Liceo classico

scuola secondaria di secondo grado incentrata sugli studi umanistici

Il liceo classico è una delle scuole superiori a cui si può accedere in Italia al termine della scuola secondaria di primo grado.

Istituito nel 1859 con la legge Casati, sul modello della tradizione scolastica umanistica preunitaria, è stato fino al 1923 - anno della riforma Gentile - l'unico liceo dell'ordinamento scolastico italiano - se si eccettua la circoscritta ed estemporanea esperienza del liceo moderno (1911-1923), istituito in sole otto città e poi abolito. A lungo il liceo classico ha goduto di una posizione privilegiata all'interno dell'ordinamento scolastico italiano: la riforma Gentile, che non ne alterava il precedente impianto complessivo, ma anzi ne accentuava l'aspetto umanistico, lo poneva al vertice degli indirizzi secondari, poiché ai soli diplomati da questo liceo era concessa la libera iscrizione in qualsiasi facoltà universitaria, tanto che chi proveniva dal liceo scientifico non poteva iscriversi a giurisprudenza e a lettere; a causa di questo primato gerarchico previsto dalla legge, caduto solo nel 1969, e a causa inoltre di un generale conservatorismo della società italiana in ambito scolastico, il liceo classico ha a lungo accolto gli studenti delle classi più istruite o abbienti.

Ancora oggi il liceo classico gode della fama di scuola altamente formativa, tanto da rimanere la "istituzione culturale di maggior prestigio" in Italia,[1] ed è uno degli ultimi indirizzi scolastici europei dove viene obbligatoriamente impartito l'insegnamento delle lingue e letterature classiche.

Programma di studio

Il liceo classico presenta un piano di studi ad ampio raggio, in cui le materie principali sono quelle umanistico-letterarie; per quanto riguarda le materie in comune con tutti i licei, si segnala un monte ore consistente assegnato anche allo studio di storia (che dispone nel triennio di tre ore settimanali, contro le due di tutti gli altri indirizzi liceali) e filosofia (anch'essa presente con tre ore, mentre nella maggior parte dei licei ne ha assegnate solo due); minore approfondimento viene invece dato alle materie matematico-scientifiche e alla storia dell'arte, presenti secondo un modello orario in comune coi licei linguistici e delle scienze umane. Le materie caratterizzanti sono il latino e il greco antico; in Italia il latino è obbligatoriamente studiato, seppur con un minor carico orario, anche nei licei scientifici tradizionali e nei licei delle scienze umane (eredi del vecchio istituto magistrale), di cui però sono istituite due opzioni (delle scienze applicate ed economico-sociale) che non lo prevedono, e nei licei linguistici, dove però è presente solo nel primo biennio per due ore settimanali; l'insegnamento del greco antico, invece, è impartito obbligatoriamente nel solo liceo classico. Il ginnasio prevede uno studio ampio della grammatica e morfologia latina e greca a cui, nel triennio liceale, si aggiunge quello della letteratura greca e latina. La geografia, presente nel ginnasio unitamente a storia, viene abbandonata in prima liceo a favore di filosofia, fisica e storia dell'arte. Prima della riforma, secondo il piano di studi ufficiale la lingua straniera era insegnata solo nel ginnasio per quattro ore settimanali, ma la larghissima maggioranza dei licei classici aveva superato questa impostazione attivando corsi sperimentali in cui era previsto l'insegnamento quinquennale della lingua straniera (in genere l'inglese) per tre ore settimanali. A partire dal 2010 lo studio quinquennale della lingua straniera sarà obbligatorio, insieme a quello delle scienze naturali, prima confinato solo agli ultimi tre anni.

