Ferrovia Canavesana

linea ferroviaria italiana

Template:Infobox Linea ferroviaria La ferrovia Canavesana è una linea ferroviaria italiana, gestita dal GTT, che dalla stazione di Settimo, collega i comuni del canavese di: Volpiano, San Benigno Canavese, Bosconero, Feletto, Rivarolo Canavese, Favria, Salassa, Valperga, Cuorgnè e Pont Canavese.

Tra tutte le stazioni, ricopre ruolo di particolare importanza la stazione di Settimo che permette un interscambio con la linea ferroviaria Torino - Milano, gestita da Trenitalia.

Servizio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Servizio ferroviario metropolitano di Torino e Linea SFM1.
 
Il simbolo della Linea SFM 1
 
Logo Servizio ferroviario metropolitano di Torino
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La stazione di Cuorgnè

La ferrovia del Canavese o Canavesana permette un rapido collegamento tra i Comuni sopra citati con il capoluogo piemontese, permettendo il transito dei treni GTT in ben quattro stazioni di Torino: Stura, Dora, Porta Susa e Lingotto. Per questa ragione la vasta e ricca area del Canavese, popolata e caratterizzata da un gran numero di attività industriali, rimane opportunamente servita da questa ferrovia. È possibile raggiungere Torino in da Rivarolo in un tempo inferiore a 50 minuti e attraversarla longitudinalmente percorrendo l'intero tratto che va dalla stazione Stura alla stazione Lingotto.

Dal 1997 furono istituiti collegamenti passanti che resero possibile raggiungere l'area posta a sud di Torino sud servendo anche la ferrovia Torino-Chieri, su rete RFI, fermando anche a Moncalieri, Trofarello e Chieri[1]. Tali servizi sono stati oggi integrati nel servizio ferroviario metropolitano di Torino.

Secondo quanto dichiarato da GTT, la ferrovia Canavesana trasporta oggi 2,6 milioni di passeggeri l'anno, con una percentuale di treni in ritardo inferiore ai 5 minuti dell'87% (ritardo inferiore ai 15' pari al 98%).


Storia

L'idea di un collegamento tra il Canavese e la città di Settimo dove già passa dal 1852 la linea Torino-Milano, ebbe fra i principali promotori il medico rivarolese Carlo Demaria assieme alti esponenti della finanza torinese tra cui concorreranno altri illustri rivarolesi come soci fondatori: il sindaco Giuseppe Recrosio, Giuseppe Chiesa, titolare della manifattura omonima, il misuratore Giuseppe Peronetti, Maurizio Farina, l'impresario Fortunato Pistono ed il notaio Antonio Vallero, intenti ad attuare una politica di miglioramento e di progresso dell'economia piemontese, puntando quindi a incentivare le aree del Canavese.

La soluzione fu quella di pianificare la costruzione di una strada ferrata che collegasse le opulente aree al capoluogo. La costruzione della stessa, avviata dalla Società Anonima della Strada Ferrata del Canavese e fu approvata con atto del notaio Giuseppe Turvano l'11 agosto 1856; la linea fino a Rivarolo, lunga 16 km, con trazione a cavalli e scartamento di 1650 mm, fu inaugurata a tappe fra il 1856 ed il 1866.

Al termine di un periodo caratterizzato da risultati finanziari deludenti, la concessione fu rilevata ad opera della Società Anonima per la Strada Ferrata e le Tranvie del Canavese, poi rinominata Ferrovia Centrale e tranvie del Canavese (FCC) che riscostruiì il tracciato in sede propria ed aprì contestualmente il prolungamento mediante la tranvia Rivarolo-Cuorgné. Inaugurata ufficialmente la nuova linea con trazione a vapore nel 1885, la precedente ippovia venne smantellata. Furono in seguito realizzati prolungamenti verso Castellammonte (1887) e Cuorgné, quest'ultimo mediante un regresso dalla stazione di Rivarolo. L'ultima sezione inaugurata fu la Cuorgné-Pont Canavese, nel 1906 La ferrovia contribuì da allora al rapido sviluppo economico e industriale delle zone del Canavese da essa attraversate. ed attraversò pressoché indenne il periodo della prima guerra mondiale.

Il 29 marzo 1933 la società esercente venne fusa con la Società Anonima Ferrovia Torino-Ciriè-Valli di Lanzo, che eserciva la linea Torino-Ceres, dando vita alla nuova società anonima Ferrovie Torino Nord (FTN).

