuità storica: ad esempio nelle cartine geografiche del '700 si può notare che veniva impiegata tale forma staccata, alternata tra "Civitas Sancti Romuli" e "San Remo".
In epoca più recente, spulciando tra i documenti dell'Archivio comunale, si osserva che in data 2 settembre 1937 il podestà di allora veniva informato che l'Istituto Centrale di Statistica aveva elencato il Comune col nome staccato (San Remo), in difformità a quanto sino a quel momento rispettato da parte dell'Amministrazione, benché il R.D. 20 marzo 1928, n. 453, pubblicato nella stessa data nella Gazzetta Ufficiale, disponesse che il nome ufficiale esatto fosse 'San Remo'.
Infatti, lo stesso Istituto interveniva l'8 febbraio 1938 per richiamare il Comune all'osservanza della disposizione. Tuttavia, all'invito del prefetto, il podestà rispondeva: "Insistiamo perché venga modificato il nome in Sanremo".
L'8 agosto 1940 il presidente dell'Istituto centrale di Statistica richiamava nuovamente il Comune, e scriveva: " ... codesto comune dovrà modificare secondo il nome seguito da questo Istituto [San Remo, ndr] l'intestazione della carta ufficiale nonché i timbri in uso presso gli uffici comunali", e chiedeva venisse fornita per iscritto "assicurazione di adempimento".
Il 30 agosto 1940 il podestà emanava pertanto la seguente ordinanza (prot. n. 15411): "Vi prego di disporre perché d'ora in poi negli stampati il nome del Comune venga scritto San Remo anziché Sanremo".
Passata la bufera del secondo conflitto mondiale, il nome della città continuò ad essere usato unito. Di conseguenza il sindaco, con ordine di servizio in data 24 marzo 1954, prot. n. 89/6, trasmetteva a tutti gli uffici la seguente lettera: "Si porta a conoscenza delle SS.LL. che l'esatta grafia del nome della nostra città è la seguente: San Remo. Tanto si comunica per opportuna conoscenza e norma con preghiera di volerne rendere edotto il personale dipendente, affinché tanto negli stampati che sulle comunicazioni venga adoperata la esatta onomastica".
Questo ordine di servizio non è mai stato applicato dagli organi comunali. Nonostante, infatti, tale 'decisione' ufficiale del Comune, il nome di San Remo ha continuato ad essere rifiutato a livello locale, dove si trovava principalmente l'altra versione, come, ad esempio, nelle indicazioni stradali, ferroviarie, turistiche, e praticamente ovunque nella documentazione del Comune, della Provincia e spesso in quella regionale; anche le cartoline per le consultazioni elettorali hanno sempre riportato il nome Sanremo. Nella documentazione prodotta a livello centrale, proveniente dalla Gazzetta Ufficiale, dall'Anagrafe tributaria e dai documenti dell'Istituto di Statistica, tuttavia, ha continuato ad essere mantenuta la forma 'San Remo'.
Finalmente il Comune, con l'approvazione dello Statuto[7] seguito a varie Deliberazioni Consiliari tenutesi tra il 1991 ed il 2002, ha sancito definitivamente che la denominazione ufficiale della Città è nella forma monoverbo 'Sanremo'.
Simboli
Descrizione araldica dello stemma:
Descrizione del gonfalone:
Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito Reale Decreto del re Vittorio Emanuele III di Savoia datato al 17 dicembre del 1928; il gonfalone è stato invece concesso il 25 ottobre del 1928.
Monumenti e luoghi d'interesse
La città offre diversi mirabili esempi di eterogenee architetture, che spaziano dal barocco allo stile liberty, dal romanico al neoclassico.
Architetture religiose
- Insigne Basilica Collegiata Cattedrale di San Siro (sito: [2])- costruita nel XII secolo, sui resti di una chiesa paleocristiana, probabilmente dai Maestri Comancini. Attualmente di architettura romanico-gotica, a tre navate, fu rimaneggiata ed ampliata nel sec. XVII, quando anche il campanile, con 12 campane, venne ricostruito in seguito ad un bombardamento navale inglese.
