Automotrice FS ALn 668.1000

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Voce principale: Automotrice FS ALn 668.

Le automotrici FS ALn 668.1000, note anche come ALn 668 serie 1000, fanno parte della terza generazione del gruppo ALn 668, costituita in ordine cronologico dalle serie 1900, 1000, 1200, 3000, 3100 e 3300[1].

Automotrice FS ALn 668.1000
Automotrice
File:Stazione Spinazzola.jpg
Automotrici ALn 668.1065, 1095 e 1918 in livrea unificata, nella stazione di Spinazzola nel 1995.
Anni di ordinazione 1975, 1976
Anni di costruzione 1976-1979
Anni di esercizio 1976-oggi
Quantità prodotta 120
Costruttore FIAT Ferroviaria Savigliano, Omeca
ALn 668.1000-1120
Lunghezza 23.540 mm
Larghezza 2.878 mm
Altezza 3.698 mm.
Capacità 68 posti:
12 di 1ª classe,
56 di 2ª classe
Scartamento 1.435 mm
Interperno 15.940 mm
Passo dei carrelli 2.450 mm
Massa aderente 19.000 kg
Massa a vuoto 37.000 kg
Rodiggio (1A)(A1)
Diametro ruote 920 mm
Tipo di trasmissione giunto idraulico,
frizione bidisco,
cambio meccanico FIAT a 5 marce
Rapporto di trasmissione 2,39 (al ponte)
Potenza installata 2 x 206 kW
Potenza di taratura 2 x 147 kW (vedi testo)
Velocità massima omologata 130 km/h
Alimentazione gasolio
Autonomia circa 600 km
Tipo di motore 2 motori Diesel sovralimentati IVECO 8217.32
Dati tratti da:
Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, tabelle pp. 31, 124, 125

Costruzione

 
La ALn 668.1061 in sosta su un binario tronco.
 
Una ALn 668 serie 1000 (a sinistra) e una serie 1700 (a destra). La 1000 è di produzione Fiat Ferroviaria, la destra è di Breda. Si notino le differenze sull'imperiale, sulla fanaleria e sui cristalli.

Le ALn 668.100 furono ordinate in un primo lotto di 100 esemplari nel maggio 1975[2], a cui se ne aggiunsero ulteriori 20 con un ordine integrativo emesso l'11 novembre 1976[3].

La costruzione delle 120 unità fu ripartita tra la FIAT Ferroviaria Savigliano e le Officine Meccaniche Calabresi (Omeca) nel seguente modo[4]:

  • ALn 668.1001-1037, consegnate da FIAT Ferroviaria Savigliano tra il 1976 e il 1977;
  • ALn 668.1038-1057, consegnate da Omeca tra il 1976 e il 1977;
  • ALn 668.1058-1120, consegnate da FIAT Ferroviaria Savigliano tra il 1977 e il 1979.

Caratteristiche

La serie 1000 differisce dalla 1900 unicamente per la sostituzione del consueto rubinetto del freno Westinghouse con il tipo Oerlikon autoregolante, che fu montato anche sulle 1920, 1941 e 1942, per le citate ragioni cronologiche[5].

Differenze dalla serie 1900

Le ALn 668.1000 sono una riedizione delle ALn 668 della serie 1900 con differenze minime[6]:

  • mancanza del casellario postale dietro la poltroncina dell'aiuto macchinista;
  • spostamento di un aerotermo dalla seconda alla prima classe;
  • presenza delle foderine bianche sui poggiatesta dei sedili di prima classe;
  • sostituzione del rubinetto del freno Westinghouse con il tipo Oerlikon FV 4.

Modifiche

Aumento della potenza di taratura

La potenza di taratura dei motori fu inizialmente fissata a 147 kW come per la serie 1900[7], ma dopo i risultati positivi delle prove eseguite tra il 1978 e il 1979 sulle ALn 668.1000 e 3000 del deposito locomotive (DL) di Cuneo e sulle ALn 668.3100 del DL di Benevento, fu deciso di elevarla a 170 kW affidando l'intervento ai DL di assegnazione[8][9].

