Strada degli Alpini
La strada degli Alpini, detta anche sentiero degli Alpini, è una tra le più celebri e classiche vie ferrate dell'arco alpino. Si trova nelle Dolomiti di Sesto in Alto Adige.

Storia della via
Questa strada è una ferrata storica: infatti la Cengia della Salvezza durante la Prima guerra mondiale fu adoperata come collegamento efficiente e veloce dagli Alpini tra la forcella Giralba e il passo della Sentinella. Fu decisa la costruzione di questa via, in quanto le truppe italiane non riuscivano a penetrare nel territorio austriaco dal Passo di Monte Croce di Comelico.[1]
La strada degli Alpini fu resa praticabile dai soldati italiani, guidati dal maggiore Italo Lunelli (l'irredentista Giovanni da Basso), sul versante ovest di Cresta Zsigmondy e di Cima Undici; intagliata per lunghi tratti nella roccia a forza di braccia, la cengia servì per raggiungere e fortificare le postazioni sulla cresta di Cima Undici durante la preparazione dell'attacco al passo della Sentinella, posto tra la Croda Rossa di Sesto e Cima Undici, che segnava all’epoca il confine italo-austriaco.[1][2]
Nell'agosto e nel settembre 1915 ci furono i primi vaghi tentativi di prendere il passo, ma fallirono tutti. Nella primavera fu deciso di utilizzare il piano Venturi, che prevedeva la conquista del passo con una manovra a sorpresa dall'alto. per l'esecuzione del piano furono costruite due basi, sulla forcella Giralba e sul Creston Popera. A marzo si procedette con l'occupazione di Cima Undici, posizionandone anche un pezzo da 65 mm, una mitragliatrice e un lanciabombe. Il 13 aprile il generale Venturi emanò l'ordine definitivo, e l'attacco fu fissato per il 16 del mese, che effettivamente iniziò alle 5.30 del mattino, e finì con la resa degli austriaci. L'attacco fu portato a termine da soldati appartenenti a diversi corpi, tra cui i Mascabroni del capitano Giovanni Sala.[2]
La grande terrazza ovest di Cima Undici fu occupata solo parzialmente dagli italiani che vi situarono postazioni fortificate e baracche da cui si spinsero verso l'alto. L'ultimo tratto della terrazza, quello più a nord, era sotto il tiro degli austriaci che erano insediati a forcella Undici dove resistettero caparbiamente persino dopo la presa del vicino passo della Sentinella e della vicinissima Torre del Dito.[2]
Il percorso fu adattato a sentiero turistico fin dagli anni 30, e non presenta particolari difficoltà, se affrontato in piena estate, senza neve. Mentre il percorso originale arrivava fino alla forcella Undici, il tratto che da questa porta al passo della Sentinella è invece stato attrezzato dal C.A.I. della sezione di Padova negli anni 70.[2]
L'escursione
Prima descrizione
Caratteristiche principali
- Tempo totale: 10 ore circa, eventualmente da suddividere in 2 giornate
- Dislivello: circa 1.200 m, di cui 300 in ferrata
- Segnaletica: segnavia 101, e poi per il ritorno il 124 dall'Alpe Anderta al posteggio della val Fiscalina
- Partenza: a Campo Fiscalino, presso il posteggio della val Fiscalina (1454 m)
- Arrivo in cima: al Passo della Sentinella
- Arrivo al ritorno: l'Alpe Anderta, quindi Campo Fiscalino
Descrizione del percorso
Punto di partenza è il Campo Fiscalino (1454 m), posto alla fine della strada della val Fiscalina, nei pressi di Sesto, in Alta val Pusteria, dove si può arrivare in macchina o con i bus di linea.[1][3]
Posteggiata la macchina, si percorre il sentiero 103, che inizialmente pianeggiante, passa per il rifugio al Fondovalle (1526 m), e successivamente alzandosi in quota raggiunge il rifugio Zsigmondy-Comici (2224 m). Dal parcheggio fino a qui ci si impiega circa 2 ore e 30 minuti.