- Santuario della Madonna della Costa - Affettuosamente chiamato dai cittadini e meglio noto ai turisti come Madonna della Costa, è da sempre un punto di riferimento per naviganti in quanto è stata edificata in cima alla collina della Pigna, sede del nucleo primitivo della città. La chiesa venne edificata nel 1361 per festeggiare la liberazione di Sanremo dall'egemonia dei genovesi, i Doria. Attualmente la chiesa ha architettura seicentesca, e conserva, tra numerose decorazioni barocche ed affreschi sei-secenteschi, quattro statue lignee settecentesche ed una Madonna con Bambino del Trecento: ed è proprio questa la Madonna della Costa da cui la chiesa prende il nome.
- Chiesa Ortodossa Russa - alla fine dell'Ottocento la nobiltà russa aveva scelto la città come luogo privilegiato per svernare e per soggiorni curativi. La comunità russa dell'epoca aveva raggiunto il migliaio di persone, tanto che venne stabilito, in concerto con il Comune, di realizzare una chiesa ortodossa. Tra alterne vicissitudini, dovute principalmente alla carenza di fondi, nel 1912 venne posata la prima pietra della chiesa, posizionata a ridosso della ex stazione ferroviaria ed all'inizio della Passeggiata Imperatrice (così chiamata in riconoscenza della zarina Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, che per prima fece di Sanremo il suo luogo di vacanza e che donò alla città le palme tuttora presenti sul corso). Nonostante il disegno originale fosse dell'architetto russo Aleksej Scusev, questi non si recò mai a Sanremo. Pertanto il progetto definitivo fu opera dell'ingegnere locale Pietro Agosti, che si occupò anche di seguire le maestranze nei lavori di edificazione. La chiesa è tutt'oggi in uso, e rappresenta uno dei simboli della città.
Architetture civili
- Palazzo Bellevue - Costruito tra il 1893 ed il 1894 su progetto di Pietro Agosti, la sua destinazione fu per quasi 70 anni quella di albergo di lusso per una selezionata clientela: al suo interno infatti erano presenti ampi locali di rappresentanza, suites signorili, ampie camere, un rinomato ristorante, e spazi dedicati alla servitù dei signori che si recavano in visita alla città, per lo più finanzieri e nobili europei. All'epoca celava una seconda struttura a carattere terapico curativo, una kurhaus (una sorta di spa ante litteram), poi in seguito divenuta Hotel Excelsior. La facciata presenta ricchi motivi decorativi di vario genere, di sapore vagamente orientale, mentre l'ampio parco che vi si trova dinanzi, ricco di varietà botaniche e floreali, ha la caratteristica di digradare con viali sinuosi fino alla Via Aurelia, senza presentare alcun cancello o muro di cinta: era la particolarità di questo grande albergo per invitare a soggiornarvi i facoltosi clienti (tra cui, nel secondo dopoguerra, il deposto re Faruq I d'Egitto, grande giocatore d'azzardo). Dal 1963, quando il complesso alberghiero venne acquistato dal Comune, è sede municipale.
- Palazzo Borea d'Olmo - Costruito in momenti diversi, a partire da un'abitazione del tardo Medioevo, il palazzo, nella centralissima Via Matteotti a pochi metri dal Teatro Ariston, ha assunto l'attuale aspetto tra i secoli XVII e XVIII, e rappresenta uno dei più importanti edifici barocchi della Liguria Occidentale. Importante è il portale cinquecentesco, sormontato da una statua della Madonna del Montorsoli, un allievo di Michelangelo, nonché notevoli affreschi seicenteschi di Giovan Battista Merano. Il palazzo ha avuto ospiti illustri, quali Elisabetta di Spagna, Carlo Emanuele III, Re di Sardegna, e Papa Pio VII (nel 1814). Sede del Museo Civico cittadino al secondo piano nobile, è tuttora interamente in mano a privati ed è la residenza di un ramo della famiglia Borea d'Olmo.
- Villa Nobel - Nel 1870 il farmacista rivolese Pietro Vaccheri fece edificare sulle coste di levante della città un'elegante palazzina che "per la sveltezza e l'eleganza delle sue forme piace ai più scrupolosi nel voler adempiute le regole dell'arte". In stile moresco, questa fu l'ultima residenza di Alfred Nobel, che acquistò nel 1892, ristrutturò (su progetto di Pio Soli) sopraelevandola di un piano, rinominò "Villa Mio Nido" e dove vi si trasferì principalmente per motivi di salute. Dal 1969 appartiene alla comunità, ed è da allora sede di importanti incontri, eventi o manifestazioni culturali. Dal 2002 la villa, completamente restaurata nelle sue forme originali, è aperta al pubblico e visitabile gratuitamente, ed ospita un museo sulle scoperte e le invenzioni dell'Ottocento, inoltre i giardini della villa sono gestiti dalla scuola media superiore I.P.A.A, Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Sanremo.
