Forrest Gump
Forrest Gump è un film del 1994 diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks.
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Paese di produzione | USA |
Durata | 137 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Robert Zemeckis |
Soggetto | Winston Groom (romanzo) |
Sceneggiatura | Eric Roth |
Produttore | Wendy Finerman, Steve Tisch, Steve Starkey |
Fotografia | Don Burgess |
Montaggio | Arthur Schmidt |
Musiche | Alan Silvestri |
Scenografia | Rick Carter, Nancy Haigh |
Costumi | Joanna Johnston |
Trucco | Daniel Strepeke, Hallie D'Amore, Judith Cory |
Interpreti e personaggi | |
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Liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Winston Groom del 1986, Forrest Gump tratta dell'intensa vita di un uomo dotato di uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma.
Il film spazia su trent'anni di storia degli Stati Uniti: Forrest,seduto su una panchina, comincia a narrare il suo racconto, che inizia nella metà degli anni cinquanta, cioè quando egli stesso era un bambino, mentre la sua storia finisce approssimativamente nel 1982. Durante questi anni Forrest conoscerà Elvis Presley, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, John Lennon, George Wallace e Richard Nixon, stabilirà un nuovo clima di pace tra Stati Uniti e Cina, diventerà una stella del football e parlerà del Vietnam a un raduno hippy, senza però rendersi realmente conto di quanto questo fosse straordinario.
Forrest Gump è stato accolto in modo estremamente positivo sia dalla critica sia dal pubblico, dominando gli Oscar del 1995, portando a casa sei statuette, sfiorando il record di nomination di Eva contro Eva e Titanic (14) e classificandosi al 28º posto nella classifica dei 250 migliori film di sempre redatta voto per voto dagli utenti di IMDb.
Il film ebbe anche un notevole impatto sulla cultura popolare. Frasi come «corri, Forrest, corri» sono diventate parte del linguaggio comune. Lo stesso Tom Hanks riadatterà una frase del suo personaggio nel suo discorso alla cerimonia degli Oscar.
Trama
Gioventù
Siamo nel 1981. Mentre attende un autobus seduto a una fermata di Savannah (Georgia) Forrest Gump, quarantenne, racconta la storia della sua affascinante vita caratterizzata da problemi mentali e fisici ad ascoltatori occasionali e completamente sconosciuti che cambieranno diverse volte nel corso del film, mostrando alcuni indifferenza, altri incredulità e a volte commozione. È Forrest Gump, un personaggio border line non tanto per il suo quoziente intellettivo (75 punti) quanto per il suo rapporto ingenuo e fiducioso con un mondo che sin da bambino fa di tutto per relegarlo nell'ambito del "diverso". Persino sua madre, che lo incita a non farsi scavalcare da nessuno, lo costringe a mettere un apparecchio alle gambe che ulteriormente lo avrebbe penalizzato, se una provvidenziale quanto vile aggressione da parte di piccoli bulli, non gli avesse rivelato le proprie straordinarie doti fisiche. Forrest inizialmente non è ammesso nella scuola pubblica a causa del suo Q.I. ma la madre, concedendo favori sessuali al preside, ottiene di farlo comunque ammettere. Il primo giorno di scuola incontra sull'autobus Jenny, unica amica e suo unico amore. Il rapporto d'amicizia che s'instaura tra i due bambini è profondissimo con Jenny la cui personalità, a causa degli abusi paterni, risulterà in seguito instabile anche per uso di droghe. I due s'incontreranno a più riprese in diverse fasi della loro esistenza e in diversi momenti cruciali della storia degli U.S.A. dagli anni cinquanta in poi. Grazie alla sua abilità nel correre e quindi nel football, Forrest ottiene di essere ammesso al college con una borsa di studio. Qui le vite di Forrest e Jenny cominciano a prendere pieghe diverse; lei diventa popolare grazie alla nota rivista Playboy e nel vortice del suo solitario dolore pare considerare Forrest troppo stupido e lontano per capirla. In ogni caso, il legame tra i due sopravvive nonostante le interferenze dell'ambiente esterno.
