Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Iskra (disambigua).

Iskra (in russo Искра, La scintilla) fu un giornale socialdemocratico russo, la cui fondazione, insieme con quella della rivista teorica marxista Zarja (Заря, L'alba), fu decisa in un riunione clandestina tenuta a Pskov nell'aprile del 1900, alla quale parteciparono Lenin, Martov, Potresov, Radčenko, Struve, Tugan-Baranovskij e Jakovlev. Fu stabilito che il giornale, data la sua natura illegale, sarebbe stato redatto e stampato all'estero per essere poi introdotto clandestinamente in Russia.

La testata del giornale Iskra

A Struve, Tugan-Baranovskij e Jakovlev, «marxisti legali» rappresentanti della cosiddetta «opposizione democratica» vicina ai liberali, fu affidato il compito di assicurare i mezzi economici necessari alla stampa, i redattori Lenin e Potresov, che erano sottoposti a costante sorveglianza poliziesca, si sarebbero trasferiti all'estero, dove avrebbero lavorato a contatto con i socialdemocratici dell'Osvoboždenie Truda guidati da Plechanov, mentre all'altro redattore Martov fu per il momento affidato il compito di avvicinare altre organizzazioni rivoluzionarie operanti in Russia.[1]

Pochi giorni dopo, Potresov partì per la Svizzera dove vide Plechanov e lo informò sommariamente del progetto, mentre Lenin lasciò la Russia il 16 luglio. Quest'ultimo si fermò a Stoccarda e a Monaco per prendere accordi con dei socialdemocratici tedeschi e in particolare con l'editore Dietz, proprietario a Stoccarda di un importante stabilimento tipografico, e ai primi di agosto si stabilì a Zurigo. Pochi giorni dopo Lenin e Potresov incontrarono ancora Plechanov a Ginevra per definire la linea politica e i dettagli organizzativi del nuovo giornale.[2]

Plechanov, la maggiore autorità del marxismo russo, era allora impegnato contro la linea revisionistica «economicista» sostenuta dal gruppo politico raccolto intorno ai giornali «Rabočaja Mysl'» (Il pensiero operaio) e «Rabočee Delo» (La causa operaia) di Tachtarev e Kričevskij. Nel precedente aprile il II Congresso dell'Unione dei socialdemocratici russi all'estero, alla quale aderivano sia l'Osvoboždenie Truda di Plechanov sia il gruppo economicista, aveva formalizzato il dissenso, e l'organizzazione di Plechanov aveva rotto i rapporti con il «Rabočee Delo».[3]

La prima edizione fu pubblicata a Lipsia nel 1900. Altre edizioni furono pubblicate a Ginevra, Monaco di Baviera e Londra. Inizialmente il giornale era gestito da Lenin. Nel 1903, dopo la scissione del partito, Lenin lasciò la redazione e Iskra passò sotto il controllo dei menscevichi, e gestito da Plechanov fino al 1905. La tiratura media era di 8000 copie.

Il motto dell'Iskra era «Iz iskry vozgoritsja plamja», (Из искры возгорится пламя, Dalla scintilla s'accenderà la fiamma), un verso della poesia di Pučkin In Siberia, scritta in risposta a una poesia di Vladimir Odoevskij.[4]

Le seguenti personalità, facenti parte della redazione originaria del giornale, furono tra i protagonisti della Rivoluzione d'ottobre del 1917:

In seguito, anche Lev Trockij fece parte della redazione di Iskra.

Note

  1. ^ N. I. Nevskij, Storia del Partito bolscevico. Dalle origini al 1917, 2008, pp. 141-142.
  2. ^ G. Walter, Lénine, 1950, pp. 78-79.
  3. ^ N. I. Nevskij, cit., pp. 144-145.
  4. ^ (RU) La due poesie, su decemb.hobby.ru. URL consultato il 13 novembre 2007..

Bibliografia

  • Gérard Walter, Lénine, Paris, Marabout Université, 1950
  • Vladimir I. Nevskij, Storia del Partito bolscevico. Dalle origini al 1917, Milano, Pantarei, 2008 ISBN 978-88-86591-21-8

Collegamenti esterni

(RU) Grande Enciclopedia sovietica, voce Iskra

Voci correlate