- Villa Ormond - Nota principalmente per il suo ampio e bellissimo parco, ricco di piante esotiche, la villa apparteneva ad una famiglia svizzera, come racconta il poeta Pastonchi: "L'invisibile madame Ormond si era comprata la solitaria casa Rambaldi, un rettangolo bianco dentro un grande uliveto: l'aveva demolita per rifarla completamente, con portici e logge spiantandovi gli ulivi per sistemarci un giardino all'inglese". Michel Louis Ormond (1828-1901) acquistò nel 1875 la vecchia Villa Rambaldi per volere della bellissima moglie francese Marie Marguerite Renet (1847–1925), e quando il terremoto del 1887 lesionò seriamente la struttura originaria, affidò all'architetto svizzero Emile Réverdin la ricostruzione (completata nel 1889). Nel 1928, dopo la morte di Marie Marguerite, la villa venne acquistata in solido con il parco dal Comune di Sanremo, che ne ha fatto, negli anni, sede di cerimonie di premiazione e di manifestazioni varie: dal 1936 al 1977 vi si sono tenute mostre floreali a carattere internazionale. Attualmente ospita in un'ala l'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario. Il parco è stato diviso dalla Via Aurelia in due parti: a nord si trova la villa, il "Giardino d'inverno", ed un settore in stile giapponese, che ricorda il gemellaggio tra Sanremo e la città di Atami; nel lato sud, oltre alla deliziosa fontana con putti in pietra disegnata da Pietro Agosti, sono presenti le statue erette in memoria di due tra i molti ospiti illustri di Sanremo, il "poeta, historiador, politico, orador" messicano Ignacio Manuel Altamirano (che morì a Sanremo nel 1893) e Nicola I sovrano del Montenegro. Villa Ormond è oggi sede dell'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario.
- Villa King - Posta a poche decine di metri dalla Villa Nobel ed accanto al parco della Villa Ormond, questa bella palazzina in stile liberty, costruita da Pietro Agosti nel 1909[8] ed in origine chiamata Villa Spinola, venne donata dal barone tedesco Thiem alla figlia in occasione del suo matrimonio con il conte Spinola di Genova. Adibita ad albergo fin dagli anni trenta, è stata recentemente parzialmente distrutta da un incendio, è attualmente in fase di ristrutturazione. Il cancello di ingresso alla proprietà è di pregevole fattura, ed è interamente in ferro battuto, assemblato con borchie ribattute una ad una. Il cancello venne realizzato da un fabbro ferraio locale, "Baccicin" Giordano, la cui famiglia, da metà Ottocento fino agli anni cinquanta realizzò, nella sua bottega di Via Canessa, lavori in ferro battuto per grandi ville e giardini della Riviera e della Costa Azzurra.
- Castello Devachan - Costruzione di fine Ottocento, in stile liberty, posto tra le colline a ridosso del Corso degli Inglesi, su progetto dell'ingegnere Pietro Agosti. Venne acquistato dal 75enne conte inglese Orazio Seville di Mexbourough nel 1890, convertitosi pochi anni prima all'induismo, acquistato dal Conte per la giovane seconda moglie Lady Lucy: il nome Devachan significa infatti, in lingua indiana, secondo cielo del paradiso dell'anima, e viene impiegato per indicare un luogo di sosta per i buddisti in cammino verso il Nirvana.
Questa descrizione viene definita come errata dal blog Kelebek [3], secondo cui "l'estensore in una sola breve frase riesce a sbagliare il significato del nome, la sua origine, la data di costruzione, il nome e l'età del committente, la sua religione e il nome della moglie".
