Appunti di lavoro

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  • Jurgen Klueser

Da ricordarsi

North American FJ-1 Fury

Kirkham-Williams Racer

  1. Kirkham-Williams
  2. sito della coppa
  3. motore
  4. notizie

Bloch 161

  1. 1942 SO-161
  2. 1943 (SO-161)

Reggiane

e via... delirio...

E questo?

Li farò

...prima o poi s'intende!

  1. North American F-86 Sabre
  2. English Electric Lightning
  3. Republic P-47 Thunderbolt
  4. de Havilland DH.98 Mosquito
  5. EFW N-20 de:Eidgenössische Flugzeugwerke Emmen N-20 ...traduci, se sei buono...: Federale (della Federazione Svizzera) Fabbrica di Aerei di Emmen. Tò-mò!
  6. SIAI-Marchetti SA-202 / FFA AS-202 Bravo. Veniamone a capo.
  7. Grumman JF / J2F Duck
  8. Boeing Y1B-9
  9. Breguet Taon
  10. Curtiss V-1570 (motore)
  11. Lycoming O-435 (motore)
  12. Vought F6U Pirate

Infobox Militare

North American FJ Fury
 
Quattro FJ-3 del Fighter Squadron VMF-235
Descrizione
Tipocaccia imbarcato
Equipaggio1
Costruttore  North American Aviation
Data primo volo27 novembre 1946
Data entrata in servizioottobre 1947
Utilizzatore principale Utente  US Navy
  USMC
Esemplari1 148[1]
Altre variantiNorth American F-86 Sabre
Dimensioni e pesi
 
Tavole prospettiche
Lunghezza11,45 m (37 ft 7 in)
Apertura alare11,31 m (37 ft 2 in)
Freccia alare35 °
Altezza4,16 m (13 ft 8 in)
Superficie alare28,08 (- 302 ft²)
Carico alare-,- kg/m² (-.- lb/ft²)
Peso a vuoto5 535 kg (12 200 lb)
Peso carico8 525 kg (17 200 lb)
Peso max al decollo- - kg (- - lb)
Capacità combustibile- - l (- - gal) serbatoi ausiliari per - l (- gal)
Propulsione
Motore
Potenza- 590 hp (- 440 kW)
Spinta- - kgf
(34,20 kN, 7 720 lbf)senza postbruciatore;
- - kgf
(-,- kN, - - lbf)
con postbruciatore;
Prestazioni
Velocità max1 000 km/h (- 625 mph, - 545 kt), al livello del mare alla quota di - - m (- - ft)
Mach 0,89
Velocità di crociera- - km/h (- - mph, - - kt)
a . . m (. . ft).
Velocità di salita-,- m/s (- - ft/min)
Autonomia1 595 km
(- 990 mi, - 860 nm), con serbatoi ausiliari
- h - min
Raggio di azione- - km (- mi, - nm)
Tangenza14 900 m (49 000 ft)
Armamento
Cannoniquattro calibro 20 mm
NoteDimensioni, pesi, propulsore, prestazioni ed armamento riferiti alla versione FJ-3

Dati tratti da "Naval Sabres: FJ-3 Fury" in "www.vectorsite.net"[2].

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il North American FJ Fury fu un aereo da caccia realizzato nella seconda metà degli anni quaranta dall'azienda statunitense North American Aviation.

Frutto di un progetto realizzato autonomamente, almeno inizialmente identificato con la designazione di fabbrica RD 1265, fu il primo aereo a reazione ed il primo caccia imbarcato costruito dall'azienda di Inglewood, così come fu il primo aviogetto a prestare servizio operativo nei reparti della United States Navy.

Realizzato in quattro versioni principali, venne prodotto tra il 1946 ed il 1956 per un totale di 1 148 esemplari (tra prototipi e macchine di serie) che prestarono servizio nell'United States Navy e nell'United States Marine Corps; alcuni esemplari vennero impiegati nel corso della guerra del Vietnam. Gli ultimi esemplari prestarono servizio nell'US Navy fino al 1965.

Storia del progetto

Quando divenne chiaro che la propulsione a getto sarebbe stato il futuro degli aerei da combattimento ad elevate prestazioni la North American Aircraft, forte della propria esperienza nel campo dei velivoli da caccia, decise di presentare alle autorità statunitensi un proprio progetto in merito che, nel corso degli ultimi mesi del 1944, fu posto all'attenzione dell'US Navy[3]. Poco tempo dopo (il 1° gennaio 1945 secondo alcune fonti[3], nel maggio dello stesso anno secondo altri[4]) la società californiana ricevette un ordine per 100 esemplari del velivolo: internamente all'azienda identificato con la sigla NA-134, il nuovo progetto ricevette (in ossequio al vigente sistema di desginazione) la codifica FJ, unitamente al nome Fury (in lingua inglese, furia).

