Jenisch

popolazione nomade europea

Il popolo Jenish rappresenta la terza maggiore popolazione nomade europea, dopo i Rom e i Sinti.

Gli Jenisch vivono in Germania (200.000), Svizzera (50.000), Austria (35.000)[senza fonte], e in parte della Francia, distribuiti principalmente nel bacino del Reno; una loro presenza storica è stata segnalata anche nell'attuale Italia. Nei paesi di lingua tedesca vengono chiamati Jenische, nelle zone di lingua francese Yeniche. Di costume nomade, sono stati chiamati con termine spregiativo zingari[1] o, per via delle differenze con i Rom, anche zingari bianchi (in tedesco: Weiße Zigeuner, in francese Tziganes blancs).

La loro cultura differisce da quella Rom e dei Sinti, parlano una propria lingua, di origine germanica con influssi ebraici e celtici, e qualche prestito dalla lingua romaní. Se l'origine degli Jenish non è certa, essi si autodefiniscono discendenti dei celti. I primi documenti della lingua Jenisch risalgono al XIII secolo.[senza fonte]

Il gruppo di Fränzli Waser, foto del 1895 circa

Gli Jenish sono stati tradizionalmente saltimbanchi, commedianti, musicisti e burattinai. Alcuni artisti di origine Jenish sono diventati famosi a livello mondiale, tra questi:

Mariella Mehr, nata a Zurigo nel 1947 da famiglia Jenish racconta nei suoi romanzi autobiografici del programma Kinder der Landstrasse attuato dall'associazione svizzera Pro-Juventute dal 1926 al 1972 per il recupero dei bambini di strada che si è tradotto in un dramma nazionale tacciato di genocidio[3][4]. Il programma che ha coinvolto dai 600 ai 2000 bambini jenish, di fatto allontanati dalle famiglie di origine in tenera età, ed ha visto coinvolta una associazione federale per altre attività benefica, è un tema ancora molto scottante per la coscienza dei cittadini elvetici.

«Le conclusioni degli storici non lasciano spazio al dubbio: l'Opera di soccorso Enfants de la grand-route è un tragico esempio di discriminazione e persecuzione di una minoranza che non condivide il modello di vita della maggioranza.»

Note

  1. ^ In tempi recenti comunque tutti gli zingari, Jenish compresi, si sono appropriati con un certo orgoglio del termine, facendone un simbolo della loro identità
  2. ^ Fränzli è un diminutivo del nome proprio Franz
  3. ^ Persecuzioni in Svizzera
  4. ^ [1] Filomena Icovino, tesi di laurea su Mariella Mehr
  5. ^ [2] Le Monde Diplomatique, articolo dell'ottobre 1999

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