Il castello fu sede, tra il 19 aprile e il 24 aprile 1920, della Conferenza di Sanremo (nota anche come Conferenza degli stretti), dove vennero risolte le questioni di assegnamento territoriale tra gli Alleati riguardanti l'ex Impero Ottomano, al termine della Grande Guerra. In tale occasione, nonostante le speranze italiane, non venne deliberato niente riguardo a Fiume, da dove un contrariatissimo Gabriele d'Annunzio inviò ai partecipanti alla conferenza la famosa missiva ai biscazzieri di Sanremo, definendo tra l'altro il castello una grossa villa di pessimo gusto. Nonostante tale giudizio, negli anni seguenti D'Annunzio acquistò, ad un'asta giudiziaria, parte degli originali arredi in stile Luigi XVI presenti nel castello. Attualmente la villa è un esclusivo residence per vacanze.
Siti archeologici
- Villa Matutia - Detta anche la Villa Romana della Foce. La prima campagna di scavi cominciò nel 1925 su iniziativa dell'ispettore di zona Pietro Barocelli, in un'area nella quale si progettava l'ampliamento del cimitero comunale. Pochi anni prima l'ingegner Pietro Agosti aveva già ipotizzato l'area di sviluppo dei ruderi che in alcuni casi affioravano dal terreno. L'area era talmente estesa che anche sotto il livello del mare si intuivano resti di muratura romana. Già nel febbraio 1926 l'area venne vincolata, ma non si riuscì a coinvolgere l'amministrazione comunale nell'acquisizione delle aree per poter proseguire gli scavi. Solo nel 1936 l'archeologo Nino Lamboglia riuscì ad ottenere dal Comune di Sanremo i fondi necessari per poter proseguire i lavori portando alla luce nuovi ambienti nella zona a sud, presumibilmente pertinenti di un piccolo bagno privato. Lamboglia identificò l'area come "una modesta villa rustica". Solo nel 1960, in seguito all'esproprio dell'area che conservava i ruderi meglio conservati e all'abbattimento di una casupola settecentesca, fu possibile proseguire le campagne di scavo. Ancora una volta gli scavi furono effettuati da Lamboglia e portarono a datare l'area al II secolo d.C. La villa è costituita da vari ambienti anche se nella maggior parte dei casi restano solo le fondamenta e nulla riguardo alla pavimentazione. L'insieme dei vani più importanti costituivano le terme, mentre le altre sale costituivano ambienti di servizio, forse depositi e sicuramente una latrina.
Via Matteotti
Via Giacomo Matteotti detta "La Vasca" è l'arteria principale e più chic di Sanremo, quella dove si concentra maggiormente lo shopping internazionale.
Tracciata a metà Ottocento come Strada Nuova, venne poi dedicata al re Vittorio Emanuele II e per un breve periodo dal 1943 al 1945 a Ettore Muti, il segretario del Partito Nazionale Fascista ucciso a Roma. Infine, nel dopoguerra, fu intitolata a Giacomo Matteotti, il deputato del Partito Socialista Unitario ucciso nel 1924 dai fascisti.
Via Matteotti è la concentrazione di ogni aspetto commerciale della città, non solo con boutiques esclusive di importanti griffes, ma anche con ristoranti soprattutto nelle piccole traverse della via principale. Numerosi sono anche i bar e le caffetterie con gelati di produzione artigianale.
Questa lunga via in corso di pedonalizzazione accoglie diversi cinema, tra cui il famoso Teatro Ariston dove si svolge ogni anno il Festival della canzone italiana, lo storico Palazzo Borea d'Olmo, dove è ospitato il museo civico locale, e in via Carli, una delle sue piccole traverse, la Biblioteca Corradi di Sanremo ritrovo di studenti e intellettuali.
Dal luglio 2010 il primo tratto, tra il Teatro Ariston - sede del Festival della Canzone Italiana- e via Feraldi, è isola pedonale grazie all'approvazione dei lavori compiuta dall'amministrazione Borea, che nel 2008, nonostante una forte opposizione in Consiglio Comunale e tra i commercianti della zona, ne approva la pedonalizzazione.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere
Su una popolazione totale di 56.734 abitanti al 31 dicembre 2008 [10], gli stranieri residenti sono 4.163, pari al 7,34% della popolazione. Le prime dieci comunità straniere con il maggior numero di residenti a Sanremo sono di nazionalità marocchina, albanese, romena, ecuadoriana, cinese, francese, peruviana, ucraina, bengalese e tunisina.
