Black Book

film del 2006 diretto da Paul Verhoeven
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Black Book (Zwartboek- letteralmente, Libro nero) è un film del 2006 diretto da Paul Verhoeven, ambientato durante la seconda guerra mondiale. Black Book non è basato su una storia vera, ma Verhoeven afferma che molti degli eventi trattati siano effettivamente avvenuti.[1]

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Carice van Houten in una scena del film
Paese di produzioneOlanda
Durata145 min
GenereThriller, guerra
RegiaPaul Verhoeven
SoggettoGerard Soeteman, Paul Verhoeven
FotografiaKarl Walter Lindenlaub
MontaggioJob ter Burg, James Herbert
MusicheAnne Dudley
ScenografiaWilbert Van Dorp
CostumiYan Tax
Interpreti e personaggi

Trama

Poco prima della fine della seconda guerra mondiale, la cantante ebrea Rachel Stein scappa da Berlino per rifugiarsi in Olanda. La ragazza spera di essere al sicuro dalla minaccia nazista ma il suo nascondiglio viene distrutto da un aereo che vola a bassa quota. Tenta allora di raggiungere la parte sud dei Paesi Bassi, quella che è già stata liberata dagli Alleati. Ma la barca che doveva portarli a destinazione viene scoperta da una pattuglia tedesca e i suoi occupanti vengono sterminati. Rachel, che si tuffa in acqua non appena sente gli spari, è testimone dell'ennesimo eccidio nazista. Tutti gli occupanti dell'imbarcazione, compresi i genitori di Rachel e il fratello, vengono prima uccisi e poi derubati. Rachel è l'unica sopravvissuta. Giunta a L'Aia assume l'identità di Ellis de Vries e si unisce alla resistenza. Le viene dato l'incarico di sedurre Ludwig Müntze, il capo dei servizi di sicurezza delle SS per carpirgli le prossime mosse dell'esercito tedesco. Ma ben presto Rachel/Ellis si innamora di lui. Müntze non è il tipico ufficiale delle SS e detesta le crudeltà dei suoi connazionali. Rachel/Ellis è lacerata dai dubbi quando capisce che Ludwig non è uno spietato gerarca nazista e quando scopre che la resistenza olandese è piena di infiltrati tedeschi. Alla fine non riesce più a capire se stare dalla parte dell'amato Ludwig o con la resistenza. La situazione si fa ancora più drammatica quando fallisce il piano della resistenza di liberare quaranta partigiani imprigionati nel quartiere generale tedesco. Il tentativo di fuga fallisce nel sangue e Rachel fugge con Ludwig, attirandosi addosso le antipatie e i pregiudizi degli amici partigiani.

Alla fine del film, Ludwig viene processato da un tribunale militare e giustiziato, l'Olanda viene liberata dalla resistenza ma Rachel/Ellis viene imprigionata perché accusata di collaborazionismo, subendo angherie e violenze. Liberata da Hans, un compagno di resistenza, ella scopre che lui è la talpa all'interno del gruppo, che ha mandato a morte centinaia di ebrei sottraendo loro denaro e preziosi con false promesse. Seppur da questi drogata, riesce a fuggire e dimostrare ancora una volta la propria innocenza. Raggiunto Hans fuggitivo, nascosto in un carro funebre con la refurtiva, Rachel/Ellis vendica se e le vittime ferocemente. Il film termina venti anni dopo in Israele, dove la donna ha una sua famiglia ma come in gioventù deve correre nei rifugi per i bombardamenti arabi.

Curiosità

Al tempo della sua uscita nelle sale, il film risulta essere il più costoso mai realizzato in Olanda. Sempre in Olanda, è il più visto di sempre e quello che ha ottenuto più incassi al botteghino nel 2006. Al 12 gennaio 2007 ha collezionato oltre 1,000,000 di spettatori.

Slogan promozionali

  • «To fight the enemy, she must become one of them.»
  • «Ogni sopravvissuto nasconde una colpa.»

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Note

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