La mia signora
La mia signora è un film ad episodi del 1964 diretto a più mani da Tinto Brass, Mauro Bolognini e Luigi Comencini ed interpretato in tutti e cinque gli episodi da Alberto Sordi e Silvana Mangano.
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Paese di produzione | Italia |
Durata | 97 min |
Genere | commedia |
Regia | Tinto Brass, Mauro Bolognini, Luigi Comencini |
Soggetto | Goffredo Parise, Marcello Fondato |
Sceneggiatura | Rodolfo Sonego, Luigi Comencini, Marcello Fondato, Goffredo Parise, Alberto Bevilacqua |
Fotografia | Otello Martelli |
Montaggio | Nino Baragli, |
Musiche | Armando Trovajoli |
Scenografia | Ferdinando Giovannoni |
Interpreti e personaggi | |
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Nel film appaiono, in due ruoli da comprimari abbastanza sostanziosi, due "volti", scoperti già anziani da Federico Fellini: Mario Canocchia (interprete, fra gli altri, di 8½, 1963, e Giulietta degli spiriti, 1965 e padre della doppiatrice Luisella Visconti, immaturamente scomparsa nel 1967) e Maria Tedeschi, una delle più longeve caratteriste del cinema italiano.
Trama
Ep. 1: L'uccellino
Un uomo detesta a morte il canarino adorato dalla petulante moglie. Prima uccide il pennuto, poi, quando la moglie ne ricompra uno, la consorte.
Ep. 2: Eritrea
L'arrivista ing. Sartoletti fa di tutto per ingraziarsi un potente onorevole donnaiolo, fino ad ingaggiare una prostituta, spacciandola per sua moglie. Eritrea è stato rifatto nel 1987 da Sergio Corbucci nel suo film Rimini Rimini con Jerry Calà nel ruolo che qui era di Sordi, Livia Romano in quello della Mangano, Paolo Bonacelli nella parte del commendatore donnaiolo e un'ancora splendida Sylva Koscina nel ruolo che qui interpreta la Tedeschi. In quest'episodio Claudio Gora non ha la sua voce, ma è doppiato da un attore da sempre "specializzato" a dare intonazioni da commendatore e/o industriale torinese, ovvero Francesco Sormano.
Ep. 3: I miei cari
Tratto da un racconto di Goffredo Parise, viene rappresentata la discriminazione che subisce un pover'uomo da parte dei componenti della sua famiglia, (moglie, figlio ma soprattutto suocera), solo perché ammalato.
Ep. 4: Luciana
Un uomo ed una donna, infelicemente sposati attendono i rispettivi coniugi, speranzosi che l'incidente aereo annunciato per un guasto ai motori del velivolo sul quale i due viaggiano, accada. Marisa Fiorio, che interpreta Roberta, la moglie, era una spigolosa e spigliata miliardaria che, quasi per gioco, accettò di sostenere questa parte, dileguandosi in seguito dalla carriera cinematografica. Nel film è doppiata da Didi Perego.
Ep. 5: L'automobile
Un uomo, fissato all'inverosimile per il furto della propria Jaguar, se ne infischia dei tradimenti della moglie.