Dal rifugio si prende il sentiero 101, che porta in direzione sud-est, passando sotto alla Croda dei Toni (anche detta Cima Dodici) 3094 m, e arrivando al lago ghiacciato, dove bisogna prendere il sentiero a sinistra (sempre il 101), mentre il sentiero a destra porterebbe alla forcella Giralba (2431 m) e quindi al rifugio Carducci, 2297 m (eventualmente si può deviare per salire alla forcella per goderne il magnifico panorama offerto). Continuando quindi sul sentiero 101, si arriva ad attraversare il canalone della Busa di Dentro, dove si trova una traccia che la risale. Continuando sempre sul sentiero 101, si passa sotto le punte de "La Mitra" (2788 m) e de "La Spada" (2526 m), fino ad arrivare all'inizio vero e proprio della via ferrata.
Una volta che ci si è assicurati ai cavi di sicurezza, si percorre l'ardito percorso, che passa attravero la cengia della Salvezza, porta alla Busa di Fuori. Si continua sempre percorrendo lo stretto passaggio, passando sotto la punta della Cima Undici. La si aggira, fino a superare il canalone che discende da essa, e si iniziano ad intravedere dei resti di baraccamenti militari, in questo caso austriaci, mentre gli italiani erano posizionati sulla parete di Cima Undici. Da qui si arriva in breve alla forcella di Cima Undici (2600 m). Nonostante la corta distanza che separa Cima Undici dalla sua forcella, questa durante la guerra non fu mai conquistata dagli italiani.
Alla forcella si incontra il sentiero 124 che sale dall'alpe di Anderta, e che assieme al 101 risalgono fino al passo della Sentinella (2717 m). Si prende quindi la traccia di questi due sentieri uniti, che passa per la cengia che attraversa il fianco nord di cima Undici, dove si possono incontrare ancora tracce di neve. Continuando e percorrendo una scala, e attraversando un ponticello in legno, si arriva a un bivio per la discesa in val Fiscalina. Si continua sempre a salire, seguendo le corde fisse, fino all'arrivo al passo della Sentinella, dove soldati di entrambi i fronti persero la vita durante il conflito. Al passo arrivano diversi sentieri: quello della ferrata Zandonella e quello che proviene dal rifugio Berti nel Comelico, raggiungibile in un'ora.
Per questa escursione invece si ritorna indietro tornando all'ultimo bivio incontrato lungo il sentiero. Qui la traccia del sentiero presenta alcune serie di corde fisse, che aiutano a scendere pareti e tratti esposti e a volte friabili. Percorrendo alcuni tornati in discesa dentro al ghiaione del Vallon di Sentinella, si giunge all'alpe Anderta, dove si giunge al bivio per la val Fiscalina e i prati di Croda Rossa. A scelta qui si può ad esempio prendere il sentiero a sinistra e al successivo bivio, il sentiero a destra, si segue sempre il sentiero 124, che porta al Dolomitenhof, ovvero al parcheggio dove si è lasciata la macchina.