FJ-1

  Lo stesso argomento in dettaglio: North American FJ-1 Fury.

Portato in volo sul finire del 1946 il prototipo XJF-1 era caratterizzato dall'ala dritta e dalla fusoliera realizzata intorno al turbogetto General Electric (GE) TG-180 che sviluppava la forza pari a 16,7 kN. Consegnato ai reparti nel 1948 risultò fin da subito una macchina superata dalle rapide evoluzioni che la tecnologia conosceva in quel periodo[3]; l'ordine venne ridotto a soli 30 esemplari e (come i contemporanei McDonnell FH Phantom e Vought F6U Pirate) servì all'US Navy soprattutto al fine di maturare esperienze nel campo degli aviogetti imbarcati che trovarono pratica applicazione nei modelli successivi[5].

FJ-2 e FJ-3

  Lo stesso argomento in dettaglio: North American FJ-2/-3 Fury.

Lo sviluppo successivo dovette aspettare diverso tempo prima di vedere la luce: l'US Navy, infatti, si mostrò estremamente cauta nell'adottare velivoli con ala a freccia per i propri reparti, ma le prime risultanze della guerra di Corea evidenziarono le difficoltà dei caccia all'epoca in servizio (principalmente i Grumman F9F Panther) a contrastare i più moderni jet Sovietici (in particolare i MiG-15)[6].

La soluzione che si ritenne opportuno percorrere era quella di adattare all'impiego dalle portaerei lo sviluppo "terrestre" del progetto del Fury, l'F-86 Sabre, dotato di ali a freccia, all'epoca sviluppato fino alla versione F-86E. Vennero quindi rapidamente ordinati tre prototipi di F-86E modificati: due dotati di gancio di coda e carrello d'atterraggio modificato per agevolare le operazioni di appontaggio, ma disrmati (identificati con la sigla XJF-2) ed uno dotato di armamento, ma non adatto alle operazioni dal ponte delle portaerei (XJF-2B)[6]. Quest'ultimo esemplare fu il primo a volare, il 27 dicembre del 1951.

Dopo un intenso programma di prove, il progetto venne accettato e (sul finire del 1952) le autorità avanzarono un ordine per 300 esemplari del nuovo velivolo che, pur in presenza di modifiche considerevoli (tra le quali l'impiego del più potente motore General Electric J47), venne identificato come seconda versione del Fury (secondo alcuni al fine di agevolare l'approvazione degli stanziamenti di bilancio[6]). La sospensione delle ostilità in Corea comportò la riduzione a 200 unità dell'ordine precedentemente firmato[6][7]. Le consegne ai reparti ebbero inizio alla fine del 1953 e furono completate nel settembre del 1954[6].

Già nel corso del 1952, però, la North American cominciò a lavorare su una versione migliorata del Fury, dotata di un motore che sviluppava ancora maggior forza (in questo caso il Wright J65, copia prodotta su licenza del britannico Armstrong Siddeley Sapphire) e che richiedeva l'aumento delle dimensioni della presa d'aria frontale. Per il resto la nuova versione (FJ-3) del Fury incorporava modifiche di dettaglio rispetto alla precedente. Ne furono prodotti 538 esemplari, consegnati fra il 1954 e la fine del 1956[8].

FJ-4

  Lo stesso argomento in dettaglio: North American FJ-4 Fury.

Ancora una volta la più recente versione del Fury vide la luce quando ancora quella precedente non era stata consegnata ai reparti: al fine di garantire maggior autonomia operativa al proprio caccia, la North American rivoluzionò drasticamente la cellula del Fury consentendo di incrementare del 50% la capacità dei serbatoi di carburante ed effettuando un lavoro di affinamento aerodinamico alle ali ed ai piani di coda. Ne risultò una macchina che, sebbene di maggiori dimensioni, di maggior peso al decollo ed a parità di propulsore, eguagliava o migliorava le prestazioni della versione precedente.

Tecnica

Struttura

Motore

Armamento

Sistemi

Impiego operativo

Versioni

I dati sulle versioni sono tratti da "US Warplanes.net"[1], tranne dove diveramente indicato.

