Suleiman Mahmud al-Obeidi

militare libico (1949-2020)
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Sulaymān Maḥmūd al-Olbaydi è un alto ufficiale libico. Già comandante dell'esercito a Tobruk sottop il regime di Mu'ammar Gheddafi, è stato uno dei primi ufficiali nell'alta gerarchia delle forze armate libiche a protestare o a rassegnare le dimissioni nel corso del 2011, in occasione della Guerra civile libica.[1][2] Circa la metà dei 6.000 soldati stimati che s'erano uniti ai rivoltosi anti-Gheddafi prendevano ordini dal gen. Maḥmūd[3] prima che il 28 luglio 2011 fosse assassinato in circostanze oscure il gen. ʿAbd al-Fattāḥ Yūnis, il comandante in capo dell'Esercito di Liberazione Nazionale formato dai rivoltosi libici. L'Associated Press ha riferito il giorno seguente che Maḥmūd era succeduto a Yūnis come comandante in capo.[4]

Note

  1. ^ The Wall Street Journal, "Defections from the Libyan regime", 23 febbraio 2011. [url = http://blogs.wsj.com/dispatch/2011/02/23/defections-from-the-libyan-regime/]
  2. ^ Financial Times, "Tubruq’s free locals take first decisions", 24 febbraio 2011. [url = http://www.ft.com/cms/s/0/5ff2c5fa-404d-11e0-9140-00144feabdc0.html#axzz1H5qGS3ZZ]
  3. ^ The Economist, "The battle for Libya: The colonel fights back", 10 marzo 2011. [url = http://www.economist.com/node/18338840?story_id=18338840]
  4. ^ [url=http://www.kansascity.com/2011/07/29/3044957/officer-accuses-fellow-rebels.html Agenzia "Kansas City Star" del 29 luglio 2011; sito controllato il 29 luglio 2011 ("Officer accuses fellow rebels in Libya killing", di Rami Al-Shaheibi]

Collegamenti esterni