Samosa

antipasto asiatico
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Template:Avvisounicode Template:Infobox piatto La samosa è un popolare antipasto e snack indiano diffuso in tutta l'Asia centro-meridionale, nella penisola arabica, arrivando oltre il mediterraneo fino nel Corno d'Africa, Nordafrica e Grecia. Consiste generalmente in un guscio triangolare (a volte anche semilunare o tetraedrico) di pasta di farina (maida), fritto o al forno, farcito principalmente con patate ma anche con cipolle, piselli, lenticchie, formaggio, carne di manzo o pollo e varie spezie locali come peperoncino o coriandolo. Le dimensioni e la consistenza del ripieno variano a seconda della cultura o del paese dove la samosa viene preparata, anche se generalmente si tratta appunto di un triangolo non più grande di dieci dentimetri. La samosa è spesso accompagnata con chutney di tamarindo o cagliata[senza fonte].

Altri nomi
  • (BN) singara
  • (PA) smosa
  • (GU) sumosa
  • (TA) சமோசா
  • (HI) samosa
  • (AR) سمبوسك (sambusak)
  • (TR) samsa Template:IPA2
  • (KYKK) самса Template:IPA2
  • (UZ) somsa Template:IPA2
  • (SO) sambuusa
  • (TG) самбӯса
  • (FA) سنبوسه (sanbusa)
  • (PT) chamuça
  • (MY) ဆမူစာ

Etimologia

La parola samosa può essere fatta riferire al persiano "sanbosag"[1]. In altre culture invece è palese la derivazione dalla radice della parola: sanbusak o sanbusaj (mezzaluna) in arabo, sambosa in Afghanistan, "samosa" in India, "samboosa" in Tajikistan, samsa per le nazioni a maggioranza turca, sambusa in alcune parti dell'Iran e chamuça in Goa, Mozambico e Portugal[1]. Anche se nelle popolazioni di lingua araba si fa riferimento alla parola sambusak, nei numerosi libri di ricette arabe medioevali la pronuncia era spesso trascritta come sambusaj[2].

Varianti regionali

Essendo il piatto molto diffuso in molteplici comunità vi sono molti modi di preparare la samosa.

Note

  1. ^ a b (EN) Girija Duggal, Lovely triangles, su hindustantimes.com, Hindustan Times, 23 agosto 2008. URL consultato il 6 luglio 2010.
  2. ^ (EN) Maxime Rodinson; Arthur Arberry e Charles Perry, Medieval Arab cookery, Prospect Books, Regno Unito, 2001, p.72.

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