Nel gennaio 1959 la SATTI, società di proprietà del Comune di Torino subentrò alle FTN nella gestione della linea; negli anni ottanta viene costituito un consorzio, denominato TT (Trasporti Torinesi) che riuniva entrambe le società ferroviarie concessionarie delle ferrovie citate (SATTI per la Canavesana, FTC per la Torino-Ceres), che fu ufficialmente sciolto all'inizio del 1998[2].

Sempre negli agli ottanta, e precisamente al 1985 risale la chiusura della diramazione Rivarolo-Castellammonte.

Il 1º marzo 2002 venne attivata l'elettrificazione sulla tratta da Settimo Torinese a Rivarolo Canavese[3].

La tratta da Cuorgnè a Pont Canavese fu interrotta nel 2000 a causa di un'alluvione e riattivata il 7 luglio 2004[4].

L'attuale gestore dei servizi e degli impianti, il Gruppo Torinese Trasporti, ha formalmente avviato le attività nel gennaio 2003.

Percorso, stazioni fermate

Stazioni e fermate
   
Pont Canavese
   
torrente Orco
   
Campore
   
Cuorgnè
   
Valperga
   
Salassa - San Ponso
   
Favria - Oglianico
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Linea per Castellamonte † 1986
   
Rivarolo Canavese
   
   
Feletto
   
Bosconero
   
torrente Malone
   
San Benigno Canavese
   
Volpiano
   
Autostrada A5 - Strada europea E612
   
Autostrada A4 - Strada europea E64
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Ferrovia Torino-Milano (alta velocità)
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Linea per Milano
   
Settimo
   
Linea per Torino

La ferrovia canavesana è lunga 74 km e parte da Pont-Canavese, dirigendosi a sud est seguendo il percorso del Torrente Orco, pochi gradi più a est della ferrovia, e percorre un tratto di circa 8 km fino a Cuorgnè, cittadina di importanza notevole poiché rappresenta un punto nodale in cui convergono le principali direttrici delle autolinee locali dirette a Ivrea, Pont, Castellamonte e Forno Canavese gestite sempre dal GTT. Proseguendo verso sud di circa 7 km, si arriva a Rivarolo, stazione di discreta importanza essendo anch'essa servita da alcune direttrici di autolinee locali. Le autolinee sono in servizio nelle zone del Canavese del Nord non servite dalla ferrovia oppure sono anche finalizzate a sostituire le corse ferroviarie dirette a Pont-Canavese perché molti treni provenienti da Torino terminano la corsa a Rivarolo e viceversa molti treni diretti a sud partono proprio da Rivarolo. A Rivarolo si cambia convoglio, anche se il numero del treno è lo stesso, perché la parte sopra fino a Pont non è elettrificata, e la stazione di Rivarolo è detta "di testa", cioè i binari terminano all'interno della stazione.

Per interesse turistico occorre ricordare che da Pont-Canavese è possibile raggiungere Ceresole Reale (1650 m s.l.m.) usufruendo di una speciale autolinea turistica della Comunità Montana Valli Orco e Soana.

Dopo Rivarolo proseguendo verso sud, tutti i treni GTT in servizio (giornalieri e feriali) garantiscono le corse fino a Torino Porta Susa.

Oltre Rivarolo, stazione di testa, la ferrovia segue un percorso diritto avanzando parallelamente alla SS460 di Ceresole Reale fino a Feletto. Dopo Feletto, la ferrovia devia leggermente a est distaccandosi dalla Statale e attraversa il Medio Canavese fermando a Bosconero e San Benigno Canavese. La ferrovia attraversa anche Volpiano, comune industriale e agricolo, ultima stazione appartenente all’area del Canavese, avendo ormai percorso l’intero tratto propriamente “del Canavese”, lungo 33 km.

Oltre Volpiano, la ferrovia raggiunge Settimo Torinese, zona industriale ad alta densità di popolazione. Settimo è classificata tra i più vasti e popolati comuni dell’area metropolitana di Torino, essendo la zona contenente il maggior numero di impianti industriali. La stazione di Settimo è anche di per se stessa importante non solo perché la ferrovia comincia ad addentrarsi nell’area suburbana, ma anche perché detta ferrovia si raccorda con le linee ferroviarie veloci dirette a Milano, Chivasso, Santhià ed Aosta gestite da Trenitalia. Infatti la ferrovia canavesana si è unita da nord alle linee di FS, dirette a est. Quindi da Settimo fino a Torino (eventualmente anche a Chieri) i convogli GTT percorrono un tracciato dell'azienda statale, che ha concesso l'accesso anche ai treni GTT (tutti regionali), destinati a servire in linea di massima i pendolari della zona.