Equipaggiamento VACMA

Con la ricostruzione della Limone-Breil-Ventimiglia, riaperta all'esercizio nel settembre 1979, le automotrici ALn 668 del DL di Cuneo iniziarono a percorrere la linea da Breil-sur-Roya a Nice Ville condotte da agentiSNCF[10].

Facendo seguito alle vigorose proteste dei macchinisti francesi che non trovarono sulle ALn 668 FS le apparecchiature di sicurezza necessarie per la marcia ad agente unico, di norma sulla rete francese[11], fu deciso di applicare su sei di esse, a cura del DL di Cuneo, il dispositivo vigilante francese VACMA, acronimo di Veille Automatique avec Contrôle du Mantien de l'Appui (Vigilanza Automatica con Controllo del Mantenimento dell'Appoggio), e il sistema di ripetizione dei segnali in macchina prescritti dalla regolamentazione SNCF[10][12].

Il materiale occorrente fu fornito dalla SNCF e montato sulle ALn 668.1112, 115, 1117, 1118, 1119 e 1120, che furono contraddistinte con scritta rosa «VACMA R.S.» vicino alle porte delle cabine di guida; La prima macchina così equipaggiata, la ALn 668.1120, effettuò con esito positivo la corsa di prova sulla ferrovia litoranea tra Ventimiglia e Nice Ville nel febbraio 1980, seguita in breve tempo, tra i mesi di marzo e luglio, dalle altre cinque automotrici, tanto che il DL di Cuneo ricevette diversi attestati di plauso dai tecnici francesi per aver permesso il sollecito ripristino del servizio internazionale diretto tra le stazioni di Torino Porta Nuova e Nice-Ville[10][12].

Modelli derivati per le ferrovie in concessione

Sulla base delle ALn 668.1000 FS furono realizzati piccoli lotti di automotrici per le seguenti ferrovie in concessione[13]:

Le suddette automotrici e le relative rimorchiate impiegavano gli stessi carrelli e la stessa cassa della serie 1000 FS, ma non tutte ebbero la medesima taratura dei motori, richiesti inoltre nella versione 8217.12 ad aspirazione naturale dalla Società Veneta; la velocità massima variava inoltre in funzione dei servizi richiesti e delle caratteristiche delle linee su cui dovevano operare[13][20].

Note

  1. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, pp. 70-73.
  2. ^ Nascimbene, La maturità (I), pp. 32-33.
  3. ^ Notizie flash, in Italmodel ferrovie, 28 (1978), n. 212 (settembre 1978), p. 120.
  4. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, p. 125.
  5. ^ Nascimbene, La maturità (I), p. 34.
  6. ^ Nascimbene, Le nuove "Micette", pp. 652-655.
  7. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, tabella pp. 124-125.
  8. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, p. 43.
  9. ^ Nascimbene, La maturità (II), p. 32.
  10. ^ a b c Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, pp. 43-44.
  11. ^ La tratta in territorio francese della Cuneo-Ventimiglia, pur essendo di competenza della Societé Nationale des Chemins de fer Français (SNCF), è soggetta al segnalamento e alla regolamentazione delle Ferrovie dello Stato, che prevede che i treni italiani siano condotti da una coppia di macchinisti FS senza far uso di dispositivi per la marcia ad agente unico.
  12. ^ a b Nascimbene, 6 automotrici, p. 10.
  13. ^ a b Santanera, I treni Fiat, tabella ALn 668 1900-1000, p. 93.
  14. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, tabella FSF, p. 96.
  15. ^ Bauducco, Due nuove serie, p. 16.
  16. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, tabelle TRARO, FNE, SV, p. 96.
  17. ^ Bauducco, Due nuove serie, pp. 15-16.
  18. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, tabella SNFT, p. 96.
  19. ^ Bauducco, Due nuove serie, p. 15.
  20. ^ Santanera, I treni Fiat, p. 92.

