Il colore dei cibi deriva dall'assorbimento da parte di vari tipi di lunghezza d'onda luminose da parte di una o più sostanze coloranti naturali o artificiali, e la successiva riflessione o trasmissione di quelle lunghezze d'onda corrispondenti al colore che riusciamo a percepire in modo soggettivo (dal momento che la percezione del colore varia da persona a persona).

Coloranti alimentari dal punto di vita chimico

In genere le colorazioni sono dovute a peculiari diffrazioni della luce provocate dal doppio legame covalente tra atomi di carbonio in ibridizzazione "sp-2", come si hanno nelle "insaturazioni" dell'olio, oppure in molecole (idrocarburi aromatici, policiclici, lunghe catene di poli-insaturi con un annello, ecc.) più complesse. I grassi possono filtrare variamente la luce che riflettono ed i colori delle carni che coprono, dando ai cibi che li contengono un aspetto traslucido oppure opalescente.

Altri gruppi chimici che forniscono colorazione sono i tripli doppi legami nell'anello del benzene (che generano nubi elettroniche al di sopra dei legami, riflettenti la luce con modalità particolari), presente in molti composti naturali e non.

Composti come lo zucchero (saccarosio) hanno un aspetto cristallino, con un colore tendente al bianco per via della totale riflessione e rifrazione della luce che subiscono. In piante come le barbabietole, le molecole di glucosio sono impacchettate in modo più ordinato e compatto, dando luogo al caratteristico colore porpora. Un colore simile si ha nel fegato, con cellule ricche di glicogeno (macromolecola fatta di lunghe catene di glucosio unite con particolari legami).

Coloranti naturali alimentari

Coloranti alimentari permessi (naturali e sintetici)

  Lo stesso argomento in dettaglio: Additivi alimentari.

Colori naturali dei cibi

Colorazioni dei cibi che indicano deterioramento

  • Nei formaggi, un colorito giallo più cupo è segno di irrancidimento dei grassi (ossidazione).
  • Alcuni tipi di muffa possono causare colorazioni verdognole, biancastre o rosse.
  • Il marrone in alcuni punti della verdura, tagliata da molto tempo é segno di ossidazione e deposizione di tannini. Lo stesso discorso vale per le bucce di frutta.

Voci correlate