Anno Fonte Istat |
Popolazione residente totale |
Popolazione residente straniera |
Percentuale straniera | Stati popolazione |
---|---|---|---|---|
2002 | 50.834 | 1.420 | 2,79 % | Dato non disponibile |
2003 | 51.159 | 1.890 | 3,69 % | Marocco (319); Albania (289); Francia (118); Ecuador (118); Cina (88); Germania (84); Romania (74); Tunisia (49); Perù (47); Ucraina (44) |
2004 | 56.903 | 2.535 | 4,45 % | Marocco (608); Albania (415); Cina (150); Ecuador (132); Francia (118); Romania (106); Germania (85); Ucraina (62); Perù (62); Tunisia (61) |
2005 | 57.120 | 2.835 | 4,96 % | Marocco (642); Albania (469); Ecuador (162); Cina (156); Romania (136); Francia (125); Germania (90); Ucraina (86); Perù (85); Bangladesh (77) |
2006 | 56.269 | 3.113 | 5,53 % | Marocco (675); Albania (493); Ecuador (191); Cina (174); Romania (170); Francia (131); Ucraina (97); Perù (96); Bangladesh (90); Germania (84) |
2007 | 56.526 | 3.609 | 6,38 % | Marocco (717); Albania (524); Romania (384); Ecuador (236); Cina (179); Francia (150); Ucraina (111); Perù (111); Bangladesh (108); Tunisia (95) |
2008 | 56.734 | 4.163 | 7,34 % | Marocco (815); Albania (575); Romania (533); Ecuador (279); Cina (177); Francia (146); Perù (145); Ucraina (142); Bangladesh (132); Tunisia (110) |
Religione
Il vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo risiede nella città nella Villa G. D'Arco in via C. Pisacane 2.
Dal 9 maggio 2004 il vescovo è S.E. Mons. Alberto Maria Careggio, nato il 7 novembre 1937 in provincia di Torino, ma formatosi nella diocesi di Aosta, guidata da Mons. Anfossi.
Organizzatore delle vacanze estive di S.S. Giovanni Paolo II, viene nominato nel 1995 vescovo di Chiavari (GE), dove è rimasto fino al 2004, quando viene chiamato dal Papa a subentrare a Mons. Giacomo Barabino, attuale Vescovo Emerito, messo a riposo per raggiunti limiti d'età.
Cultura
Musica
Sanremo Music Festival (ex Sinfonica)
Banda Canta e sciuscia
La Banda Folkloristica Internazionale "Canta e sciuscia" (espressione ligure che significa "Canta e soffia") è stata fondata a Sanremo nel 1949. Inizialmente era costituita da chitarre, mandolini, fisarmoniche ed una serie di strumenti "allegorici" costruiti in proprio. A partire dagli anni sessanta gli strumenti a fiato hanno via via sostituito le chitarre e i mandolini, mantenendo tuttavia la sezione degli allegorici, che costituiscono il tratto distintivo della formazione; il gruppo originario si è così trasformato in una vera e propria banda musicale, con accompagnamento di majorettes. La "Canta e Sciuscia" ha partecipato a numerose manifestazioni italiane e internazionali.[11][12]
Scuole
Sanremo è sede dei seguenti istituti scolastici statali, inerenti al ciclo scolastico della SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO:
- LICEO CLASSICO "Gian Domenico Cassini"
- LICEO SCIENTIFICO "Gian Domenico Cassini"
- LICEO LINGUISTCO "Gian Domenico Cassini"
- LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOCICO "Carlo Amoretti"
- LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI "Carlo Amoretti"
- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "Cristoforo Colombo"
- ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE "Domenico Aicardi"
- ISTITUTO PROFESSIONALE DELL'INDUSTRIA E DELL'ARTIGIANATO "Guglielmo Marconi"
Cucina
- Sardenaira
- Brand de Cujun
- Coniglio alla Sanremasca
Personalità legate a Sanremo
- Pietro Agosti - ingegnere e podestà di Sanremo
- Maria Aleksandrovna - zarina di Russia
- Franco Alfano - compositore
- Ignacio Manuel Altamirano - giornalista, insegnante, politico e scrittore messicano
- Roberto Anfossi - pittore, scultore, ceramista.