Da Settimo in giù è opportuno ricordare che la linea ferroviaria diventa a doppio binario, mentre la tratta del Canavese è ancora a binario singolo. Dopo Settimo infatti aumenta il traffico ferroviario perché ci si avvicina sempre di più al capoluogo. Specificando, il percorso verso Torino a cominciare da Volpiano diventa più vario: mentre sul tratto del Canavese il treno scorre in mezzo a prati e campi, in un’area pianeggiante e regolare, oltre Volpiano (219 m s.l.m.) la ferrovia incrocia l’A5 (Autostrada per Aosta) e l’A4 (Autostrada per Milano). Il collegamento ferroviario fra i Comuni di Volpiano e di Settimo è lungo 8 km.

Nell'abitato di Volpiano, in una zona prettamente agricola, si dirama dalla linea un tronchino con annesso Passaggio a livello diretto al Deposito Doganale Eni atto ai Servizi ausiliari dei mezzi di trasporto idrocarburi.

Il paesaggio risulta ben diverso oltre Settimo: la ferrovia diretta a Torino è destinata a svoltare nettamente verso Occidente e poi attraversa gli impianti industriali ivi collocati e la centrale elettrica, passando di nuovo sotto l’A4 e incrociando la SS11 Padana Superiore. La velocità media adottata su questa tratta è più alta rispetto a quella tenuta sul Canavese (circa 90 km/h).

Dopo cinque minuti da Settimo si giunge all'interconnessione della linea ad Alta Velocità Torino - Milano e a Torino Stura, stazione decentrata di secondaria importanza rispetto alle altre stazioni operative di Torino (destinate al transito dei treni passeggeri e merci), ma in fase di ampliamento.

La stazione è chiamata “Torino Stura” perché si trova non lontano dal fiume Stura ed è destinata a servire un’area indubbiamente industriale. È collocata tra i quartieri Abbadia di Stura, Falchera, Rebaudengo e l’ipermercato Auchan, proprio al termine di corso Giulio Cesare e precisamente posizionata sotto il cavalcavia che collega il corso all’autostrada di Milano. Da Settimo a Torino Stura, la ferrovia passa sotto la SS11 e devia a sud, allineandosi alla Torino-Milano. I confini della ferrovia sono delimitati da barriere frangisuono, per evitare troppo inquinamento acustico prodotto da treni e veicoli su gomma.

Partendo da Stura, il treno avanza sempre più a ovest e finisce con l’allinearsi con la superstrada Torino-Aeroporto, convergendo nei pressi di Piazza Rebaudengo, sottopassando (come in ogni incrocio fra la ferrovia e le superstrade) perpendicolarmente corso Grosseto. Il treno inizia la sua corsa all'interno del nuovo passante ferroviario di Torino, totalmente in galleria, passando le stazioni di Torino Rebaudengo Fossata e Torino Dora, quest'ultima non ancora attiva.

Si giunge così alla nuova stazione di Porta Susa, all'altezza di Corso Bolzano.

Dopo sette minuti il treno giunge a Torino Lingotto, stazione che permette il transito dei treni per Asti, Alessandria, Pinerolo e Cuneo e il centro sud Italia, usata da Trenitalia.

La linea ferroviaria che collega le estremità nord e sud di Torino rappresentate rispettivamente da Stura e Lingotto è lunga 16 km.

Oltre Lingotto il treno sta per varcare la periferia sud-est di Torino e si dirige verso l'area metropolitana: cinque minuti per Moncalieri e altri diciassette per Chieri, con Trofarello come fermata intermedia in un tracciato lungo 18 km.

Parco rotabili

 
Alstom TTR, nei pressi di San Benigno Canavese

Rotabili nel Novecento

Numerosi furono i rotabili succedutisi nel servizio lungo i binari del Canavese.

