Diosmina
La diosmina è un farmaco flebotropico semisintetico, appartenente alla famiglia dei flavonoidi. È utilizzato come vasoprotettore in tutte quelle patologie nella quale si evidenzia un deficit delle strutture dei vasi sanguigni.
Diosmina | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C28H32O15 |
Massa molecolare (u) | 608,545 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 208-289-7 |
Codice ATC | C05 |
PubChem | 5281613 |
DrugBank | DBDB08995 |
SMILES | CC1C(C(C(C(O1)OCC2C(C(C(C(O2)OC3=CC(=C4C(=C3)OC(=CC4=O)C5=CC(=C(C=C5)OC)O)O)O)O)O)O)O)O |
Indicazioni di sicurezza | |
A seconda della legislazione vigente nei diversi stati, la diosmina può essere venduta sotto prescrizione medica (come avviene in Italia ed in alcuni paesi europei), o come integratore alimentare come negli Stati Uniti ed in buona parte d'Europa (in Italia è venduto come integratore solo a bassi dosaggi).
L'aglicone della diosmina è la diosmetina.
Utilizzi
Viene utilizzato per il trattamento degli stati di fragilità dei vasi sanguigni. Trova perciò applicazione nell'insufficienza venosa cronica, nella terapia contro le emorroidi (sia negli attacchi acuti che cronici, sia esterne che interne), nella terapia post operatoria di emorroidectomia per ridurre il sanguinamento. Nel controllo delle emorroidi può essere affiancata dall'esperidina. In generale viene utilizzata per curare o prevenire gli stati di fragilità capillare (tra cui ecchimosi, ematomi, porpora, emorragie delle gengive).
Meccanismo
La diosmina prolunga l'effetto vasocostrittore della noradrenalina a livello delle pareti venose, per poi quindi ridurre la capacitanza, la distensibilità e la stasi. Questo incrementa il ritorno venoso e ciò riduce l'ipertensione venosa.
La diosmina aumenta il drenaggio linfatico mediante l'incremento della frequenza e dell'intensità delle contrazioni linfatiche, aumentando la funzionalità della rete capillare linfatica.
La diosmina riduce l'espressione delle Molecole di adesione (quali la ICAM1, VCAM1), inibendo l'adesione, la migrazione e l'attivazione dei leucociti a livello dei capillari. Ciò induce una netta diminuzione nel rilascio dei mediatori dell'infiammazione.