C'è qualcuno che ride

novella di Luigi Pirandello
Versione del 16 apr 2012 alle 13:04 di Pracchia-78 (discussione | contributi) (ortografico-ci)

C'è qualcuno che ride è una delle più famose e controverse novelle di Luigi Pirandello. Fu pubblicata nelle Novelle per un anno.

Trama

Durante una strana festa, che somiglia quasi ad un funerale pur non essendolo, si sente una voce che ride. La folla, scandalizzata si volta a cercare l'autore della risata e questa viene identificata in una ragazza bionda che corre. Poco dopo si scopre che non solo la ragazza sta ridendo, ma anche due uomini che corrono con lei, il padre e il fratello. La folla inizia ad inseguirli e li raggiungono in una stanza vicina. I tre capiscono solo allora l'ira della gente contro di loro ma riescono a scappare dalla casa prima di essere linciati.

Interpretazione

La novella, influenzata dal surrealismo, è stata spesso letta come una critica al regime fascista.[senza fonte] Questo perché la riunione cosi seria è chiaramente l'allegoria della società, dove tutti interpretano una maschera. All'interno del gruppo sociale è poi presente un gruppo elitario di persone che tengono il potere effettivo, escludendo la massa. Questo gruppo di persone, al contrario dei partecipanti, conosce il vero motivo della riunione. Qualcuno ha voluto vedere in tutto questo una critica al regime fascista e alle sue adunate. Con molta probabilità questo elemento è fortemente presente nel testo, anche se bisogna rendersi conto che scopo di Pirandello è quello di analizzare l'intera società e che il regime fascista rappresenta solamente un campione significativo della società.

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