  • XFJ-1: tre prototipi, recanti identificativo di fabbrica NA-134, dotati di turbogetto General Electric TG-180 che in un secondo momento avrebbe acquisito la denominazione di Allison J35[3];
  • FJ-1: prima serie di trenta velivoli, con sigla interna NA-141 ed ala dritta, realizzati a partire dal 1946;
  • XFJ-2: due prototipi, codice di fabbrica NA-179, dotati di ala a freccia e motore General Electric J47[6], portati in volo nel 1952;
  • FJ-2: serie di duecento esemplari (NA-181) realizzati tra il 1952 ed il 1954 (un ordine per altri 227 velivoli venne cancellato);
  • XFJ-2B: prototipo per una versione cacciabombardiere (NA-185) realizzato nel 1951. Non ebbe alcun seguito di produzione in serie;
  • XFJ-3: prototipo per una nuova versione da caccia, realizzato mediante la modifica di un FJ-2 (indicato come NA-196), che venne dotato di motore Wright J65-W-2[8];
  • FJ-3: terza versione di serie che venne realizzata in due diversi lotti tra loro diversi in dettagli non significativi per un totale di 458 esemplari (389 velivoli NA-194 e 69 della serie NA-215); il motore installato era il Wright J65-W-4[8]. In seguito all'unificazione dei sistemi di designazione dei velivoli, avvenuta nel corso del 1962, questi esemplari vennero successivamente identificati come F-1C;
    • FJ-3D: un esemplare trasformato in piattaforma di controllo per il missile RGM-6 Regulus[8]. Ridesignato DF-1C;
    • FJ-3D2: conversioni (in numero non precisato) di esemplari della serie FJ-3 in piattaforme di controllo per bersagli comandati a distanza[8]. La designazione divenne, a partire dal 1962, DF-1D
  • FJ-3M: lotto di ottanta velivoli della serie FJ-3 (serie NA-215) modificati nell'armamento: potevano alloggiare, in piloni subalari (uno per semiala), due missili Sidewinder[8]. Dal 1962 divennero MF-1C;
  • XFJ-4: due prototipi della quarta versione di serie (NA-208). Rispetto alla versione precedente presentavano modifiche sostanziali alla fusoliera ed alle ali ed il motore Wright J65-W-16A[9]
  • FJ-4: ultima versione per un velivolo da caccia (NA-209). Prevedeva una sostanziale riprogettazione della fusoliera (che poteva alloggiare il 50% di carburante in più rispetto alla precedente), delle ali e dei piani di coda; venne realizzata in 150 esemplari. Tutti i quattro piloni alari erano stati adattati per ospitare i missili Sidewinder. Versione ridenominata in F-1E dal 1962;
    • YFJ-4: denominazione assegnata ad un singolo velivolo (della serie FJ-4) modificato ed impiegato per lo svolgimento di test (divenne YF-1E);
    • FJ-4F: cinque esemplari di FJ-4 modificati con l'installazione di un motore a razzo ausiliario;
  • FJ-4B: versione cacciabombardiere. Furono costruiti complessivamente 222 velivoli (71 della serie NA-209 e 151 della serie NA-244) che montavano 6 piloni alari (anziché 4) ed erano dotati di freni aerodinamici; mediante l'ausilio di un sistema LABS (acronimo di Low-Altitude Bombing System) i Fury di questa versione potevano impiegare armi nucleari in missioni di bombardamento in cabrata[9]. Tra le armi che potevano essere impiegate, il missile aria-terra AGM-12 Bullpup: nei sei piloni subalari erano alloggiati cinque missili e la centralina di controllo[9]. Dopo il 1962 i velivoli di questa versione vennero ridenominati AF-1E.
    • YFJ-4B: velivoli (numero non specificato) della serie FJ-4B impiegati in test (ridenominati YAF-1E).

Utilizzatori

Dati tratti da ...".

Incidenti

Dati tratti da Aviation Safety Network[10]

Curiosità

  • -

Infobox civile

Douglas DF
Descrizione
Tipoaereo di linea
Equipaggio4
Costruttore  Douglas Aircraft Company
Utilizzatore principale Utente  Aeroflot
Altri utilizzatori  Dai Nippon Koku KK
Esemplari4
Dimensioni e pesi
Lunghezza21,30 m (69 ft 11 in)
Apertura alare28,96 m (95 ft - in)
Freccia alare-°
Altezza7,47 m (24 ft 6 in)
Superficie alare120,31 (1 295 ft²)
Carico alare-,- kg/m² (- lb/ft²)
Peso a vuoto7 854 kg (17 315 lb)
Peso max al decollo12 930 kg (28 506 lb)
Passeggeri16 (configurazione notturna)
32 (configurazione diurna)
Capacità combustibile- - l (- - gal)
Propulsione
Motoredue Wright SGR-1820-G2 Cyclone, radiali a 9 cilindri raffreddati ad aria
Potenza- - CV 1 000 hp (- 746 kW) ciascuno
Spinta- - kg (-,- kN, - - lbf) ciascuno
Prestazioni
Velocità max286 km/h (178 mph, 154 kt) a 2 100 m (6 900 ft)
Velocità di crociera257 km/h (160 mph, 139 kt)
Velocità di salita- m/s (- - ft/min)
Autonomia5 300 km
(3 293 mi, 2 862 nm)
Quota di servizio- - m (- - ft)
Tangenza4 250 m (13 950 ft)

Dati tratti da "Enciclopedia L'Aviazione"[11].