Una particolarità del liceo classico è quella della denominazione degli anni scolastici: mentre tutte le altre scuole secondarie superiori di durata quinquennale hanno le classi in ordine crescente dalla prima alla quinta, nel liceo classico il biennio inferiore è invece chiamato ginnasio e il triennio successivo liceo: il primo anno è detto quarta ginnasio, il secondo quinta ginnasio (dal greco γυμνάσιον, gymnasion, palestra, termine passato poi nella cultura europea a indicare scuole di ordine classico, ad esempio in Germania), come se fossero una continuazione dei tre anni delle scuole medie; gli ultimi tre anni invece sono detti prima, seconda e terza liceo. Ciò deriva dall'impostazione data a questa scuola dalla riforma Casati (1859): essa prevedeva un corso di studi di otto anni (5 di ginnasio e 3 di liceo) cui si accedeva, mediante esame di ammissione, dopo aver conseguito la licenza elementare. Nel ginnasio quinquennale il latino era studiato dalla prima classe, mentre il greco veniva affrontato a partire dalla quarta (come oggi). La riforma Bottai del 1939, che istituiva per la prima volta la scuola media (la quale avrebbe poi assorbito l'avviamento professionale nel 1962, diventando la scuola media unica) ha fatto sì che i primi tre anni del ginnasio confluissero nelle nuove scuole medie di durata triennale (oggi corrispondenti alle secondarie di primo grado, ma all'epoca era previsto obbligatoriamente lo studio del latino); non essendo però intervenuta alcuna riforma generale della scuola secondaria superiore, il quinquennio superstite del liceo classico non ha mai cambiato denominazione. Nel 1968 sono stati aboliti gli esami che condizionavano il passaggio dalla quinta ginnasio alla prima liceo: da allora il liceo classico è strutturato come un unico ciclo scolastico della durata di cinque anni, al pari di qualsiasi altra scuola superiore. I vari tentativi di riforma (da ultimi Berlinguer e Moratti) avrebbero, se attuati, portato all'estinzione questa numerazione particolare delle classi, che non ha riscontro nelle altre scuole superiori quinquennali; il 4 febbraio 2010 il Consiglio dei ministri ha dato finalmente attuazione alla riforma Moratti, precedentemente congelata dal ministro Giuseppe Fioroni, mediante un nuovo regolamento (diverso da quello a suo tempo previsto nel 2005 dal ministro Moratti) in cui è previsto, nel rispetto di una ormai secolare tradizione, che il primo biennio del liceo classico manterrà la dizione di ginnasio.

Quadro orario settimanale

Dall'anno scolastico 2010/2011, in attuazione della riforma Gelmini, è stato applicato alle prime classi un nuovo quadro orario di ordinamento: [2]

Discipline 1° Biennio 2° Biennio V anno
I anno II anno III anno IV anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4
Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3 - - -
Storia - - 3 3 3
Filosofia - - 3 3 3
Matematica* 3 3 2 2 2
Fisica - - 2 2 2
Scienze naturali** 2 2 2 2 2
Storia dell'arte - - 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 27 27 31 31 31

È previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche, nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

Il ruolo del liceo classico nella scuola italiana

Il liceo classico sorse nel 1859 con la legge Casati, prima limitata al Regno di Sardegna e poi estesa a tutta l'Italia dopo l'unificazione. Fino alla riforma Gentile, che istituì il liceo scientifico, fu l'unico liceo dell'ordinamento italiano. Secondo il suo piano di studi originario, nei primi tre anni di ginnasio - poi assorbiti nelle scuole medie - si studiava già il latino, affiancato dal greco a partire dalla quarta ginnasio. All'inizio i licei classici erano presenti solo nei capoluoghi di provincia.

La riforma Gentile del 1923 confermò il liceo classico nel ruolo di scuola delle élites, destinata alla formazione delle future classi dirigenti, e ne potenziò l'impianto umanistico già presente nella legge Casati. L'impostazione della riforma matura nell'ambito della crisi del positivismo e quindi nella speculazione filosofica che ebbe fra suoi massimi esponenti Benedetto Croce e, appunto, Giovanni Gentile. Secondo questi filosofi la cultura scientifica doveva essere subordinata alla cultura filosofico-umanistica, considerata l'unica vera forma di conoscenza.

La riforma Gentile istituì anche il liceo scientifico secondo quest'ottica. Il liceo scientifico originario aveva un piano di studi dominato anch'esso da materie umanistiche e, ciononostante, ricopriva un ruolo subordinato al liceo classico: infatti, fino al 1969, il solo diploma di liceo classico consentiva l'accesso a tutte le facoltà universitarie, mentre quello di liceo scientifico non poteva dare accesso ad alcune facoltà quali lettere e giurisprudenza.