Il Vietnam
Dopo aver preso la laurea al college, quasi esclusivamente per meriti sportivi, Forrest si arruola nell'esercito. Qui ammette di essersi trovato benissimo, poiché c'erano solo due cose da fare: rifare il letto ogni mattina e rispondere «Sì, Sergente Istruttore». Ma in realtà Forrest si rivela anche un eccellente soldato, nonostante la sua personalità lo metta talvolta in difficoltà nelle relazioni con gli altri. Nel campo di addestramento, Forrest diventa amico del caporale Benjamin Buford Blue ("Bubba"), un soldato dall'aria un po' tonta che sognava di gestire un peschereccio di gamberi. Bubba convincerà Forrest a diventare suo primo ufficiale, una volta finita la guerra.
Forrest e Bubba sono mandati in Vietnam, dove conoscono l'eccentrico tenente Dan Taylor, comandante del loro plotone. Durante i giorni di cammino Forrest racconta di essersi scontrato con ogni cataclisma naturale tra cui la pioggia e il caldo torrenziale. In un attacco a sorpresa molti soldati di quel plotone vengono colpiti da diverse bombe. Durante la ritirata Forrest torna indietro ed esponendosi al pericolo salva un paio di compagni e il tenente, il quale ha perso entrambe le gambe. Nella corsa per portare al sicuro Taylor, Forrest viene colpito da una pallottola nel sedere che non gli impedisce però di camminare. Ancora una volta nella giungla, trova finalmente Bubba che però è stato ferito a morte allo stomaco. Il tenente, ora al sicuro, accusa Forrest di aver cambiato il suo destino salvandolo e solo molto più tardi lo ringrazierà per quella vita che va comunque vissuta.
Nell'esercito Forrest impara a giocare a ping-pong e, dimostrando di essere un ottimo giocatore, viene mandato in Cina come esponente della squadra dell'esercito. Questi incontri placano il clima della Guerra fredda che grava sulle nazioni. Forrest diventa molto famoso e viene invitato come ospite in un talk show televisivo dove incontra John Lennon e gli ispira il testo della sua celebre Imagine raccontandogli del suo viaggio in Cina.
Ritorno a casa
Forrest è premiato con la medaglia d'onore dal presidente Lyndon Johnson, al quale mostra il proprio posteriore ferito. Nel frattempo a Washington vi è un convegno pacifista e lì reincontra Jenny. Apprendiamo da ciò che lei fino allora aveva condotto la vita dissoluta degli hippies. Forrest questo però non lo sa, perché non è in grado di capirlo: lui continua a pensare che Jenny sia ancora la bambina che gli era sempre piaciuta tanto. Lei invece se ne andrà di nuovo insieme ai suoi amici. Forrest le lascia la medaglia d'onore in ricordo. Forrest alloggia al celebre Watergate Hotel ed una notte segnala alla reception che nella camera di fronte alla sua è saltata la corrente ignaro di cosa stesse succedendo realmente. In breve tempo giunge per lui la lettera di congedo ma per lui è solo la fine della sua esperienza di militare. A New York incontra di nuovo il Tenente Dan Taylor, e scopre che anche lui è decaduto nei fumi dell'alcool e della prostituzione. Anche Jenny però è a New York, e vediamo che si è data alla prostituzione, alla droga e al furto. Forrest questo non lo verrà mai a sapere.
Con 25.000 dollari ottenuti da una campagna pubblicitaria, Forrest s'impegna a mantenere la promessa fatta a Bubba. Compra una scalcinata barca per gamberi, sotto gli sguardi increduli di tutti, e s'imbarca. All'inizio non ottiene alcun risultato, ma, con l'aiuto del Tenente Dan, comparso un giorno al molo di Forrest in nome di una vecchia promessa, e di una violenta tempesta, che affonda tutte le barche concorrenti, i gamberi cominciano a venire. Il tenente Dan poi investe i proventi in titoli tecnologici (si vede Forrest ricevere una sua lettera su carta intestata della Apple computer e dice «aveva investito in una specie di società di frutta» per via del logo recante appunto una mela). Con questa impresa, la Bubba-Gump Gamberi, Forrest diventerà miliardario. Rispettando l'accordo stipulato durante la guerra in Vietnam, dona la parte di Bubba - il 50% - alla sua famiglia, suscitando l'incredulità del tenente, ora anche lui socio di Forrest.
