Linguaggio di programmazione visuale
Un Linguaggio di Programmazione Visuale (Visual Programming Language V.P.L.) è un linguaggio che consente la programmazione tramite la manipolazione grafica degli elementi e non tramite sintassi scritta. Un VPL consente di programmare con "espressioni visuali" ma anche all'evenienza di inserire spezzoni di codice (solitamente questa funzione è riservata a formule matematiche). La maggioranza dei VPL è basata sull'idea "boxes and arrows" ovvero le "box" (o i rettangoli le circonferenze ec...) sono concepiti come funzioni connesse tra di loro da "arrows", le frecce.
I VPL possono essere ulteriormente classificati, a seconda di come rappresentano su schermo le funzioni, in icon-based, form-based , o linguaggio a diagrammi. L'ambiente per la programmazione visuale provvede tutto il necessario per poter "disegnare" subito un programma; in rapporto ai linguaggi scritti le regole sintattiche sono praticamente inesistenti.
I vantaggi della programmazione visuale sono incredibili, oltre ad una facilità di apprendimento e alla capacità di poter "vedere il programma" durante le fasi debug, la programmazione parallela (se gestita dal software) diviene quasi "istintiva" e soprattutto eseguita in automatico.
Linguaggi Visuali
- AgentSheets
- Alice (software)
- Analytica
- Automator
- CODE
- LabVIEW
- Ladder logic
- Lava
- Limnor
- Max/MSP
- Prograph
- Pure Data
- Quartz Composer
- SCADE
- Scratch
- Simulink
- Squeak
- Stagecast Creator, ufficialmente Apple's Cocoa
- Subtext
- SynthMaker
- ThingLab
- VEE
- VisSim
- Vvvv
Nota: Microsoft Visual Studio e i linguaggi inclusi in esso non hanno nulla a che vedere con la programmazione visuale.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Usenet newsgroup: comp.lang.visual (NOT for Visual Basic o Visual C++).
- Flow-Based Programming
- Template:Dmoz