Massimo Grillo
Template:Membro delle istituzioni italiane Massimo Grillo (Marsala, 19 luglio 1963) è un politico italiano.
Biografia
L'impegno alla Regione
A 23 anni è eletto deputato dell'Assemblea regionale siciliana nelle elezioni del 23 giugno 1986, nella X legislatura regionale, nella lista della Democrazia Cristiana della Provincia di Trapani, prendendo il posto in lista del padre Salvatore, deputato uscente non ricandidato. E' consigliere comunale a Marsala dal maggio 1990 al novembre 1992.
Nel 1991 è confermato deputato regionale per l'XI legislatura. Dal 1992 al '93 fa parte del governo di centro sinistra come assessore degli enti locali. Da Assessore degli Enti locali nel 1992/'93, propone e riesce a fare approvare la legge regionale che, istituendo l'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti delle Province siciliani, anticiperà questa grande innovazione istituzionale a livello nazionale.
Nel 1995 è assessore alla cooperazione, commercio, artigianato e pesca, per poi passare alla sanità.
A seguito dello scioglimento della DC, alla quale aveva aderito fin dagli anni del Movimento Giovanile, costituisce, nella incerta fase della transizione, il movimento dei Liberi e Forti, ispirato all'appello A tutti gli uomini liberi e forti con il quale il sacerdote cattolico e uomo politico siciliano Luigi Sturzo aveva dato il via alla fondazione, nel 1919, del primo Partito Popolare Italiano. Aderisce, quindi, al secondo Partito Popolare Italiano - quello fondato da Mino Martinazzoli nel 1994 - per poi partecipare alla fondazione, con circa metà del PPI, dei Cristiani Democratici Uniti guidato da Rocco Buttiglione, dei quali diviene vicesegretario vicario nazionale e segretario regionale per la Sicilia.
Deputato nazionale
Nelle elezioni politiche del 21 aprile 1996 è eletto alla Camera dei deputati nel Collegio 2 Marsala/Sicilia Occidentale per il Polo per le Libertà, sempre in rappresentanza dei CDU.
Entra dunque a far parte della XIII Commissione permanente (agricoltura) e della XIV (politiche dell'UE).
Nel 2001 è rieletto deputato nella lista CCD-CDU, continuando ad occuparsi dei problemi dell'agricoltura, ed entrando nella Commissione parlamentare antimafia. Nel frattempo, i CDU confluiscono nell'UDC.
La militanza cattolica
Partecipa agli incontri del Movimento Politico per l'Unità, che si ispira al pensiero spirituale di Chiara Lubjch. È promotore e, poi, presidente dell'Associazione Parlamentari Euro-Mediterranei. Nel 2005 è nominato dal Presidente della Camera dei Deputati a rappresentare il parlamento italiano nell'Apem, l'Assemblea permanente dei Parlamentari Euromediteranei.
Costituisce l'associazione Oltrecittà ed organizza manifestazioni, convegni, rappresentazioni, festival ed esposizioni assieme a molti paesi del Mediterraneo e, per lanciare una più forte attività con essi, crea il programma Luci dal Mediterraneo, nell'ambito del quale nasce la rete delle città per la pace. Ha collaborato per la rivista San Francesco Patrono d'Italia, periodico del Sacro Convento di Assisi.
Lo scontro con Cuffaro nell'Udc
Nel 2005 è promotore con parlamentari di diversi partiti e coalizioni del patto etico politico partecipativo che viene ufficialmente presentato dal Movimento politico per l'Unità a Palermo. Verso la fine della legislatura entra in conflitto, all'interno del partito, con l'allora presidente della Sicilia Cuffaro per la politica non ritenuta limpida dello stesso, che critica apertamente.
Vista l'indisponibilità dell'Udc a rispettare le regole del Patto etico e la decisione dei vertici del partito di candidare alla Politiche del 2006 Cuffaro al Senato come capolista, Grillo, chiede di essere spostato alla lista della Camera, cosa che non avviene, rinunciando ad un seggio certo in Senato.
Così, sempre nel 2006, costituisce il Movimento Liberi "per una politica centrista di limpidezza morale" e lascia l'Udc. È candidato dalla coalizione di centrosinistra, da indipendente, alla carica di presidente della provincia di Trapani per le elezioni del 2007, ma viene battuto dall'ex sottosegretario di Forza Italia Antonio D'Alì. Non è comunque mai entrato a fare parte di un partito del centrosinistra.
Ha poi aderito al Popolo delle Libertà, scegliendo poi di seguire nel gennaio 2011 Gianfranco Fini in Futuro e Libertà.