Un giorno, le condizioni di salute della madre di Forrest peggiorano improvvisamente, e muore. Forrest ne rimarrà profondamente scosso, soprattutto perché lei è stata l'unico genitore e l'unica guida che avesse avuto. Più volte lo sentiamo cominciare i discorsi alla panchina con «Mamma diceva sempre...».
La grande corsa
Un giorno Jenny si presenta a casa Gump, dove Forrest vive solo con i suoi pensieri (soprattutto rivolti a lei). Mentre Jenny passa qualche giorno a casa sua, Forrest le chiede di sposarlo. Lei rifiuta, considerandosi una minaccia per un uomo sano come lui, e l'unico modo che trova per dimostrargli il suo amore è andare a letto con lui, fuggendo però la mattina dopo, lasciandogli sopra un mobile la medaglia d'onore che lui le aveva regalato.
Dopo questa esperienza Forrest trascorre molti giorni tristi, ma poi, si alza e preso dall'impulso di correre si precipita fino alla fine della strada, della città, dell'Alabama. Corre fino all'oceano Pacifico e poi a quello Atlantico. E così via per tre anni, ininterrottamente. Diviene ancora più famoso di quanto non sia già, e il regista lo raffigura simpaticamente come ispiratore di slogan e simboli internazionali come ad esempio il comune "Shit Happens" e lo "smile". La gente lo prende come esempio e guida, anche se lui ammette più volte di non sapere per quale motivo corra.
Dopo tre anni torna a casa, e subito gli arriva una lettera di Jenny, che lo invita ad andare a trovarla a casa sua.
Forrest, Jenny e Forrest junior
È proprio per questo motivo che Forrest è seduto su quella panchina: aspetta l'autobus che lo porterà a casa di Jenny. La signora a cui sta raccontando la sua storia, che è l'unica che ne rimane veramente affascinata, gli consiglia di andare a piedi vista la breve distanza del domicilio. E Forrest ci va di corsa.
Lì lei lo aspetta e gli mostra la sua collezione di giornali in cui compariva il suo nome.
Forrest nota la presenza di un bambino, e si congratula con Jenny per essere diventata madre, al che Jenny gli rivela che il bambino si chiama Forrest, come suo padre. Forrest non capisce ed è qui che la donna gli rivela la sua paternità. Appare spaventato e capiamo che la sua maggior paura è che il figlio sia nato "stupido" come lui. Jenny lo rassicura dicendogli che è uno dei più intelligenti della classe. A questo punto, Jenny rivela a Forrest di essere affetta da un grave virus che i medici non conoscono (probabilmente HIV, dal momento che la vicenda si svolge negli anni ottanta.). Fatta questa rivelazione, Jenny chiede a Forrest di sposarla. Forrest naturalmente accetta subito e organizza il matrimonio, al quale si presenterà anche il tenente Dan Taylor, che, grazie a Forrest, ha ricominciato a vivere, si è fatto fare delle protesi ed è in procinto di sposarsi con la sua fidanzata dopo anni in cui si era lasciato andare in conseguenza della perdita delle gambe.
Anche Jenny muore. Alla fine Forrest si rivolge all'amata, le racconta di quanto è orgoglioso del figlio e di quanto senta la sua mancanza. Solo in quest'occasione vediamo Forrest piangere. Il film si chiude con il primo giorno di scuola del piccolo Forrest. Uscendo da un libro, una piuma bianca (la stessa che aveva raccolto all'inizio del film, che era stata inserita nello stesso libro che ora tiene in mano e dal quale è caduta) si alza per la brezza verso il cielo, immagine che richiama quell'unione di casualità e destino sentita dal protagonista, come lui stesso aveva affermato precedentemente.