Locomotive a vapore

  • Locotender a vapore 1-9, costruite da Henshel negli anni 1882-1907
  • Locotender n.312, costruita da Reggiane nel 193, proveniente dalle Ferrovie del Sud Est (FSE)
  • Locotender n.321, costruita da Borsing nel 1911, noleggiata dalla Strada Ferrata di Biella (SFB)

Automotrici e rimorchiate

  • Automotrici ALb 40.001-005, Fiat, ricavate da altrettante automotrici FS ALn 556 noleggiate nel 1943-45
  • Automotrici ALn 668 D 1-12, Fiat
  • Rimorchiate pilota Ln 664 R 1-7

Locomotive Diesel

  • Locomotiva da treno Diesel elettrica DE 101, Fiat-OM
  • Locomotiva da manovra Diesel idraulica DI 201, MAK
  • Locomotiva da manovra Diesel idraulica DI 2001, acquistata nel 1968 dalla Antonio Badoni di Lecco.

Completavano il parco numerose carrozze e carri merci di vario tipo.

Veicoli peculiari o sperimentali

Fra i rotabili più strani ed inconsueti che percorsero i binari della ferrovia si ricordano:

  • l'automotrice sperimentale "Michelina" (dal nome del costruttore, la francese Michelin) che nel 1932 effettò numerose corse prova e servizi regolari Rivarolo-Pont.
  • l'automotrice in acciaio inossidabile D 51, costruita da Linke Hofmann Busch per un'impresa tedesca nel 1957 ed acquisita dalla SATTI nel 1982. Le frequenti avarie e l'unicità del mezzo ne impedirono l'esercizio regolare[5]. Il rotabile fu infine ceduto nel 2012 all'impresa VPS di Salzgitter[6]
  • l'automotrice a due piani A2n 001, prototipo Casaralta-Fiat-CIMT Lorraine

Gli anni Duemila

All'inizio del 2008 sulla Canavesana circolava un parco rotabili piuttosto eterogeneo, frutto della fusione effettuata con la FTC.

Nel corso del 2011 GTT ha annunciato l'ordinazione di 3 elettrotreni Alstom "Coradia Meridian" che andranno ad integrare la flotta di rotabili a trazione elettrica potenzialmente utilizzabili anche sulla ferrovia Canavesana[7].

Le automotrici ALn 668 sono ad oggi in corso di graduale accantonamento e dismissione[8].


Diramazione per Castellamonte

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L'ex-stazione di Ozegna nel 2012

La ferrovia Rivarolo – Castellamonte aperta al servizio il 25 luglio 1887, venne fortemente voluta dalla città di Castellamonte che intendeva, come gli altri centri importanti del Canavese (Rivarolo Canavese, Cuorgnè e Ivrea), collegarsi con Torino; con Regio Decreto del 18 marzo 1886 la SASFCTC ottenne la concessione per la nuova linea.

Il tracciato, lungo 7,172 km, attraversava solo tre comuni, ovvero Castellamonte, Ozegna e Rivarolo Canavese. Lo sviluppo di tratti in curva era pari al 18,6% del totale, la pendenzia media dell'8,3 ‰ (pendenza massima 15 ‰). Il percorso correva parallelo alla provinciale 222 attraversandola in due punti.

Nella stazione di Ozegna venne arredata anche una saletta Reale,per ospitare gli illustri viaggiatori in sita al vicino Castello ducale di Agliè

Dalla sua chiusura, la Castellamonte-(Ozegna)-Rivarolo Canavese è gestita da autoservizi GTT che effettuano numerosi collegamenti giornalieri.

Percorso

Stazioni e fermate
  Linea per Settimo


  Linea per Pont


  0+000 Rivarolo


  "Rivarolo"


  2+000 torrente Orco


  4+488 Ozegna


  7+000 Castellamonte

Note

  1. ^ Notizia su I Treni n. 186, ottobre 1997, p. 8.
  2. ^ Notizia su I Treni n. 191, marzo 1998, p. 8.
  3. ^ Canavesana elettrica, in "I Treni" n. 236 (aprile 2002), p. 5.
  4. ^ "Notizia flash" su "I Treni" n. 262 (settembre 2004), p. 7
  5. ^ Notizia su I Treni n. 27, febbraio 1983, p. 8.
  6. ^ Notizia su Tutto Treno n. 261, marzo 2012, p. 11
  7. ^ Notizia su Tutto Treno n. 254, luglio 2011, p. 7.
  8. ^ Photorail, URL consultata nel marzo 2013.

Voci correlate

Bibliografia

  • Nico Molino, La ferrovia del Canavese, Elledi, 1986, pp. 70-73. ISBN 88-7649-043-4
  • Luigi Ballatore, Storia delle ferrovie in Piemonte, Editrice il Punto, 2002.

Altri progetti

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