Seconda descrizione
Caratteristiche principali
- Tempo totale: 9-10 ore circa, eventualmente da suddividere in 2 giornate
- Dislivello: circa 1.200 m, di cui 300 in ferrata
- Segnaletica: segnavia 100, poi 124 e 101 fino al Comici; infine per il ritorno il 103 per ridiscendere in val Fiscalina
- Partenza: cabinovia della Croda Rossa (1358 m)
- Arrivo in cima: al Passo della Sentinella (2717 m)
- Arrivo al ritorno: rifugio Comici, val Fiscalina e quindi parcheggio cabinovia della Croda Rossa (1358 m)
Descrizione del percorso
Eventualmente si può affrontare il percorso in senso inverso, anche sfruttando la cabinovia della Croda Rossa di Sesto, che da 1358 metri, in pochi minuti porta a quota 1930 m. Da qui si segue il sentiero n 100, seguendo sempre le indicazioni per la Strada degli Alpini. Subito il sentiero risale in quota, fino a giungere a delle scalinate il legno. Qui si trova il bivio per la ferrata della Croda Rossa, ignorando questo bivio si tiene sempre quello che indica la Strada degli Alpini, che scende un poco. Avanzando sul sentiero, poco a poco si svela il canalone da risalire a zig-zag fino ad arrivare ad una prima forcella, forse la vera forcella Undici. Da qui si prosegue su cavi d'acciacio fino a giungere a quella che viene denominata forcella Undici, a quota 2645 m (questa forcella a poco a che fare con una vera e propria forcella, in quanto molto ampia). Qui si incontrana il sentiero attrezzato che porta al passo della Sentinella (2717 m), la tratta più difficile in presenza di neve, costeggiando il fianco nord della cima Undici. Sia percorrendo questo ardito tratto che non, sempre a questa forcella si deve ripassare, per proseguire nella Strada degli Alpini (sentiero n 101). Il sentiero prosegue il leggera discesa, fino ad arrivare ad un suo restringimento, si supera dapprima una cengia e poi una seconda, la cengia della salvezza. Da qui in avanti il sentiero si riallarga e si passa sotto la forcella Giralba (2431 m), nei pressi del lago ghiacciato (2327 m) ed infine si scende al rifugio Zsigmondy-Comici (2224 m). Da qui si ridiscende nella valle Fiscalina e quindi al parcheggio della cabinovia, anche sfruttando il bus di linea.[4]
Punti di appoggio
- Rifugio al fondovalle (1526 m)
- Rifugio Berti (1950 m)
- Rifugio Carducci (2297 m)
- Rifugio Zsigmondy-Comici (2224 m)
- Rifugio Prati di Croda Rossa (1900 m)
- Rudi Hutte (1900 m)
Galleria
-
Sentiero che giunge ad una forcella, nei pressi della forcella Undici
-
"La Spada" vista da sud.
-
Il lago ghiacciato, sotto la forcella Giralba
-
Sentiero che dal rifugio Zsigmondy-Comici porta alla forcella Giralba
-
Una scaletta che conduce al passo della Sentinella.
-
La cengia della Salvezza, sotto la punta del "La Spada".
-
Un tratto della via ferrata.
-
Resti di baraccamenti alla forcella Undici.
Note
- ^ a b c Descrizione via ferrata e storia su ParetiVerticali.it
- ^ a b c d Zandonella Callegher Italo, La valanga di Selvapiana. La Grande Guerra: l'eroismo degli Alpini nelle Dolomiti del Comélico. 2008, 314 p., Editore Corbaccio.
- ^ Descrizione via ferrata su GambeinSpalla.it
- ^ Descrizione via ferrata su InAlto.it
Bibliografia
- Rossaro Edgardo, Con gli alpini in guerra sulle Dolomiti, 272 p., Ugo Mursia Editore, 2007
- Zandonella Callegher Italo, La valanga di Selvapiana. La Grande Guerra: l'eroismo degli Alpini nelle Dolomiti del Comélico, 314 p., Editore Corbaccio, 2008
- Tosato Giorgio, Zona di guerra. Auronzo, Cortina d'Ampezzo, monte Piana, Tre Cime di Lavaredo, Comelico, Isonzo, Albania nella prima guerra mondiale, edito da Rossato, 1997
- Dino Colli, Paolo Gaspari, Paolo Pozzato, Roberto Vecellio, Itinerari segreti della Grande Guerra nelle Dolomiti - Vol 4, Editore Gaspari, 2009
- Kübler Peter, Reider Hugo, Guerra a Sesto e Dintorni - Dolomiti 1915-1918 - KÜBLER-REIDER editore, pp. 180, 1993
- Ebner Oswald, La Grande Guerra sulla Croda Rossa, Ugo Mursia Editore, pp.392, ISBN: 978884250067, 2001
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su strada degli Alpini