L'amico devoto

racconto di Oscar Wilde

L'amico devoto è un racconto che fa parte della raccolta Il principe felice scritta e pubblicata da Oscar Wilde nel 1888. Come quasi tutte le storie de Il principe felice, anche L'amico devoto affronta i temi dell'amicizia, dell'onestà e del sacrificio contrapposti all'ipocrisia della società abbiente e benpensante.

L'amico devoto
AutoreOscar Wilde
1ª ed. originale1888
Genereracconto
Lingua originaleinglese
ProtagonistiHans, Hugh

Trama

La storia inizia in una palude, quando un topo d'acqua inizia a dispensare lezioni sull'amicizia e un cardellino decide di dargli una lezione raccontando una storia:

Hans era un piccolo uomo che aveva un bellissimo giardino nel quale coltivava fiori di ogni genere; si rallegrava di avere un "vero" amico, il mugnaio Hugh, un amico così devoto che non mancava mai di andare a trovare Hans, il quale gentilmente gli dava sempre tanti fiori e gli faceva sempre dei piccoli favori.

Il povero Hans, però, durante l'inverno rimaneva da solo, infatti, poiché il suo giardino non produceva fiori, il suo caro amico non voleva turbarlo e non gli voleva dare neanche una mano perché temeva di guastare questo rapporto di "amicizia". Preferiva rimanere nel caldo del proprio mulino assieme alla moglie e ai figli. La donna pendeva dalle sue labbra nel sentirlo parlare così "altruisticamente", e altrettanto farà sempre il piccolo Hans.

Proprio dopo uno di questi inverni - Hans aveva venduto quasi tutto, non aveva avuto abbastanza soldi per comprarsi da mangiare - il mugnaio si ripresentò alla sua porta di casa e chiese ad Hans cosa avesse fatto. Questi rispose che aveva dovuto vendere tutto, perfino i suoi bottoni d'argento e ora voleva rifarsi vendendo più fiori possibili e ricomprandosi una carriola. Il mugnaio disse che non c'era problema, la carriola gliela poteva dare lui, in cambio di qualche favore e molti fiori; certo, era una carriola rotta da un lato, vecchia e arrugginita, ma era "ovvio" che questa valesse molto di più dei fiori.

Hans, ovviamente, accettò e dal giorno dopo fu sfruttato dal mugnaio che, dicendo di essere un buon amico e di avergli promesso la carriola, lo costringeva a fare i lavori più disparati, sentendosene in diritto. Ogni giorno i bei fiori di Hans appassivano finché, una notte il mugnaio bussò alla sua porta dicendogli che suo figlio era caduto e si era fatto male e che, a causa della bufera, non ce la faceva ad andare dal medico. Allora Hans, come al solito costretto dalla tattica dell' "io-ti-ho-promesso-la-carriola" ma felice di avere un così buon amico si recò dal medico e lo chiamò. Ma la fortuna non era dalla sua parte, così che, sulla strada del ritorno si perse negli acquitrini e affogò in una buca. Al funerale c'era il suo amico in prima fila, che diceva che non avrebbe più fatto buone azioni a nessuno, perché a essere buoni ci si rimette sempre.

La storia finisce di nuovo nella palude, dove lo scocciato topo dice di aver perso tempo ascoltando questa storia.

Opere collegate

L'amico devoto fa parte del Il principe felice e altri racconti assieme a:

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