Meccanica razionale

branca della fisica matematica che studia il moto dei sistemi meccanici con un numero finito di gradi di libertà

La meccanica razionale (o meccanica analitica) è la branca della fisica matematica che studia il moto dei sistemi meccanici con un numero finito di gradi di libertà. L'attenzione della disciplina è diretta non tanto al confronto dei modelli studiati con i dati sperimentali, quanto verso lo studio, la sistematizzazione e la generalizzazione delle strutture matematiche utilizzate in questi modelli.

Descrizione

La meccanica razionale ha importanti legami con la teoria generale dei sistemi dinamici, con la teoria della relatività e con la meccanica quantistica; nonostante ciò i sistemi studiati da questa disciplina appartengono prevalentemente alla meccanica classica.

Sistemi meccanici centrali nella teoria sono quelli composti da un numero finito di punti materiali soggetti a forze, sia che essi siano liberi di muoversi in uno spazio vettoriale (come la retta, il piano o lo spazio tridimensionale ordinario), sia che siano vincolati a muoversi su sottoinsiemi di uno spazio vettoriale rappresentati da varietà differenziabili. Siccome gli spazi vettoriali sono esempi particolari di varietà differenziabili, è evidente che queste ultime costituiscono l'ambiente di definizione naturale della meccanica razionale, a prescindere dall'esistenza di uno "spazio fisico" in cui queste varietà siano immerse. La meccanica razionale si occupa anche di alcuni sistemi che pur essendo costituiti da un numero infinito di punti materiali sono soggetti a particolari vincoli (come nel caso dei corpi rigidi) che ne rendono finito il numero di gradi di libertà.

Le tecniche matematiche utilizzate permettono di distinguere all'interno della meccanica razionale la meccanica newtoniana, la meccanica lagrangiana, la meccanica hamiltoniana che arriva allo studio delle varietà simplettiche e di Poisson.

Storia

La meccanica razionale nasce nel 1788 grazie a Joseph-Louis Lagrange che scoprì la dinamica particolare, rigida, elastica e fluida di essa. Poi grazie all'Università di Cambridge nel 1920 si ricostruì e misero insieme più informazioni per attraccare ad una conclusione più plausibile di quella che si creò dalla nascita. Paul Appell nel 1921 iniziò con le "lezioni di meccanica razionale" mettendo insieme 2 edizioni in 2 volumi di Zanichelli 1950 dove nel primo volume si può trovare la Cinematica e Statica della Meccanica Razionale e nel secondo volume si può trovare la Dinamica dell'Università di Michigan. A cura di di Herbert Goldestein, Charles Poole, Jhon L. Safko nel 2002 scrissero la terza edizione la Meccanica Classica con 680 pagine e la quarta edizione la Dinamica Analitica con particolarità rigide a Cambridge molto prima, precisamente 43 anni fa, nel 1959. L. Landau e E. Lifsits scrissero la Meccanica in Editori Riuniti nel 1976. A cura di R. Abraham e J. E. Marsden, la seconda edizione della rivista e ampliata Benjamin Cumming Publishing Co. nel 1978. Poi si fecero calcoli esterni a cura di Leonardo Latella.

Bibliografia

Voci correlate

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