Anassimandro

filosofo greco antico
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Anassimandro, filosofo vissuto a Mileto, città della Ionia, tra il VII ed il VI secolo a.C., e per questo anche detto Anassimandro di Mileto.

La tradizione ce lo ha tramandato come discepolo diretto di Talete e continuatore della sua scuola (detta dei filosofi ionici, filosofi della physis o filosofi naturalisti)

È autore di un libro in prosa Sulla natura, di cui ci è pervenuto un celebre frammento che suona pressappoco così:

" ... principio delle cose è l'infinito ... nascita e morte delle cose avvengono secondo necessità, poiché esse pagano la pena e reintegrano il torto che commettono le une alle altre secondo l'ordine del tempo ... ".

Una analisi rimasta celebre del significato filosofico di questo frammento si può trovare in Sentieri interrotti di Martin Heidegger .
Il nome di Anassimandro è comunque legato al termine apeiron col quale egli indicava, in opposizione a Talete, il principio indeterminato di tutte le cose; aperion infatti è a - perion cioè senza perimetro ovvero l'indefinito, l'illimitato, l'infinito anche.

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