L'impostazione gentiliana sopravvive ancora oggi: le scuole superiori italiane più antiche, prestigiose e rigorose sono generalmente dei licei classici. Nel 2008 contavano oltre 280.000 iscritti (per il 70 per cento ragazze), al quarto posto in Italia dopo licei scientifici ed istituti tecnici e professionali.[3]

Storia

Legge Casati

Il ginnasio liceo fu istituito con la legge Casati nel 1859[4]. Vi si accedeva dopo la scuola elementare e dava accesso a qualsiasi facoltà universitaria.

Si rifaceva direttamente alla tradizione scolastica del trivio ed era quindi dominato dalle materie umanistiche tanto che, ai primi anni del ginnasio, le sole italiano e latino coprivano tre quarti del totale delle ore di lezione. Va però considerato che, all'epoca, la scuola elementare (quadriennale e comunale) era molto diversa da quella attuale e che, di fatto, la prima vera scolarizzazione avveniva al ginnasio.

Il ginnasio liceo era pensato per formare le future classi dirigenti; chi lo frequentava avrebbe proseguito gli studi, quindi i programmi non contemplavano alcuno scopo utilitaristico o riferimenti al mondo del lavoro.

Il ginnasio liceo rimase sostanzialmente invariato fino al 1923 anche se verso la fine del secolo furono avanzate proposte di ammodernamento del corso, o comunque di diversificarlo. All'inizio del '900 fu concesso ai singoli licei di attivare sezioni sperimentali in cui, al posto del greco, potevano essere impartiti insegnamenti di matematica o di una lingua moderna. Nel 1911 fu istituito il liceo moderno, che si affiancò al corso tradizionale.

Con la nascita del liceo moderno, per distinguerlo da questo, il ginnasio liceo iniziò a essere chiamato "liceo classico" anche se, ufficialmente, il nome rimaneva "ginnasio liceo".

Quadro orario

Ginnasio (1859 - 1923) I II III IV V
Italiano 7 7 6 4 4
Latino 8 8 9 6 6
Greco - - 2 4 4
Storia e geografia 4 4 2 3 3
Aritmetica 1 1 1 3 3
Ginnastica e esercizi militari 4 4 4 2 2
Religione 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 25 25 25 23 23


Liceo (1859 - 1923) I II III
Italiano 5 4 3
Latino 3 2 2
Greco 2 2 2
Storia 4 4 3
Matematica 8 - 3
Fisica e chimica - 6 3
Filosofia - 4 4
Storia naturale - - 5
Totale delle ore settimanali 22 22 25

Riforma Gentile

Il ginnasio liceo attivato nel 1923 è probabilmente il corso più prestigioso tanto che a volte, erroneamente, si fa risalire la nascita del liceo classico proprio alla riforma Gentile.

Nella visione gentiliana i licei erano l'asse portante dell'intero sistema scolastico, e al liceo classico in particolare fu attribuito il primato di consentire l'accesso a qualsiasi facoltà universitaria (il nuovo liceo scientifico, a differenza del soppresso liceo moderno, non consentiva l'accesso a lettere e a giurisprudenza).

Dal punto di vista "strutturale" il nuovo corso non subiva stravolgimenti[5], ma i profondi mutamenti apportati all'intero sistema scolastico si risentiranno anche sul liceo classico: la nuova scuola elementare, quinquennale e statale, garantiva una preparazione adeguata; per accedere al ginnasio bisognava superare un nuovo impegnativo esame di ammissione; erano previsti esami altrettanto impegnativi tra la 3' e la 4' ginnasio, tra la 5' ginnasio e la 1' liceo, e a fine corso, il nuovo esame di maturità, un esame di stato estremamente rigoroso; i nuovi programmi ministeriali esaltavano la componente estetico-letteraria; fu introdotto l'insegnamento di una lingua straniera moderna (soprattutto l'inglese) e della storia dell'arte; fu potenziato lo studio della letteratura greca etc.

Per tutti questi motivi, il ginnasio liceo si guadagnò la fama di scuola altamente formativa, che in parte conserva ancora.

