Incontro di Teano
Lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, avvenuto il 26 ottobre del 1860, è un episodio della storia risorgimentale, con il quale si concluse la spedizione dei Mille.
Il re di Sardegna Vittorio Emanuele II aveva occupato i territori pontifici nelle Marche e nell'Umbria ed era andato incontro a Giuseppe Garibaldi, che aveva respinto il tentativo di controffensiva dell'esercito borbonico nella battaglia del Volturno e aveva completato la conquista del Regno delle Due Sicilie, con lo scopo di impedire che la spedizione continuasse fino alla conquista di Roma, che avrebbe provocato l'intervento di Napoleone III e messo a repentaglio le conquiste effettuate. Garibaldi ottenne che i volontari garibaldini entrassero, dopo una selezione, nell'esercito regolare sardo, con il medesimo grado rivestito nella spedizione e si ritirò a Caprera. L'incontro ebbe il significato di una adesione del generale alla politica di Casa Savoia, deludendo le aspettative di coloro che auspicavano la fondazione di una repubblica meridionale di stampo mazziniano, che avrebbe dovuto in seguito estendersi anche ai domini papali, conquistando Roma.
La disputa sul luogo dell'incontro
Il luogo dell'incontro è stato riconosciuto tradizionalmente a Teano, presso il ponte di Caianello, odierno ponte San Nicola, nella frazione di Borgonuovo, e l'episodio è conosciuto con il nome di "incontro di Teano"[1].
La precisa località in cui l'incontro avvenne è stata tuttavia argomento di discussione: l'istituto enciclopedico Treccani ha stabilito in via definitiva nel 2011 che il luogo in cui è avvenuto l'incontro è il bivio di Taverna della Catena, nella vicina Vairano Scalo, frazione del comune di Vairano Patenora[2].
Note
- ^ Documenti storici e indagini sono riportati nella pagina Relazione definitiva su "L'incontro di Vittorio Emanuele II e Garibaldi", su prolocoteano.it. URL consultato il 24 settembre 2008. presente sul sito della Proloco di Teano. Il luogo dell'incontro è riportato presso il ponticello di San Cataldo e la chiesa di Borgonuovo, dove la strada di Caianello girava verso Teano, in particolare da una pubblicazione ufficiale del 1926 del Ministero della guerra (ufficio storico dello stato maggiore del reale esercito) ad opera del colonnello Cesare Cesari (L'assedio di Gaeta e gli avvenimenti militari del 1860-1861 nell'Italia meridionale).
- ^ La localizzazione si basa sul "Diario storico dell'archivio del ministero della difesa", nel rapporto giornaliero del 26 ottobre 1860, il quale riferisce: "... A Taverna della Catena, S.M. il Re, che col suo quartier generale marcia colle truppe del quarto Corpo, è incontrato dal gen. Garibaldi..." (citato da Nino D'Ambra, Giuseppe Garibaldi cento vite in una, Ed. A.G.Grassi, Napoli 1983 nota a p.160). Anche Alfonso Scirocco (Garibaldi. Battaglie, amori, ideali di un cittadino del mondo, Ed. Laterza, Roma 2001) descrive l'incontro come avvenuto "presso Teano, al bivio di Taverna Catena, presso una casa rustica e una dozzina di pioppi": Garibaldi si fermò al bivio, dove arrivarono la colonna delle truppe regie e il re stesso, che salutato Garibaldi, procedette a cavallo con lui verso Teano, dove si separarono. Riportano l'incontro come avvenuto a Taverna della Catena anche Giuseppe Cesare Abba, Da Quarto al Volturno, in Gaetano Trombatore (a cura di), Memorialisti dell'Ottocento, I, Riccardi Ricciadri Edit., Napoli, p. 889 e ss.; Indro Montanelli, Storia d'Italia, Ed. Fabbri, Roma 1994, vol.31 p.124; della stessa opinione è stato il deputato Valerio Zanone nel suo discorso alla camera in occasione del bicentenario della nascita di Garibaldi (fonte). Già in due resoconti pubblicati sul giornale inglese The Times, rispettivamente il 5 e il 6 novembre 1860 (i due articoli sono pubblicati e tradotti in italiano in (PDF) Adolfo Panarello, Nuova documentazione sull'incontro del 26 ottobre) le testimonianze sembrano discordi: il primo articolo sostiene infatti che l'incontro sarebbe avvenuto a tre quarti d'ora di marcia dalla Taverna della Catena, presso la quale Garibaldi aveva passato la notte, mentre il secondo riferisce invece come Garibaldi avesse pernottato presso la prima taverna sulla strada fuori Calvi e riporta l'incontro con il re come avvenuto invece proprio presso la Taverna della Catena. Anche l'Istituto Enciclopedico Treccani ritiene l'incontro avvenuto nel comune di Vairano e indica la relazione del 1926 come priva di basi storiche e storiografiche: si tratterebbe infatti di un documento privo del timbro del ministero e non presente nei suoi archivi e ratificato solo dal Fascio teanese. Si veda treccani.it - Incontro di Teano e Teano: Un incontro mancato.
Voci correlate