Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali

Versione del 19 mag 2013 alle 10:16 di Shivanarayana (discussione | contributi) (rb (turchia tra i primi firmatari pare una balla, si trattava del consiglio d'europa, più link di comodo))

La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali o CEDU è un trattato internazionale redatto dal Consiglio d'Europa. Il documento è stato elaborato in due lingue, francese e inglese, i cui due testi fanno egualmente fede.

La Convenzione è stata firmata a Roma il 4 novembre 1950 ed è entrata in vigore il 3 settembre 1953.

È stata ratificata (o vi è stata l'adesione) da parte di tutti i 47 Stati membri (al 22 giugno 2007) del Consiglio d'Europa.

Ha istituito la Corte Europea dei diritti dell'uomo.

Protocolli aggiuntivi

La CEDU è stata poi integrata e modificata da 14 Protocolli aggiuntivi.

I Protocolli II e III (entrati in vigore il 21 settembre 1970), V (entrato in vigore il 20 dicembre 1971), VIII (entrato in vigore il 1º gennaio 1990), IX (entrato in vigore il 1º ottobre 1994) e X (mai entrato in vigore) riguardano aspetti procedurali e sono stati superati dal XI Protocollo[1], firmato a Strasburgo l'11 maggio 1994 ed entrato in vigore il 1º novembre 1998, mentre i Protocolli I[2] ("Protocollo addizionale", entrato in vigore il 18 maggio 1954), IV[3] (entrato in vigore il 2 maggio 1968), VI[4] (entrato in vigore il 1º marzo 1985), VII[5] (entrato in vigore il 1º novembre 1988), XII[6] (entrato in vigore il 1º aprile 2005) e XIII[7] (entrato in vigore il 1º luglio 2003) hanno aggiunto altri diritti (in particolare, il primo protegge la proprietà e decreta il diritto all'istruzione e a libere elezioni e il tredicesimo prevede l'abolizione della pena di morte in ogni circostanza).

E' da poco entrato in vigore il Protocollo XIV, firmato il 13 maggio 2004 e che consente a organizzazioni internazionali come l'Unione europea di diventare parte della Convenzione. L'Unione, che in quel momento non aveva la competenza a stipulare l'accessione alla CEDU, ha acquistato nello specifico tale possibilità ai sensi dell'articolo 6 comma 2 del Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1 dicembre 2009.

Influenza sulle legislazioni nazionali

Il Regno Unito, come gli veniva richiesto da decenni, ha adottato nel 1998 (sotto il nome di "Human Rights Act") la CEDU come propria "bill of rights"[8].

In Italia la Legge 24 marzo 2001, n. 89 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale n. 78 del 3 aprile 2001 ed entrata in vigore il 18 aprile 2001 (c.d. Legge Pinto)[9] ha introdotto il diritto a una "equa riparazione" per chi abbia visto violata la ragionevole durata del processo, così come sancito dall'art. 6 della CEDU[10].

La sentenza n. 11984 del 2010, emessa dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio, ha per la prima volta invocato l'effetto del Trattato di Lisbona[11] per affermare l'effetto diretto della CEDU nell'ordinamento italiano.

La Carta Costituzionale Europea e la Costituzione Italiana hanno riconosciuto il diritto di difesa anche prevedendo la possibilità di garantire l'assistenza di un difensore a chi non ha i mezzi per sostenerne il costo.

Note

  1. ^ CEDU, emendata dal Protocollo n° 11 - Dal sito del Consiglio d'Europa
  2. ^ Protocollo addizionale alla CEDU, emendato dal Protocollo n° 11 - Dal sito del Consiglio d'Europa
  3. ^ Protocollo n° 4 alla CEDU, emendato dal Protocollo n° 11 - Dal sito del Consiglio d'Europa
  4. ^ Protocollo n° 6 alla CEDU, emendato dal Protocollo n° 11 - Dal sito del Consiglio d'Europa
  5. ^ Protocollo n° 7 alla CEDU, emendato dal Protocollo n° 11 - Dal sito del Consiglio d'Europa
  6. ^ Protocollo n° 12 alla CEDU - Dal sito del Consiglio d'Europa
  7. ^ Protocollo n° 13 alla CEDU - Dal sito del Consiglio d'Europa
  8. ^ (EN) Human Rights Act 1998 (c. 42), su opsi.gov.uk, Office of Public Sector Information. URL consultato il 15/04/2009.
  9. ^ Legge 24 marzo 2001, n. 89, su parlamento.it, Senato della Repubblica. URL consultato il 15/04/2009.
  10. ^ La legge 24 marzo 2001 n° 89 introduce la possibilità di ottenere un'equa riparazione per l'eccessiva lunghezza del processo davanti alla corte d'appello, su dirittoegiustiziaonline.it, Diritto e Giustizia on line. URL consultato il 15/04/2009.
  11. ^ www.federalismi.it

Collegamenti esterni