- Pippo Barzizza - Maestro di musica e compositore
- Isa Barzizza - Attrice (figlia del compositore Pippo Barzizza)
- Mario Bava - regista
- Benedetto Bresca - capitano di marina; noto per l'urlo "Aiga ae corde!" (Acqua alle corde) che salvò, il 10 settembre 1586, l'obelisco di Piazza San Pietro durante la sua erezione
- Italo Calvino - scrittore: «Sono cresciuto in una cittadina che era piuttosto diversa dal resto dell'Italia, ai tempi in cui ero bambino: San Remo, a quel tempo ancora popolata di vecchi inglesi, granduchi russi, gente eccentrica e cosmopolita. E la mia famiglia era piuttosto insolita sia per San Remo sia per l'Italia d'allora: [...] scienziati, adoratori della natura, liberi pensatori [...]»[13]
- Gian Domenico Cassini - astronomo e cartografo
- Carlo Dapporto - attore
- Giovanni Ermiglia - Fondatore di ASSEFA Italia
- Francesca Faiella - attrice e regista
Lesja Ukrainka - Luciano Federico - attore e autore
- Paolo Manuel Gismondi deputato
- Marco Guglielmi - doppiatore e attore
- Giovanni Guidi - podestà di Sanremo e deputato del regno
- Angelo Jachino - ammiraglio di marina
- Carlo Jachino - compositore
- Massimo Laura - chitarrista
- Edward Lear - poeta e scrittore
- Lythium - gruppo musicale
- Maometto VI - ultimo sultano dell'Impero ottomano
- Alfred Nobel - scienziato, benefattore
- Giulio Natta - scienziato e premio Nobel
- San Don Luigi Orione - santo e benefattore
- Renzo Orvieto - pittore e scultore
- Fausto Papetti - musicista
- Giuseppe Ferdinando Piana (1864-1956), pittore
- Dorando Pietri - maratoneta
- Angelo Pesante - Capitano di marina, ricordato per aver imbarcato sulla Costanza Giuseppe Garibaldi
- Orazio Raimondo - uomo politico e avvocato penalista
- Giovanni Gerolamo Saccheri - gesuita, matematico
- Sabrina Salerno - cantante e showgirl
- Mario Schierano - vescovo militare
- Padre Giovanni Semeria - sacerdote barnabita, Servo di Dio
- Luigi Tenco - cantautore
- Flavio Tovani - poeta e giurista
- Lesja Ukrainka (1871-1913) - poetessa ucraina, appassionata interprete dello spirito nazionale ucraino, che ha vissuto dal 1901 al 1903 presso villa Adriana
- Luigi Arnaldo Vassallo (detto Gandolin) - giornalista
- Giovanni Verrando - compositore
Risiedettero, inoltre, a Sanremo, ospiti nel Palazzo Ducale dei Marchesi Borea d'Olmo: il Re di Sardegna Carlo Emanuele III (1746), la Regina Elisabetta di Spagna (1754), il Papa Pio VII nel 1814 (mentre tornava a Roma da Parigi dopo la caduta di Napoleone che lo aveva "imprigionato" a Fontainebleau), e il Principe Filippo, Duca di Edimburgo (1948) ([4]; [5])
Eventi
- il Corso fiorito Sanremo in Fiore a gennaio
- il Festival dei Fiori a gennaio
- il Festival della canzone italiana a marzo
- il Rally Storico di Sanremo - Coppa dei Fiori ad aprile
- la Classicissima Milano-Sanremo a marzo
- il Campionato della PGA italiana di Golf ad aprile
- il Trofeo Internazionale di Minigolf a maggio
- la Gara Internazionale di Triathlon a maggio
- la festa del liceo Festeoneste Red Carpet a maggio
- Pigna d'aMar Teatro, Musica, Gastronomia a maggio
- la Notte bianca Azzurra a giugno
- il Trofeo Topolino di Golf a giugno
- il Torneo Internazionale Sanremo di calcio per squadre Primavera ad agosto
- Rock in the casbah, manifestazione musicale che si svolge nella città vecchia agosto
- il MOAC, la mostra mercato dell'artigianato a fine agosto
- il Rally di Sanremo prova valida per l'International Rally Challenge a settembre
- il Festival internazionale delle Bande musicali ad ottobre
- il Rassegna della Canzone d'Autore Premio Tenco a novembre
- il Gran Premio delle Nazioni di Tiro a Volo a novembre e dicembre
- la Maratona del Mare a dicembre
Curiosità
- Sanremo è stata per due volte la sede in cui si svolsero le finali del concorso di bellezza Miss Italia: nel 1951 quando vinse Isabella Valdettaro (1933) e nel 1982 quando vinse Federica Moro (1965).
