Parmenione
Parmenione (greco: Παρμενίων; 400 a.C. circa – Ecbàtana, 329 a.C.) è stato un generale antico macedone, al servizio di Filippo II di Macedonia e di Alessandro Magno..
Parmenione era padre di un nobile macedone, Filota. Durante il regno di Filippo II Parmenione ottenne una grande vittoria sugli Illiri nel 356; fu uno dei legati Macedoni mandati a trattare le condizioni di pace con Atene nel 346, e fu mandato con il suo esercito a consolidare l'influenza macedone in Eubea, nel 342.
Nel 336 fu inviato, con 10.000 uomini, assieme ad Aminta e al generale Attalo, a compiere i preparativi per la sottomissione dell'Asia. Dopo che Alessandro venne incoronato Re dei Macedoni Parmenione divenne il primo generale dell'esercito di Alessandro.
Durante le battaglie di Granico, Isso e Gaugamela Parmenione comandava il fianco sinistro macedone.
Dopo la conquista della Drangiana, Alessandro venne informato che Filota, figlio di Parmenione, era coinvolto in un complotto contro la sua vita. Filota fu condannato dall'esercito e venne giustiziato. Alessandro, pensando che fosse pericoloso lasciare Parmenione vivo, mandò un sicario di nome Demetrio ad Ecbàtana per uccidere Parmenione (329). Non c'erano prove che Parmenione fosse realmente coinvolto nel complotto, ma non gli fu data la possibilità di difendersi ed in ogni caso il "codice di vendetta" della Grecia antica prevedeva che il capo-famiglia fosse responsabile del comportamento di tutta la famiglia. Oltre a Filota, altri due figli di Parmenione parteciparono alla spedizione in Asia: Ettore, il più giovane, che morì affogato nel Nilo durante una marcia di trasferimento, e Nicanore, che fu ferito mortalmente da una freccia durante un pattugliamento sui monti dell'Ircania e spirò ad Ecbàtana.