Il nome ufficiale rimase "ginnasio liceo" anche se l'ultimo triennio veniva correntemente chiamato "liceo classico", stavolta per distinguerlo dal liceo scientifico.

Quadro orario

Ginnasio (1923 - 1940) I II III IV V
Italiano 7 7 7 5 5
Latino 8 7 7 6 6
Greco - - - 4 4
Lingua straniera - 3 4 4 4
Storia e geografia 5 5 4 3 3
Matematica 1 2 2 2 2
Totale delle ore settimanali 21 24 24 24 24


Liceo (1923 - 1940) I II III
Lettere italiane 4 4 3
Lettere latine 4 4 3
Lettere greche 4 4 3
Storia 3 3 3
Filosofia 3 3 3
Matematica 3 2 3
Fisica 1 2 2
Scienze naturali, chimica e geografia 3 2 3
Storia dell'arte - 2 2
Totale delle ore settimanali 25 26 25

Riforma Bottai, anni 1960-2010

Il corso divenne quinquennale nel 1940 con la riforma Bottai[6], che instituì la scuola media unica triennale e conseguentemente soppresse il primo triennio del ginnasio. A parte qualche necessario ritocco agli orari, il nuovo corso rimaneva sostanzialmente identico al precedente.

Il nome ufficiale fu cambiato in "liceo classico"; la denominazione degli anni di corso però rimase quella tradizionale, tuttora in vigore: dopo la 3' media c'è la 4' e 5' ginnasio e poi 1' 2' e 3' liceo classico.

Permanevano il "primato" dell'accesso all'università e la lingua straniera limitata al primo biennio. Quest'ultimo fattore iniziò ad essere percepito come una lacuna, sempre più grave col passare degli anni, e sarà superata solo negli anni novanta con il meccanismo delle sperimentazioni.

A causa degli eventi bellici, l'orario fu più volte rimaneggiato e quello definitivo si avrà solo nel 1952.[7]

La quota degli studenti del liceo classico iniziò a diminuire in favore del liceo scientifico, l'accesso al quale era stato facilitato con l'istituzione della scuola media. Dopo il 1969, con la liberalizzazione dell'accesso all'università, questa quota si ridusse ulteriormente; al momento della riforma Gelmini (2010), tra gli iscritti all'ultimo anno di corso, il liceo classico contava 51.000 studenti a fronte dei 103.000 del liceo scientifico.[8]

Quadro orario

Liceo classico
(1952 - 2010)
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 4 4 - - -
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte - - 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 27 27 28 28 29

Sperimentazioni

Come tutte le altre scuole superiori, anche i licei classici a partire dagli anni '70 godettero di una certa autonomia che consentì di attivare corsi sperimentali insieme al corso d'ordinamento ufficiale previsto dal Ministero, o anche in sostituzione di questo. I corsi sperimentali, una volta approvati con circolare ministeriale, potevano essere liberamente adottati dai singoli licei.

La sperimentazione più diffusa andava a colmare quella che era avvertita come l'unica vera lacuna di questa scuola, ossia la mancanza della lingua straniera negli ultimi tre anni; e in effetti, questa sperimentazione sostituì di fatto il corso d'ordinamento e fu essa stessa la base di ulteriori sperimentazioni, come la sperimentazione storia dell'arte e la sperimentazione P.N.I.. Al momento della riforma Gelmini (2010), la stragrande maggioranza degli studenti frequentava uno di questi quattro corsi.

Sperimentazione lingua

Liceo classico (fino al 2010)
sperimentazione lingua
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte - - 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 26 26 31 31 32

Sperimentazione lingua e arte

Liceo classico (fino al 2010)
sperimentazione lingua e arte
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte 2 2 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 28 28 32 32 32

Sperimentazione lingua e PNI

Liceo classico (fino al 2010)
sperimentazione lingua e P.N.I.
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte - - 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 28 28 31 32 33

Sperimentazione bilinguismo

Liceo classico (fino al 2010)
sperimentazione bilinguismo
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 1 3 3 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 2 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte - - 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 29 29 34 34 35

