Vesti la giubba

aria musicale dell'opera lirica "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo

Vesti la giubba, conosciuta soprattutto come Ridi, pagliaccio o "Recitar", è un'aria dell'opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.

Viene intonata alla fine del primo atto da Canio, che si prepara per la commedia nel ruolo di Pagliaccio, nonostante abbia scoperto, avvisato da Tonio, il tradimento della moglie Nedda. Quest'aria rappresenta il concetto di "clown tragico", che apparentemente non presenta nessun turbamento, ma che al di fuori del suo ruolo è continuamente frustrato.

La registrazione discografica del 1904, con Enrico Caruso nel ruolo del protagonista, è stata la prima nella storia ad aver superato il milione di copie vendute.

Voce principale: Pagliacci (opera).

Testo tratto dallo spartito

Recitar! Mentre preso dal delirio,
non so più quel che dico,
e quel che faccio!
Eppur è d'uopo, sforzati!
Bah! sei tu forse un uom?
Tu se' Pagliaccio!

Vesti la giubba,
e la faccia infarina.
La gente paga, e rider vuole qua.
E se Arlecchin t'invola Colombina,
ridi, Pagliaccio, e ognun applaudirà!
Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto
in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor, Ah!

Ridi, Pagliaccio,
sul tuo amore infranto!
Ridi del duol, che t'avvelena il cor!

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"Vesti La Giubba" (info file)
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"Vesti La Giubba" cantata dal tenore Enrico Caruso.






Curiosità

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