Progressione armonica
dfjdsgdfdàlkm, Una progressione risulta corretta, secondo le regole dell'armonia di scuodfudjfkdfldsfmcdlsjfc-zla insegnate nei corsi classici di composizione dei conservatori, se l'armonizzazione e l'agganciamento alla ripetizione successiva sono corretti. Sono cioè giustificate le anomalie armoniche che si verificano durante la progressione.
Le progressioni si suddividono in:
- tonali o modulanti: le prime restano racchiuse nell'ambito di una sola tonalità, mentre le seconde modulano;
- principali o derivate: le prime implicano accordi allo stato iudsfsdfhslkàsfksdòffmcvkxdfjòksdjjfclfd, mentre nelle seconde almeno un accordo deve essere rivoltato;
- regolari o irregolari: nelle prime le ripetifdsfsffvdsv
zioni degli accordi sono l'esatta trasposizione diatonica della prima esposizione, mentre nelle seconde non lo sono.
Nel gergo musicale si parla di progressione armonica anche per riferirsi alla struttura armonica di una qualunque progressione.