Val d'Assa
La Val d'Assa (cimbro: Asstaal) è una valle dell'Altopiano dei Sette Comuni, sita tra le Province di Provincia di Trento e di Vicenza, attraversata dal corso del torrente omonimo.
Val d'Assa | |
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Stati | ![]() |
Regioni | Veneto |
Località principali | Asiago, Roana, Rotzo, Valdastico, Levico Terme |
Geografia
Orograficamente la valle si apre in corrispondenza della piana di Vezzena, in territorio trentino, prosegue quindi in direzione est entrando in territorio veneto fino alle pendici del monte Portule per incunearsi poi in senso nord-sud sino all'altezza dell'abitato di Roana, dove sorge l'omonimo ponte, e piega infine in senso est-ovest fino alla confluenza con la Val d'Astico, laddove sorge l'abitato di Pedescala.
Geologia
La roccia è di origine sedimentaria, costituita essenzialmente da dolomia principale, da calcari grigi e da rosso ammonitico. Elevato è il fenomeno del carsismo tanto da rendere l'acqua in superficie assai rara, nonostante la presenza di alcune sorgenti perenni.
Flora e fauna
I boschi lungo la valle sono caratterizzati dalla presenza di abete bianco, abete rosso, faggio, frassino e acero di monte. Lo strato arbustivo vede la presenza del Caprifoglio e del Salicone. L'intera struttura vegetazionale è determinata dall'attività selvicolturale.
Meritano di essere ricordati tra gli aspetti floristici la Madreselva alpina, la Fusaria maggiore, la Dentaria a cinque foglie, il Sigillo di Salomone verticillato, il Centocchio dei boschi, la Lattuga montana e l'Orchidea macchiata.
Tra la fauna vivono diverse specie di ungulati: il capriolo, il cervo, il camoscio e il muflone. È stato avvistato l'orso e non si esclude la presenza della lince.
La zona ospitata anche una importante popolazione di uccelli, rappresentata principalmente da specie forestali come il il Picchio nero, il Picchio rosso maggiore, il Picchio cenerino, la Civetta capogrosso, la Civetta nana, l'Astore, lo Sparviere e il Gallo cedrone, oltre a numerose specie di passeriformi.
Relativamente agli anfibi l'area posta a nord è di grande interesse dato che racchiude l'areale distributivo storico della Salamandra di Aurora (Salamandra atra aurorae), taxon considerato come sottospecie della Salamandra alpina (Salamandra atra) e descritto in questa zona solo nel 1982. L'area è poi frequentata anche da altri anfibi quali il Tritone alpestre, il Rospo comune e la Rana montana.
Tra i rettili si segnala la presenza della Lucertola vivipara, dell'Orbettino e del Marasso.