Vincenzo Paglia

arcivescovo cattolico italiano (1945-)
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Vincenzo Paglia (Boville Ernica, 21 aprile 1945) è un arcivescovo cattolico italiano.

Vincenzo Paglia
arcivescovo della Chiesa cattolica
File:Paglia.jpg
Gaudium et spes
 
TitoloTerni-Narni-Amelia
Titolo personale di Arcivescovo
Incarichi attualiPresidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia
Incarichi ricopertiVescovo di Terni-Narni-Amelia
 
Nascita20 aprile 1945 (80 anni)a Boville Ernica
Ordinazione sacerdotale15 marzo 1970
Consacrazione a vescovo2 aprile 2000 dal cardinale Camillo Ruini
Elevazione ad arcivescovo26 giugno 2012

Biografia

È consigliere spirituale della Comunità di Sant'Egidio e presidente della Federazione Biblica cattolica internazionale.

Ha frequentato il Seminario Romano, sia Minore che Maggiore, dalla prima media sino alla conclusione del ciclo di formazione.

Si è laureato in teologia presso l'Università Lateranense, dove ha conseguito anche la licenza in filosofia; si è poi laureato in pedagogia presso l'Università di Urbino.

È stato ordinato sacerdote il 15 marzo 1970 incardinandosi nella diocesi di Roma, dove ha esercitato la funzione di viceparroco a Casal Palocco dal 1970 al 1973. Successivamente è stato rettore della chiesa di Sant'Egidio in Trastevere.

Dal 1981 al 2000 è stato parroco nella basilica di Santa Maria in Trastevere e prefetto della terza prefettura di Roma. È stato a lungo segretario della Commissione Presbiterale regionale e membro della Commissione Presbiterale Italiana. È stato incaricato, di tempo in tempo, a partecipare a svariate iniziative pastorali nel campo diocesano e nazionale. È stato inoltre nominato postulatore della causa di beatificazione dell'arcivescovo di San Salvador Óscar Arnulfo Romero.

Il 4 marzo 2000 è stato eletto vescovo di Terni-Narni-Amelia, il 2 aprile è stato ordinato vescovo nella cattedrale di San Giovanni in Laterano e ha fatto ingresso nella diocesi il 16 aprile.

È stato nominato dalla Santa Sede, nel settembre del 2002, presidente della Federazione biblica cattolica internazionale. Dal maggio 2004 è presidente della Commissione per l'ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale italiana.

Presso la Conferenza episcopale umbra è stato presidente della consulta per il problemi sociali, del lavoro, della giustizia e della pace, presidente della Commissione per i beni culturali e presidente della Commissione per la cultura e le comunicazioni sociali.

È stato assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant'Egidio che segue sin dall'inizio degli anni settanta.

Partecipa attivamente all'associazione "Uomini e religioni" della Comunità di Sant'Egidio che organizza incontri ecumenici e interreligiosi. Importante il ruolo svolto per l'incontro interreligioso internazionale svoltosi a Bucarest, che ha permesso il viaggio del Papa in Romania, primo paese ortodosso ad essere visitato da Giovanni Paolo II ed ha operato per la visita del Patriarca Teoctist a Roma. Ha inoltre favorito il conferimento della laurea honoris causa al metropolita Kirill, all'epoca responsabile del Dipartimento per gli affari esteri della Chiesa ortodossa russa.

Ha seguito con particolare cura la situazione balcanica. È stato il primo prete che ha avuto il permesso di entrare in Albania prima ancora delle prime elezioni libere del marzo 1991. È stato membro della delegazione pontificia per la prima visita pastorale in Albania; e in questa veste ha ottenuto la riapertura del seminario e la riconsegna della cattedrale di Scutari, che ha provveduto a restaurare e ripristinare al culto; ha inoltre avviato le relazioni diplomatiche tra Albania e Santa Sede. La sua azione è stata particolarmente impegnativa per le questioni relative al Kosovo. È riuscito a realizzare l'unico accordo tra Slobodan Milošević e Ibrahim Rugova per la normalizzazione del sistema scolastico-educativo nella regione. Ha ottenuto, inoltre, il rilascio di Rugova durante la guerra del 1999. Per la grave situazione debitoria della Diocesi di Terni-Narni-Amelia al ternine dell'episcopato di mons. Paglia, il Papa Benedetto XVI ha nominato eccezionalmente un amministratore apostolico, nella persona di mons. Ernesto Vecchi che ha dichiarato: "i debiti ci sono non possiamo nasconderci" [1]

Il 26 giugno 2012 è stato nominato presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia ed elevato alla dignità di arcivescovo.

Il 4 febbraio 2013 ha rilasciato una dichiarazione in cui ha ipotizzato che lo Stato possa riconoscere alcuni diritti alle coppie non sposate, anche omosessuali.[2][3]

Onorificenze

Per il suo impegno per la pace ha ricevuto nel 1999 la Medaglia Gandhi dell'Unesco e nel 2003 il Premio Madre Teresa dal governo albanese. È stato insignito, inoltre, nel 2004, del San Valentino d'Oro, nel 2005 del Premio per il dialogo Città di Orvieto e nel 2006 del Premio Grinzane Terra d'Otranto e il "III centenario di San Danilo principe di Mosca" consegnatogli dal Patriarca Alessio.

Iscritto all'Ordine dei giornalisti del Lazio, collabora con riviste, giornali e programmi radiofonici e televisivi.

Ha collaborato alla cattedra di Storia contemporanea all'Università la Sapienza di Roma e ha pubblicato studi e articoli sulla storia sociale e religiosa nonché sulla storia della povertà. Significativi sono i suoi studi sul dialogo tra credenti e laici. Numerosi sono, inoltre, i volumi di carattere religioso-pastorale.

Nel 2000 ha anche iniziato una serie di commenti ai libri del Nuovo Testamento, distribuiti gratuitamente a tutti gli abitanti della diocesi.

Genealogia episcopale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Genealogia episcopale.

Note

Bibliografia

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