Lavorazione e curiosità
Il film, che concentra gli spettatori soprattutto sul personaggio di Forrest, presenta un notevole passo avanti che può non essere notato a un primo sguardo. Le tecniche CGI hanno permesso che il personaggio di Forrest incontrasse personaggi defunti come John Fitzgerald Kennedy e John Lennon, e perfino che gli stringesse le mani. Per questo innovativo uso degli effetti visivi, il film ha vinto il Premio Oscar. In particolare, per la realizzazione di queste sequenze sono stati usati filmati di repertorio. L'effetto finale è un notevole coinvolgimento dello spettatore, che è inconsciamente indotto a pensare che Forrest Gump sia realmente esistito, aumentando così l'illusione scenica che già normalmente si crea quando guardiamo un film. L'attrice Sally Field, che interpreta nel film la mamma di Forrest Gump, ha in realtà solo 10 anni più di Tom Hanks.
Nella scena in cui Forrest è a Washington per ricevere gli omaggi del presidente Richard Nixon per la recente vittoria nella partita di ping pong tra Cina e USA, quest'ultimo si preoccupa di trovargli una sistemazione in un albergo migliore; Forrest nella scena successiva è al Watergate Hotel, e notando della "gente strana nell'appartamento di fronte" e avvisando la reception dell'albergo non fa altro che far scoprire l'omonimo scandalo che travolse Nixon, e che lo costrinse alle dimissioni.
Date di uscita internazionali
Paese | Data | Titolo |
---|---|---|
Stati Uniti (premiere) | 23 giugno 1994 | Forrest Gump |
Stati Uniti | 6 luglio 1994 | Forrest Gump |
Spagna | 23 settembre 1994 | Forrest Gump |
Francia | 5 ottobre 1994 | Forrest Gump |
Italia | 6 ottobre 1994 | Forrest Gump |
Regno Unito | 7 ottobre 1994 | Forrest Gump |
Germania | 13 ottobre 1994 | Forrest Gump |
Budget e incassi
Il film costò circa 55 milioni di dollari, e si ricorda che per recitare in questo film Tom Hanks ricevette un compenso di circa 8 milioni di dollari, una cifra molto alta all'epoca, considerando che Hanks, al tempo in cui il film fu girato, non era un attore famosissimo. Infatti Tom Hanks era reduce dalle riprese di Philadelphia (terminate il 4 febbraio 1993), il film diretto da Jonathan Demme che lo porterà a vincere il primo Oscar come miglior attore la sera del 21 marzo 1994. Le riprese di Forrest Gump iniziarono il 27 agosto 1993 per concludersi il 9 dicembre successivo.
Forrest Gump ha incassato quasi 680 milioni di dollari in tutto il mondo.
Impatto sul pubblico
Nonostante la sua popolarità, l'accoglienza riservata al film non fu ovunque positiva. Alcune critiche notano come il successo di Forrest risulti dal fare ciò che gli è detto da altri, e senza mai avere una propria iniziativa, in contrasto con il carattere forte e indipendente di Jenny che tocca più volte il fondo (droga, prostituzione e, infine, la morte). Infatti Jenny, che dovrebbe essere dei due quella forte e "normale", quella che sta accanto a Forrest e lo aiuta, è invece quella che più di tutti ha bisogno del suo aiuto. Altri, al contrario, colgono nella figura di Forrest un'apertura totale ed entusiastica a tutto ciò che avviene intorno a sé, apertura che è continua occasione per operare scelte di vita, sempre portate alle estreme conseguenze. Questo messaggio "esistenziale" finisce per caratterizzare l'intero film. Comunque, dopo l'uscita del film, Forrest Gump, divenne un vero e proprio fenomeno di costume. Ad esempio, le frasi «Stupido è chi lo stupido fa» e «La vita è uguale a una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita» diventarono famosissime. Nel 2012, Mauro Patelli cita ripetutamente il film nella canzone Fuori classifica, contenuta nell'album Di bene in meglio.
