Utente:Vid395/Sandbox
Batteria Amalfi Difesa costiera di Venezia | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Stato attuale | ![]() |
Regione | Veneto |
Città | Cavallino Treporti |
Coordinate | 45°26′47.58″N 12°26′42.86″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Artiglieria costiera |
Altezza | 10,5 (media) |
Costruzione | Settembre 1915-Maggio 1917 |
Costruttore | Società anonima "Soliditit" - Genova |
Materiale | calcestruzzo (strutture) acciaio (torretta binata) |
Primo proprietario | ![]() |
Demolizione | 1956 |
Condizione attuale | Stato di abbandono |
Proprietario attuale | Demanio dello Stato |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | ![]() |
Termine funzione strategica | 1950 |
Armamento | torre binata da 381/40 |
Occupanti | 268 |
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La batteria Amalfi è un'installazione militare sita a Punta Sabbioni sul litorale di Cavallino-Treporti.
L’Amalfi a difesa di Venezia
La costruzione della Batteria Amalfi rientra nella più complessa riorganizzazione del sistema difensivo costiero di Venezia e dei suoi litorali voluto dall’ ammiraglio Paolo Thaon di Revel all’inizio della prima guerra mondiale, costituito principalmente da obsoleti obici utilizzati nell’Ottocento per contrastare gli attacchi delle vulnerabili unità navali in legno. L’obiettivo era quello di contrastare la marina Austro-ungarica, che disponeva nell’alto Adriatico di potenti navi corazzate tra cui la Wien, la Viribus Unitis e la Szent Istva, allineando lungo il litorale artiglierie di grosso calibro in grado di distruggere le unità nemiche lontano dalla costa. L’armamento della nuova struttura militare doveva essere quantomeno all’altezza di quello già disponibile nelle batterie costiere “Dandolo” a Pellestrina, “Emo” al Lido e “San Marco” posta al Cavallino. Tali strutture erano dotate di moderni complessi da 305 mm. Si decise pertanto di dotare l’ Amalfi di un impianto da 381 mm.
Il nome
La nuova struttura militare venne dedicata alla memoria dell’incrociatore Amalfi e ai suoi caduti, affondato nell’alto Adriatico il 7 luglio 1915 per opera del sottomarino tedesco UB 14.
Note
- ^ AA.VV. "Venezia fra arte e guerra 1866-1918" Mazzotta.