Nemesio Orsatti
Nemesio Orsatti (Ferrara, 28 agosto 1912 – Ferrara, 26 gennaio 1988) è stato un pittore, incisore e scultore italiano, considerato un'importante figura dell'incisione italiana del Novecento, allievo di Giorgio Morandi.
Biografia
Gli inizi
Nato a Pontelagoscuro, frazione industriale e porto fluviale di Ferrara, è figlio di un artigiano, il cavaliere Ugo Orsatti, che ha già da tempo un brevetto e che lo introduce nella sua azienda, dove inizia ad avere le sue esperienze nella pittura. Decide di iscriversi alla prestigiosa Scuola d'Arte Dosso Dossi di Ferrara nel 1931; il suo docente di riferimento è Angelo Longanesi Cattani, già seguace di Gaetano Previati e Giuseppe Mentessi, che lo inizia anche alla scultura. Dopo una malattia a Arco nel 1934, nel medesimo anno fa la sua prima mostra proprio a Pontelagoscuro ottenendo lusingneri apprezzamenti.
Nel 1935 riprende la sua attività al Dosso Dossi ed inizia ad esporre i suoi quadri. Viene premiato alla Mostra PreLittorale dell' Arte e si dedica al pastello, all'acquerello acquisendo pure una particolare tecnica nell'affresco.
Nel 1937 sostiene gli esami di ammissione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, superandoli, essendo poi ammesso al corso di pittura tenuto da Virgilio Guidi. Nel 1939 esegue la sua prima incisione, sotto la guida di Giorgio Morandi.
Nel 1940 abbandona il corso di pittura e si iscrive a quello di decorazione tenuto da Giovanni Romagnoli; con l'affrescoLa Madonna del grano partecipa ai PreLittoriali di Bologna e vince il 3º premio, partecipando poi alla XXII Biennale di Venezia. Nel 1941 sostiene la maturità a Modena e si diploma all'Accademia. Nel 1942 ottiene un incarico a Ferrara al Dosso Dossi ma la malattia lo costringe a tornare ad Arco dal febbraio 1942 al 7 settembre del 1943. In quel periodo partecipa alla IX Mostra interprovinciale sindacale dell'Emilia - Romagna e alla Prima Nazionale del GUF che si tiene a Ferrara.
Nel 1944 deve sfollare a Tresigallo, quindi a Fiesso Umbertiano, per tornare a Ferrara nel 1945.
Il dopoguerra e la sua fama
Nel 1946 ottiene la riammissione all'insegnamento di Pittura e Figura alla Dosso Dossi. Tiene una personale di pittura e incisioni nel Castello Estensea Ferrara e partecipa, su invito di Renzo Buscaroli, al I° Convegno Regionale dell'Alta Italia del Movimento Neoromantico di cui fa parte anche Luigi Servolini, fautore di un rilancio dell'incisione italiana a livello internazionale, con il quale ha un lungo rapporto. Nel 1948 partecipa alla V Quadriennale Nazionale d'Arte a Roma e alla Mostra Nazionale d'Arte Contemporanea a Milano. Nel 1951 prende parte alla VI Esposizione Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma. Nel1953, assieme agli amici Ervardo Fioravanti e Renato Sitti progetta di allestire la prima Mostra di Arte dei Pittori Realisti Ferraresi. Nel 1957 viene premiato, alla rassegna d'arte di Suzzara, accanto al pittore torinese Pietro Martina. Partecipa alla QuartaBiennale dell'Incisione Italiana Contemporaneaa Venezia1961; nel 1965 alla IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma del 1965. Nel 1966 assieme a Ervardo Fioravanti, Gigi Maini, Marcello Tassini e Giuseppe Virgili prende parte alla Mostra Cinque Astisti Ferraresi al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Nel 1971 tiene una mostra personale di incisioni alla Galleria dell'incisione Venezia Viva, e a Padova allaStevens Gallery; a Parigi partecipa alla collettiva di incisioni alla Biblioteca Nazionale nel 1972.
Espone olii, affreschi e tempere a Milano alla Galleria Bolzani nel 1973 e, nel 1977 a Genova, al Palazzo Doria partecipando, nello stesso anno, alla VII Rassegna di pittura e grafica e scultura,La Cornice d'oro, ottenendo il secondo premio per il ritratto. Da ogni parte d'Italia crescono consensi e apprezzamenti importanti. Un esempio resta Le Langhe trapiantate in laguna, dove parte degli artisti presenti in mostra hanno partecipato alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. È quindi più che mai suggestivo pensare alle Langhe di Giuseppe Cerrina, Eso Peluzzi, Domenico Maria Durante trapiantate in Laguna. Lo stesso accadrà, ma con un approccio meno autoctono, meno legato agli imperscrutabili umori di queste terre, Orsatti è a fianco di Giovanni Korompay, Francesco Tabusso, Pompilio Mandelli e Sandro Cherchi. Nel 1970 infatti dipinge "Le Langhe".
Le sue condizioni di salute si aggravano 1982 e il 26 gennaio 1988 muore nella sua città senza che, il 25 febbraio 1989, riesca vedere la prestigiosa mostra dedicatagli, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
A Pontelagoscuro è stata intitolata a Orsatti una Sala espositiva e una via, dedicata all'artista pontesano.
Musei che ospitano sue opere
Bibliografia
- Catalogo Nemesio Orsatti di Andrea Buzzoni, di Corbo Editore Ferrara, 1989
- Nemesio Orsatti, Attrorno al Po, Liberty house, Ferrara, 1992
Note