Sperimentazione Brocca

Il liceo classico a indirizzo Brocca prevede, in più rispetto al classico tradizionale, l'inserimento nel biennio del diritto e dell'economia, della frequenza presso il laboratorio di chimica e fisica, dell'informatica abbinata alla matematica per tutto il quinquennio, e un potenziamento delle ore di scienze (chimica, biologia, scienze della Terra). La distribuzione delle varie materie nei cinque anni di studio attualmente è la seguente:

Discipline Biennio Triennio
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 5 5 4 4 4
Lingua e letteratura latina 4 4 4 4 4
Lingua e letteratura greca 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera (inglese) 3 3 3 3 2
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Fisica 4 2
Scienze della Terra 3
Biologia 3 3
Chimica - - 4
Storia dell'arte e/o Educazione musicale 2 2 2 2 2
Diritto e Economia 2 2 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 34 34 34 34 34

Le ore settimanali di lezione in un classico Brocca risultano così 34 per tutti e cinque gli anni di corso, a fronte delle 26 al primo anno di un classico tradizionale o delle 28-32 ore di un classico mini-sperimentale inglese e storia dell'arte, ad oggi il tipo più diffuso di indirizzo classico.

Sperimentazione classico europeo

La sperimentazione ha preso le mosse dai princìpi del trattato di Maastricht, dove la dimensione europea dell'insegnamento è raccordata all'apprendimento e alla diffusione delle lingue degli Stati membri e alla conoscenza della cultura e della storia dei popoli europei. In questo modo il liceo classico europeo si è visto assegnato il fine di favorire la formazione di una coscienza europea, in funzione di un rafforzamento sempre maggiore dell'Unione Europea.

Il liceo classico europeo è stato ideato a partire dai programmi del liceo classico tradizionale, su cui sono state innestate caratteristiche peculiari o innovative, quali, in particolare lo studio quinquennale di due lingue straniere (l'inglese e una seconda lingua comunitaria tra il francese, il tedesco e lo spagnolo), lo studio del diritto e dell'economia politica, lo studio di una o due materie non linguistiche insegnate in lingua straniera tra storia, storia dell'arte, scienze, geografia (chiamata anche geostoria), diritto ed economia politica, l'accorpamento del greco e del latino in un'unica materia (lingue e letterature classiche) con approccio comparatista;

Altra particolarità del Liceo Classico Europeo è lo svolgimento di gemellaggi internazionali con altri licei. Questi progetti, della durata media di due settimane, sono finalizzati al confronto linguistico e culturale, e ad un incremento della consapevolezza della realtà europea.


  • Liceo classico della Comunicazione: prevedeva lo studio della materia aggiuntiva "Scienze della Comunicazione", inoltre venivano inserite nel programma un'ora di diritto ed economia sin dalla quarta ginnasio, due ore in più di matematica e due ore di scienze della terra e biologia. Il Linguaggio della Comunicazione può variare da informatica, cinema, teatro e danza.
  • Liceo classico PNI linguistico: prevedeva il consueto potenziamento della matematica (4 ore al ginnasio, 3 ore al liceo) e l'insegnamento non curricolare di una seconda lingua straniera (francese o tedesco, prevalentemente la prima) per due ore settimanali per i primi quattro anni. L'apprendimento dell'area linguistica, così potenziata, viene fondato sullo studio comparato delle radici classiche comuni grammaticali e semantico-lessicali. L'indirizzo coniuga, dunque, la formazione classica, integrata con ampliamenti in aree matematico-informatiche, con le esigenze della cittadinanza europea, ampliando il curriculum con l'insegnamento di una seconda lingua comunitaria.