Geografia antropica
Frazioni
Borello, Bussana Mare, Bussana Vecchia, Coldirodi, Gozo Inferiore, Gozo Superiore, Isola Superiore, Poggio, San Bartolomeo, San Giacomo, San Giovanni, San Lorenzo, San Romolo, Verezzo San Donato, Verezzo Sant'Antonio
Economia
Non esistendovi industrie e fabbriche, dipende in gran parte dal turismo, floricoltura e dal Casinò Municipale e dal suo indotto. Altro motore cittadino sono gli alberghi, fondamentali per una città turistica
Infrastrutture e trasporti
Strade
Sanremo è attraversata dalla Strada Provinciale (già Strada Statale) 1 Aurelia,dall'Aurelia Bis dalla stazione ferroviaria di Taggia-Arma a Sanremo centro, percorsa dalla filovia Ventimiglia - Sanremo - Taggia. Inoltre è raggiungibile da due uscite dell'Autostrada A10: casello "Arma di Taggia - Sanremo EST" e casello "Sanremo OVEST - Coldirodi".
Ferrovie
Sanremo è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea ferroviaria Ventimiglia – Genova. La stazione originaria era stata edificata nella seconda metà del XIX Secolo sul lungomare, a ridosso del Casino e della Chiesa Russa, poiché il tracciato ferroviario, ad unico binario, seguiva il profilo costiero. Nel 2001 è stato completato lo spostamento "a monte" ed il raddoppio della linea nella tratta San Lorenzo al Mare - Ospedaletti, è stata aperta la nuova stazione sotterranea nei pressi del Rondò Garibaldi, circa un chilometro più ad est rispetto alla originaria. Il sedime del tracciato ferroviario originario è stato parzialmente convertito in pista ciclabile (inaugurata nell'estate del 2008), mentre l'area della ex-stazione è stata usata quale parcheggio per auto.
Amministrazione
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Amministrazioni precedenti
Note
- * La giunta e il consiglio comunale vengono sciolti dal 28 aprile 1995 per mancanza del numero legale a seguito delle dimissioni di 16 consiglieri di maggioranza e minoranza su 30. L'ex sindaco Davide Oddo, nonostante il Decreto del Presidente della Repubblica ne disponga l'immediata esecuzione con la nomina del commissario straordinario fino alle prossimi elezioni amministrative del 1995, si rivolge al Tribunale Amministrativo Regionale per impugnare la sentenza. Il giudizio del TAR di Genova si pronuncerà il 4 ottobre 1996 quando il ricorso dell'ex primo cittadino leghista viene accolto, motivando la sentenza che "si sarebbe dovuto provvedere a surrogare i dimissionari" e annullando quanto disposto dal decreto presidenziale. Ne consegue, pertanto, al 5 ottobre 1996 un quadro politico di Sanremo confusionario in quanto da una parte viene reintegrato il sindaco Oddo - quest'ultimo passato nel frattempo dalla Lega Nord ai Federalisti - nonché la sua giunta e consiglio comunale all'aprile 1995 e dall'altra la vigente amministrazione del sindaco forzista Giovenale Bottini eletta nelle consultazioni amministrative del novembre 1995. Di fatto due sindaci e due diversi consigli comunali, caso unico nella storia sanremese, che si risolverà con la validità della giunta Bottini[14]
- ** Nominato dalla prefettura di Imperia
- *** Per lo scandalo delle tangenti all'Accademia della canzone si dimette il 21 dicembre 2003 in quanto indagato dalla procura. Le accuse cadranno nel 2006 con il proscioglimento
- **** Il 21 ottobre 2008 il Consiglio comunale non approva le modifiche al bilancio per i ridotti incassi del Casinò nonostante 5 milioni euro d'avanzo. Il commissario ad acta inviato approverà le stesse modifiche proposte dalla Giunta. Si tratta di un commissariamento automatico per incapacità del Consiglio Comunale dove 6 consiglieri eletti in maggioranza passano con l'opposizione guidata da Forza Italia
- **** È stato approvato ad aprile 2010 il bilancio di previsione con l'incasso del Casinò stimato a 80 milioni di euro, quando invece gli incassi stimati sulle entrate attuali, in calo del 23%, saranno sui 70-72 milioni euro. Ciò comporterà ad ottobre 2010 una complessa variazione di bilancio,con la responsabilità personale dei consiglieri che l'approveranno di fronte alla Corte dei Conti; in caso contrario ci sarà il commissariamento del Comune come con Borea.