Bibliografia

  • Antonio Costantini, Automotrici ferroviarie con motore a combustione interna, 2ª ed., Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 1959, ISBN non esistente.
  • FIAT, Automotrici ferroviarie (stampato n. 1662), Torino, FIAT – Stampa e Propaganda, non datato (1960 circa).
  • FIAT, Materiale ferrotranviario (stampato n. 2134), Torino, FIAT – Stampa e Propaganda, non datato (1968 circa).
  • Angelo Nascimbene, Le nuove "Micette" ALn.668.1901-1942 e 1001-1100, in Italmodel ferrovie, anno 26º, n. 199, dicembre 1976, pp. pp. 646-656.
  • Roberto Bauducco, Due nuove serie di «668», in Italmodel ferrovie, anno 29º, n. 232, novembre 1979, pp. pp. 6-16.
  • Franco Di Majo, Carlo Racca, ALn 668 - Un successo della ingegneria ferroviaria italiana, in Ingegneria ferroviaria, vol. 35, n. 2, febbraio 1980, pp. pp. 103-117.
  • Angelo Nascimbene, 6 automotrici col «VACMA», in I treni oggi, 1 (1980), n. 4, dicembre 1980, pp. p. 10.
  • Attilio Di Iorio, Vomeri per un'automotrice, in I treni oggi, vol. 2, n. 15, dicembre 1981, pp. pp. 28-29, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, Un volto nuovo per le ALn 668 (ma si chiameranno ancora così?), in I treni oggi, vol. 3, n. 20, maggio-giugno 1982, pp. p. 8, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, Si chiude l'era delle ALn 668 (ma la tradizione continua), in I treni oggi, vol. 4, n. 31, luglio-agosto 1983, pp. pp. 24-29, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Stefano Garzaro, Angelo Nascimbene, Automotrici ALn 668 e rimorchi, collana Monografie ferroviarie n. 13, Torino, Edizioni Elledi, 1983, ISBN 88-7649-014-0.
  • Michele Mingari, Originalità delle ALn 668.2400, in I treni oggi, vol. 9, n. 84, luglio-agosto 1988, pp. pp. 19-22, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Vittorio Cervigni, Panoramica sulle ALn 668, in I treni oggi, vol. 13, n. 129, settembre 1992, pp. pp. 20-28, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Michele Mingari, Dalla littorina al pendolino - Un autobus su rotaia, Milano, Gribaudo, 1996.
  • Mingari, Vallucci, ALn 668 e ALn 772 alla ribalta, in La rivista della ferrovia, n. 1, pp. p. 8.
  • Attilio Di Iorio, Commiato dalle prime ALn 668, in I treni, vol. 15, n. 153, ottobre 1994, pp. pp. 14-16, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Nico Molino, "Seiseiotto", in Mondo Ferroviario, 10 (1994), n. 92, febbraio 1994, ISSN 0394-8854 (WC · ACNP).
  • Oreste Santanera, I Treni Fiat. Ottant'anni di contributo Fiat alla tecnica ferroviaria, Milano, Automobilia, 1997, ISBN 88-7960-045-1.
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  • Angelo Nascimbene, La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (II), in Tutto treno, vol. 23, n. 246, novembre 2010, pp. pp. 31-34, 39-40, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (III), in Tutto treno, vol. 23, n. 247, dicembre 2010, pp. pp. 29-34, 39-40, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Attilio Di Iorio, Le "quindici" (I), in I treni, vol. 33, n. 347, aprile 2012, pp. pp. 22-27, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Attilio Di Iorio, Le "quindici" (II), in I treni, vol. 33, n. 348, maggio 2012, pp. pp. 20-25, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).

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