Colonna sonora
Alcune delle canzoni che compongono la colonna sonora del film:
- Turn! Turn! Turn! - The Byrds
- Hound Dog - Elvis Presley
- Lovesick Blues - Hank Williams
- Respect - Aretha Franklin
- Sloop John B - Beach Boys
- All Along the Watchtower - Jimi Hendrix
- Hey Joe - Jimi Hendrix
- Soul Kitchen - The Doors
- California Dreamin' - The Mamas & the Papas
- People Are Strange - The Doors
- Hello, I Love You - The Doors
- Fortunate Son - Creedence Clearwater Revival
- Break On Through (To The Other Side) - The Doors
- Mrs. Robinson - Simon & Garfunkel
- Volunteers - Jefferson Airplane
- Where Have All The Flowers Gone - Pete Seeger
- Let's Get Together - The Youngbloods
- Sweet Home Alabama - Lynyrd Skynyrd
- San Francisco (Be Sure To Wear Some Flowers In Your Hair) - Scott McKenzie
- Aquarius - The Fifth Dimension
- Everybody's Talkin' - Harry Nilsson
- Running On Empty - Jackson Browne
- Against The Wind - Bob Seger
- Blowin' in the Wind - Bob Dylan
- Free Bird - Lynyrd Skynyrd
- For What It's worth - Buffalo Springfield
- Love Her Madly - The Doors
Il compositore Alan Silvestri ha composto la canzone cosiddetta The Feather Theme, cioè quella che accompagna i titoli iniziali. Inoltre, Silvestri ha scritto anche tutti i pezzi musicali strumentali che accompagnano il film. La colonna sonora di Forrest Gump è stata uno degli album più venduti negli Stati Uniti, arrivando a 12 milioni di copie.
Riconoscimenti
- 1995 - Premio Oscar
- Miglior film a Wendy Finerman, Steve Starkey e Steve Tisch
- Migliore regia a Robert Zemeckis
- Miglior attore protagonista a Tom Hanks
- Migliore sceneggiatura non originale a Eric Roth
- Miglior montaggio a Arthur Schmidt
- Migliori effetti speciali a Ken Ralston, George Murphy, Stephen Rosenbaum e Allen Hall
- Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
- Nomination Migliore fotografia a Don Burgess
- Nomination Migliore scenografia a Rick Carter e Nancy Haigh
- Nomination Miglior trucco a Daniel C. Striepeke, Hallie D'Amore e Judith A. Cory
- Nomination Miglior sonoro a Randy Thom, Tom Johnson, Dennis S. Sands e William B. Kaplan
- Nomination Miglior montaggio sonoro a Gloria S. Borders e Randy Thom
- Nomination Miglior colonna sonora a Alan Silvestri
- 1995 - Golden Globe
- Miglior film drammatico
- Migliore regia a Robert Zemeckis
- Miglior attore in un film drammatico a Tom Hanks
- Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Robin Wright
- Nomination Migliore sceneggiatura a Eric Roth
- Nomination Miglior colonna sonora a Alan Silvestri
- 1995 - Premio BAFTA
- Migliori effetti speciali a Ken Ralston, George Murphy, Stephen Rosenbaum e Allen Hall
- Nomination Miglior film a Wendy Finerman, Steve Starkey, Steve Tisch e Robert Zemeckis
- Nomination Migliore regia a Robert Zemeckis
- Nomination Miglior attore protagonista a Tom Hanks
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Sally Field
- Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Eric Roth
- Nomination Migliore fotografia a Don Burgess
- Nomination Miglior montaggio a Arthur Schmidt
- 1994 - National Board of Review Award
- 1995 - Saturn Award
- Miglior film fantasy
- Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
- Nomination Migliore regia a Robert Zemeckis
- Nomination Miglior attore protagonista a Tom Hanks
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Robin Wright
- Nomination Migliore sceneggiatura a Eric Roth
- Nomination Migliori effetti speciali a Ken Ralston
- Nomination Miglior colonna sonora a Alan Silvestri
- 1995 - Chicago Film Critics Association Award
- 1995 - MTV Movie Award
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore performance maschile a Tom Hanks
- Nomination Migliore performance rivelazione maschile a Mykelti Williamson