Gemellaggi
Sanremo è gemellata con:
- Atami, dal 1976
- Elsinore
- Karlskoga
- Tortona (Al) dal 2010 nel 70°anniversario della morte di San Luigi Orione:ove nacque la sua Opera ed è sepolto nel Santuario
- Ponte Curone (Al) dal 2010 nel 70°anniversario della morte,il paese natale di San Luigi Orione
Sport
Ogni anno Sanremo è la conclusione della gara ciclistica Milano-Sanremo.
Il 6 giugno 2001 la 17ª tappa del Giro d'Italia 2001, il "circuito dei fiori" (119 km), con partenza e arrivo a Sanremo si è conclusa con la vittoria di Pietro Caucchioli.
Nel luglio 1948 arrivò a Sanremo l'undicesima tappa del Tour de France, vinta dall'italiano Gino Sciardis; il tour di quell'anno è noto per l'impresa che Gino Bartali compì due giorni dopo sul Colle dell'Izoard, che gli consentì di vincere la corsa.
Sanremo fu sede del Campionato internazionale di scherma 1936.
A Sanremo hanno sede le seguenti società sportive:
- B.V.C San Remo, club di basket e volleyball
- San Remo Baseball, società di baseball militante in serie C1 del campionato italiano di baseball
- Centro Ippico S.I.S.uno dei più belli d'Italia,dove si svolgono importanti gare Nazionali e internazionali
- U.S. Sanremese Calcio, nota come Sanremese
- Polisportiva Matuziana Sanremo, squadra di calcio femminile ([6])
- A.S. Foce, società di atletica leggera
- A.S.D. Riviera Triathlon '92, società di triathlon
- Sanremese Boys, squadra di calcio militante in Prima Categoria
- Carlin's Boys, squadra di calcio militante in Prima Categoria.
- Accademia Scherma Sanremo, società di scherma
- A.S.D. Sanremo Rugby, società di rugby
Note
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
- ^ Dato Istat al 31/12/2009
- ^ A. Canepa, Illustrazione di antichi documenti riferentesi al Castello di S. Romolo, Albenga, 1935
- ^ * N. Calvini, Pagine di storia sanremasca, Casabianca, Sanremo, 1978
- ^ * E. Bernardini, San Remo, storia e anima di una città, De Agostini, Novara, 1987
- ^ * G. Giribaldi, Il colera a Sanremo, "A gardiöra du matüssian", 1987
- ^ * Statuto del Comune di Sanremo
- ^ Eco della Riviera nr. 2, 1909
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Dato Istat al 1-01-2009
- ^ Il sito ufficiale
- ^ "Canta e Sciuscia" in ilmascalzone.it
- ^ Italo Calvino, Cronologia, in Palomar, Milano, Oscar Mondadori, 2002, pagina XII.
- ^ Fonte dal sito del Corriere della Sera.it
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale del Comune di Sanremo
- Sanremo Manifestazioni - sito ufficiale dell'Assessorato al Turismo
- La TV degli eventi di Sanremo
- Insigne Basilica Collegiata Cattedrale di San Siro, Duomo di Sanremo
- Villa Nobel
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1984 | 1989 | Leone Pippione | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1989 | 1993 | Leone Pippione | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 28 aprile 1995 | Davide Oddo | Lega Nord | Sindaco | * |
1995 | 1995 | Giuseppe Piccolo | Comm. Prefettizio | ** | |
1995 | 2000 | Giovenale Bottini | Centro-destra | Sindaco | |
2000 | 21 dicembre 2003 | Giovenale Bottini | Centro-destra | Sindaco | *** |
21 dicembre 2003 | 28 giugno 2004 | Elio Maria Landolfi | Commis. straord. | ||
11 novembre 2008 | Claudio Borea | Lista civica di Centro-sinistra | Sindaco | **** | |
11 novembre 2008 | 10 giugno 2009 | Umberto Calandrella | Commis. straord. | ** | |
2008 | in carica | Maurizio Zoccarato | Il Popolo della Libertà | Sindaco |