Vicariato
Per vicariato (o vicaria, forania, diaconia e decania) la Chiesa cattolica intende solitamente ognuno dei distretti in cui è suddivisa territorialmente una diocesi. Ognuno di questi distretti comprende un certo numero di parrocchie ed è usualmente sottoposto al governo pastorale di un vicario (vicario foraneo). Il Vicario Foraneo o il Decano in alcuni casi, per esempio dove è a capo di un Vicariato di città o di centri cittadini maggiori della provincia, può portare il titolo di Monsignore ,cioè essere nominato Cappellano di Sua Santità o Prelato d'onore di Sua Santità ( titoli di prelato minore ) oppure essere insignito del titolo di Canonico del Capitolo della cattedrale oppure di qualche Basilica minore collegiata del territorio della Diocesi più vicino alla sua sede, con diritto di portare le insegne proprie del suo status ( veste nera filettata paonazzo, per i cappellani, oppure veste paonazza per i prelati e canonici maggiori, ambedue con fascia paonazza, e berretta nera con fiocco paonazzo per i primi, con fiocco rosso cremisi per i secondi: secondo le norme stabilite dall'Istruzione della Segreteria di Stato Ut sive sollicite circa le vesti, i titoli e le insegne di cardinali, vescovi e prelati minori, promulgata il 31 marzo 1969 a firma del Segretario di Stato Vaticano card. Amleto Giovanni Cicognani e regolate dall' "Istruzione sul conferimento di Onorificenze pontificie" promulgata dalla Segreteria di Stato vaticana in data 13 maggio 2001.
I vicariati possono essere ulteriormente divisi in unità pastorali guidate da un parroco moderatore.
I termini vicaria, forania e decanato sono del tutto equivalenti, sebbene ciascuna diocesi utilizzi o l'uno o l'altro. Così a Napoli si parla di decanati (ma in tutte le diocesi suffraganee di quella partenopea di foranie), ad Arezzo-Cortona-Sansepolcro di vicariati, a Lanusei di foranie. Vi sono poi alcune eccezioni: la diocesi di Belluno-Feltre chiama i propri distretti foranie, salvo i decanati di Cortina d'Ampezzo e Pieve di Livinallongo, già parte della diocesi di Bressanone, nella quale è consuetudine parlare di decanati; nella diocesi di Parma sono chiamati zone pastorali, espressione che normalmente indica i raggruppamenti di più vicariati.
Il vicariato di Roma
Spesso ci si riferisce impropriamente alla diocesi di Roma come a un vicariato. Ciò è dovuto al fatto che il titolare della diocesi, cioè il papa (vescovo di Roma), ricorra nell'amministrazione a dei vicari generali: uno per la parte vaticana del territorio ed uno per la parte italiana, molto più estesa e alla quale fa riferimento la stragrande maggioranza dei fedeli diocesani.