Riforma Gelmini

Il corso attualmente in vigore, istituito con la riforma Gelmini (2010), non si discosta vistosamente da quello precedente, ma vi apporta solo alcuni piccoli correttivi alla luce dei criteri generali della riforma dei licei (ad esempio, l'unificazione di storia e geografia nel primo biennio) e della sperimentazione di liceo classico finora più diffusa, relativa alla lingua straniera quinquennale. Nel primo biennio, rispetto all'ordinamento previgente, perdono un'ora per anno sia italiano sia il gruppo storia-geografia (bisogna precisare che le 4 ore di italiano e le tre di storia e geografia sono una costante di tutti i nuovi primi bienni dei licei), in favore di un'ora in più per anno di matematica e di due ore di scienze naturali, materia introdotta per la prima volta nel ginnasio. Il triennio vede esattamente identiche le ore di tutte le materie umanistiche rispetto al vecchio ordinamento; matematica, scienze naturali e fisica godono di due ore ciascuna per anno, ma complessivamente nell'arco del quinquennio vengono incrementate (matematica da 11 a 12 ore, scienze naturali da 9 a 10, fisica da 5 a 6); storia dell'arte guadagna un'ora al terzo e quarto anno. La lingua straniera guadagna tre ore per anno nel triennio, e scende da 4 a 3 ore nel ginnasio, passando da 8 ore complessive a ben 15 (da notare che almeno tre ore di prima lingua straniera saranno previste in ogni percorso di scuola secondaria superiore, compresi tecnici e professionali, quindi questa è una scelta generalizzata): in questo caso, però, non si tratta di una vera novità, in quanto ormai i licei classici di vecchio ordinamento prevedevano nella quasi totalità la sperimentazione di lingua straniera per un numero identico di ore (3 per anno). Un'ultima peculiarità è il monte ore: mentre tutti gli altri licei (esclusi Artistico e Musicale-Coreutico) prevedono 27 ore al primo biennio e 30 ore nei restanti tre anni, il nuovo liceo classico prevede 27 ore al ginnasio, uniformandosi agli altri, ma ne prevede 31 al triennio, perché altrimenti si sarebbero dovute ridurre materie umanistiche tipiche di questo liceo. La scelta di concedere un orario più esteso rivela due particolarità: la prima è un'inversione della storica tendenza che vedeva i licei classici con un orario inferiore rispetto a quello degli altri licei, la seconda è un dato politico, ovvero la volontà di mantenere questo corso di studi il più possibile fedele al suo modello ormai consolidato, anche a discapito della coerenza con le scelte generali (30 ore in tutti i trienni).

I più antichi

Cagliari. Le origini del Liceo classico "Giovanni Maria Dettori" di Cagliari risalgono, sia per la sede sia per l’istituzione, al Real Collegio di S. Teresa, fondato nel 1852 sulle ceneri dell’antica scuola tenuta dai Padri Gesuiti nella loro Casa Professa, situata nell’attuale piazza Dettori del quartiere della Marina a fianco della chiesa tardoseicentesca di S. Teresa d’Avila (divenuta nel 1883 sede dell’Archivio di Stato e poi, dal 1953, auditorium comunale). Dopo la espulsione dei Padri della Compagnia di Gesù, avvenuta nel 1848, infatti, la scuola fu riaperta a cura della Regia Università e ricominciò a funzionare regolarmente. La Legge Casati (13 novembre 1859, n. 3725), riformando la pubblica istruzione, consentì l’istituzione del Regio Liceo e del Regio Ginnasio di S. Teresa, che in base al R. Decreto 4 marzo 1865 assumeva il definitivo nome di Liceo "Dettori", che conserva tuttora. Tra i suoi studenti Antonio Gramsci.(Da La storia del Liceo "G.M.Dettori" documento curato da Franco Masala).

Note

  1. ^ [1] A. Casalegno, L'attualità inattuale del classico, ne Il Sole-24 Ore, 18 marzo 2010, p. 16.
  2. ^ Indire, sito ufficiale (PDF), su indire.it. URL consultato il 09-02-2010.
  3. ^ [2]
  4. ^ Legge 3725/1859 (testo integrale, da Eduscuola.it)
  5. ^ Regio Decreto 2345/1923 (estratto, da Subalpinamathesis.unito.it)
  6. ^ Legge 889/1940
  7. ^ Decreto Ministeriale 01/12/1952 (testo integrale, da Eduscuola.it)
  8. ^ La Repubblica, 13/06/2010, pag. 20
  9. ^ Chi Siamo - Liceo Classico Vittorio Emanuele II
  10. ^ La più antica scuola italiana ancora in attività

Voci correlate

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