- 1995 - Kansas City Film Critics Circle Award
- 1995 - Screen Actors Guild Awards
- Miglior attore protagonista a Tom Hanks
- Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Sally Field
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Robin Wright
- 1995 - David di Donatello
- Nomination Miglior film straniero a Robert Zemeckis
- Nomination Miglior attore straniero a Tom Hanks
- 1996 - Awards of the Japanese Academy
- Nomination Miglior film straniero
- 1995 - Ciak d'oro
- 1995 - Motion Picture Sound Editors
- 1995 - BMI Film & TV Award
- Miglior colonna sonora a Alan Silvestri
- 1995 - Amanda Award
- Miglior film straniero a Robert Zemeckis
- 1995 - American Cinema Editors
- Miglior montaggio a Arthur Schmidt
- 1995 - Southeastern Film Critics Association Award
- Miglior attore protagonista a Tom Hanks
- Nomination Miglior film
- 1995 - American Comedy Award
- Attore più divertente a Tom Hanks
- 1995 - American Society of Cinematographers
- Nomination Migliore fotografia a Don Burgess
- 1995 - Casting Society of America
- Nomination Miglior casting a Ellen Lewis
- 1995 - Chlotrudis Award
- Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
- Nomination Miglior attore protagonista a Tom Hanks
- 1995 - Cinema Audio Society
- Miglior sonoro a Randy Thom, Tom Johnson, Dennis S. Sands e William B. Kaplan
- 1995 - Czech Lions
- Miglior film straniero a Robert Zemeckis
- 1995 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
- Nomination Miglior attore protagonista a Tom Hanks
- Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
- 1995 - Directors Guild of America
- DGA Award a Robert Zemeckis, Charles Newirth, Bruce Moriarty, Cherylanne Martin e Dana J. Kuznetzkoff
- 1995 - Golden Screen
- Golden Screen Award
- 1995 - Heartland Film Festival
- Studio Crystal Heart Award a Winston Groom
- 1995 - Humanitas Prize
- Nomination Humanitas Prize a Eric Roth
- 1995 - Kids' Choice Award
- Attrice preferita a Sally Field
- 1995 - PGA Award
- Motion Picture Producer of the Year Award a Wendy Finerman, Steve Starkey, Charles Newirth e Steve Tisch
- 1995 - People's Choice Award
- Miglior film
- 1995 - USC Scripter Award
- Nomination USC Scripter Award a Eric Roth e Winston Groom
- 1955 - Writers Guild of America
- WGA Award a Eric Roth
- 1995 - Young Artist Award
- Miglior performance maschile under 10 a Haley Joel Osment
- Miglior performance femminile under 10 a Hanna Hall
- Nomination Miglior attore non protagonista under 10 a Michael Conner Humphreys
Nel 2011 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[1]
Sequel
Visto il clamoroso successo del film, nel 2001 i produttori incaricarono Eric Roth di scrivere una sceneggiatura per un possibile secondo capitolo, adattandosi a Gump & Co., seguito del libro su cui era basato Forrest Gump, entrambi scritti da Winston Groom. Il film proseguirebbe con le avventure di Forrest, negli anni ottanta e '90, compresa la caduta del muro di Berlino, ma nulla è andato in porto[2] anche se la Paramount ha recuperato lo script di Roth.[3]
Note
- ^ (EN) 2011 National Film Registry More Than a Box of Chocolates, su loc.gov, Library of Congress, 28 dicembre 2011. URL consultato il 1º gennaio 2012.
- ^ Peter Sciretta, 9/11 Killed the Forrest Gump Sequel, in /Film, 7 dicembre 2008. URL consultato il 21 ottobre 2010.
- ^ Josh Tyler, Forrest Gump Gets A Sequel, in Cinema Blend, 7 marzo 2007. URL consultato il 21 ottobre 2010.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni da Forrest Gump
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Forrest Gump
Collegamenti esterni
- (EN) 0109830, su IMDb, IMDb.com.
- Forrest Gump, su Il mondo dei doppiatori.
- Forrest Gump at the Movie Wiki