Ultimo minuto

film del 1987 diretto da Pupi Avati
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Ultimo minuto è un film del 1987 diretto da Pupi Avati.

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Paese di produzioneItalia
Durata90 min
Generecommedia
RegiaPupi Avati
SoggettoPupi Avati, Antonio Avati, Italo Cucci
SceneggiaturaPupi Avati, Antonio Avati, Italo Cucci, Michele Plastino
ProduttoreAntonio Avati
FotografiaPasquale Rachini
MontaggioAmedeo Salfa
MusicheRiz Ortolani
ScenografiaGiuseppe Pirrotta
CostumiGraziella Virgili
Interpreti e personaggi

Trama

Walter Ferroni (Ugo Tognazzi) è il direttore sportivo-factotum (oggi diremmo general manager) di una squadra di calcio che sopravvive nella bassa classifica della Serie A degli anni '80 tra problemi finanziari, piccoli imbrogli e tanta passione. Dopo anni di difficoltà e di bilanci "aggiustati con la scolorina", Ferroni riesce a fare acquistare la squadra dal ricco industriale Di Carlo (Lino Capolicchio), credendo che questi si limiterà a finanziare la società lasciando a lui la gestione. Il nuovo presidente invece, con piglio imprenditoriale, lo rimuove dall'incarico e gestisce personalmente, inserendo nuovi manager accanto a quelli del vecchio staff di Ferroni prontamente passati al servizio del nuovo padrone.

La nuova gestione parte con baldanza, ma senza l'esperienza e i contatti di Ferroni incontra subito notevoli difficoltà. Il nuovo presidente impara a proprie spese che gestire una società di calcio è diverso dal gestire un'azienda. La squadra passa da una sconfitta all'altra, sino a quando lo stesso Di Carlo viene pesantemente contestato e minacciato dai tifosi. Il presidente si trova costretto a ritornare sui suoi passi e richiama Ferroni che, emarginando l'incapace allenatore, rende la squadra nuovamente competitiva, assumendone di fatto anche la guida tecnica.

Tra le perplessità e l'ostilità di molti, dentro e fuori la società, vince la prima partita della sua nuova gestione con una mossa coraggiosa e disperata: sostituisce a pochi minuti dalla fine della gara con l'Avellino il vecchio e corrotto centravanti Boschi (Massimo Bonetti) con il giovane diciassettenne Paolo Tassoni della squadra "primavera", che realizza il gol decisivo, proprio all'ultimo minuto.

Produzione

Scritto dai fratelli Pupi e Antonio Avati con Italo Cucci e Michele Plastino, giornalisti sportivi.

Il nome della squadra non viene mai detto nel film, ma i colori sociali (biancorossi) e alcuni particolari richiamano il Vicenza, archetipo e simbolo delle squadre minori della serie A in quegli anni. Nel finale le scene della partita contro l'Avellino, altra tipica squadra "provinciale" dell'epoca, sono state girate all'interno dello stadio Romeo Menti di Vicenza e montate con riprese della curva vicentina. La società è accreditata nei titoli di coda.

Curiosità

Voci correlate

Collegamenti esterni