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Modellismo

NO* "Folgore" in Tunisia, in Modeling Time, http://www.modelingtime.com/, 14-02-2008. URL consultato il 20-04-2009.

NO*(EN) Matt Bittner, Wolfpack Designs 1/144 BAC TSR.2, in Internet Modeler, http://www.internetmodeler.com. URL consultato il 10 aprile 2011.

Note

  1. ^ a b (EN) F-86 / F-100, in US Warplanes, http://www.uswarplanes.net/. URL consultato il 3 marzo 2012.
  2. ^ (EN) Greg Goebel, Naval Sabres: FJ-3 Fury, in Greg Goebel in the public ___domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 4 marzo 2012.
  3. ^ a b c d (EN) Greg Goebel, F-86A Through F-86D, in Greg Goebel in the public ___domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 3 marzo 2012.
  4. ^ Michael Sharpe, North American FJ-1 Fury, in Aerei da attacco e intercettori, Roma, L'Airone, 2008, p. 218, ISBN 978-88-7944-923-6.
  5. ^ (EN) North American Aviation FJ Fury, in The Boeing Company, http://www.boeing.com. URL consultato il 3 marzo 2012.
  6. ^ a b c d e f (EN) Greg Goebel, Naval Sabres: FJ-2 Fury, in Greg Goebel in the public ___domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 3 marzo 2012.
  7. ^ Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, North American FJ Fury, in Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo, vol. 6, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. 92-3.
  8. ^ a b c d e f (EN) Greg Goebel, Naval Sabres: FJ-3 Fury, in Greg Goebel in the public ___domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 3 marzo 2012.
  9. ^ a b c (EN) Greg Goebel, Naval Sabres: FJ-4 Fury, in Greg Goebel in the public ___domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 4 marzo 2012.
  10. ^ (EN) Lockheed L-1049 Super Constellation, in Aviation Safety Network, http://aviation-safety.net/index.php, 5 maggio 2007. URL consultato il 25 agosto 2011.
  11. ^ Achille Boroli, Adolfo Boroli, Douglas DT, in L'Aviazione, vol. 6, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, p. 257.

Bibliografia

Ricorrente

  • Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, North American FJ Fury, in Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo, vol. 6, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. 92-3.

NO* Giorgio Apostolo, S.A.M.L. S.1/S.2, in Guida agli Aeroplani d'Italia dalle origini ad oggi, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1981, p. 91, Apostolo.

  • Achille Boroli, Adolfo Boroli, North American FJ-1 Fury, in L'Aviazione, vol. 11, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, p. 34.

NO* Chris Chant, Prova capitolo, in Aerei della II Guerra Mondiale, vol. 12, Roma, L'Airone, 2008, p. 96, ISBN 978-88-7944-910-6.

  • Michael Sharpe, North American FJ-1 Fury, in Aerei da attacco e intercettori, Roma, L'Airone, 2008, p. 218, ISBN 978-88-7944-923-6.
  • Michael Sharpe, North American FJ-3M Fury, in Aerei da attacco e intercettori, Roma, L'Airone, 2008, p. 221, ISBN 978-88-7944-923-6.

NO* Robert Jackson, Lockheed L-749A Constellation, in Aviazione Civile, Roma, L'Airone, 2008, p. 250, ISBN 978-88-7944-876-5.

NO*(EN) Paul Duffy, Andrei Kankdalov, ANT-13/1-8, in Tupolev The Man and his Aircraft, Warrendale, PA, USA, Society of Automotive Engineers, 1996, p. 56, ISBN 978-15-6091-899-8. (link)

Sporadica

NO*(EN) Enzo Angelucci, Peter M. Bowers, The American Fighter, Sparkford, Somerset, Haynes Publishing Group, 1987, ISBN 0-85429-635-2.

NO*(EN) Francis Mason, The British Bomber since 1914, Londra, Putnam Aeronautical Books, 1994, ISBN 0-85177-861-5.

Pubblicazioni

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No*(EN) Bo Widfeldt, The Saab 21 A & R, in Aircraft in Profile, n. 138, 1966.

No*(EN) The Vickers Vivid, in Flight, 5 luglio 1928, pp. pag. 561. URL consultato il 27 febbraio 2012.

No* Nico Sgarlato, Messerschmitt Me 210 & 410, in I Grandi Aerei Storici, vol. 55, novembre/dicembre 2011.

Velivoli comparabili

  Italia
  Regno Unito
Stati Uniti

Elenco dei velivoli partecipanti alla Coppa Schneider del 1927, tratto da www.schneider-cup.com.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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Utilità varie