Antonello Venditti

cantautore italiano (1949-)
Disambiguazione – "Venditti" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Venditti (disambigua).
«Lo so è un po’ difficile parlare con voi altri, lontano dai rumori denunciare i tuoi tormenti e per la prima volta non cercare le parole difficili, poetiche che stuzzicano il cuore. Per te che non mi stimi e non ti tocca quel che dico, io non ho da dirti molte cose in più di quel che ho detto, continuerò a cantare le cose della vita e se ho sbagliato a viverle, per te non è finita. Ma per te che hai scelto sempre me, da santo ad assassino, io vorrei che mi credessi, che mi tenessi più vicino. Le cose della vita fanno piangere i poeti, ma se non le fermi subito diventano segreti. Anche per te. Anche per noi.»

Antonello Venditti, all'anagrafe Antonio Venditti (Roma, 8 marzo 1949), è un cantautore italiano. Considerato fra i più popolari e tra i più prolifici della cosiddetta Scuola Romana, dal 1972, anno del suo debutto discografico, ha condensato nel suo repertorio canzoni d'amore e d'impegno sociale. Con 30 milioni di copie[1] è uno tra gli artisti italiani con il maggior numero di dischi venduti.

Antonello Venditti
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereRock
Musica d'autore
Periodo di attività musicale1969 – in attività
EtichettaIt, RCA Italiana, Philips, Heinz Music
[Sito ufficiale Sito ufficiale]

Biografia

Nasce a Roma[2] nel quartiere Trieste (precisamente in via Zara 13). È figlio di una famiglia appartenente alla medio-alta borghesia italiana: il padre Vincenzino Italo, molisano di Campolieto, è un funzionario dello Stato che diventerà vice-Prefetto di Roma; la madre romana Wanda Sicardi, è insegnante liceale di latino e greco. Antonello vive la sua giovinezza all'insegna del formalismo e dell'assoluto rispetto per la famiglia. Dalla ex moglie Simona Izzo ha avuto il figlio Francesco Saverio, nato il 27 agosto 1976, attore e doppiatore, che gli ha dato due nipoti, Alice Venditti e Tommaso Venditti, avuti da Alexandra La Capria.

Gli inizi: il Folkstudio

Viene avvicinato allo studio della musica giovanissimo. Già durante le scuole elementari, frequentate alla scuola XX settembre 1870 di via Novara, studia il pianoforte.[3] Nella canzone Mio padre ha un buco in gola descriverà in maniera sarcastica la sua famiglia: il padre, infatti, aveva subìto una ferita alla gola nella seconda guerra mondiale (un proiettile gli rimbalzò sulla fibbia della cinta e si conficcò nella sua gola), mentre della madre, insegnante di latino e greco, canta «mia madre è professoressa, o meglio è una professoressa madre, mi ha dato sempre 4 anche se mi voleva bene».

Durante l'adolescenza ha problemi di obesità, arrivando a pesare 90 chili («ed io io crescevo bene, grasso come un maiale», canta sempre in Mio padre ha un buco in gola). A 14 anni, scrive le sue prime tre canzoni: Sora Rosa (la prima in assoluto), Lontana è Milano e Roma Capoccia. Intanto frequenta il liceo Giulio Cesare, a cui rimarrà profondamente legato, tanto da dedicargli anni dopo una celebre canzone intitolata proprio Giulio Cesare. Dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all'Università La Sapienza, laureandosi in legge nel 1973. Continua gli studi prendendo anche la laurea specialistica in Filosofia del diritto. Ha ritirato la laurea solo nel 1999 in una lezione concerto tenutasi nell'Aula Magna della Sapienza per festeggiare il suo 50º compleanno.

Nel 1969 firma il suo primo contratto discografico con la It di Vincenzo Micocci.

L'occasione di presentare la sua musica in pubblico arriva alla fine degli anni sessanta con la partecipazione alle attività del celebre locale romano Folkstudio, assai importante per la formazione dei giovani autori e la crescita musicale della città (vi aveva suonato anche Bob Dylan nel 1962); Giorgio Lo Cascio ricorda con queste parole l'arrivo di Venditti: Antonello fece la sua comparsa un pomeriggio con un montgomery… aveva in mano un pezzo di carta con il testo di una canzone che aveva scritto: era "Sora Rosa", e a noi piacque molto. Antonello suonava il piano in un modo che non avevamo mai sentito, ed aveva una voce veramente eccezionale.[4]

 
Giorgio Lo Cascio, Francesco De Gregori e Antonello Venditti al Folkstudio

Nel suo libro, L'importante è che tu sia infelice, il cantautore scrive: Era un martedi quando staccai il primo passo dentro al Folkstudio di via Garibaldi e trovai un tale Francesco De Gregori che alternava composizioni sue a traduzioni di brani di Leonard Cohen e Bob Dylan. Mi presentarono Giancarlo Cesaroni, ovvero l'uomo-censura, grande boss, diviso fra sigaro, Ballantine's e corse dei cavalli. A fare i provini c'era la fila, decideva lui a insindacabile giudizio. In un angolo addossato al muro, malmesso e di schiena al pubblico, c'era un pianoforte che veniva usato solo in caso di jazz. Quasi non esisteva come strumento nell'immaginario collettivo. Gli suonai "Sora Rosa", "Roma capoccia" e "Viva Mao" e il capo sentenziò: "Puoi venire domenica". Lo spazio domenicale cominciava alle 14:30 e terminava quando noi decidevamo di far girare le chiavi. Ci chiamavamo poco fantasiosamente "I Giovani del Folk(studio)", ne facevamo parte io, De Gregori, Giorgio Lo Cascio, Ernesto Bassignano, i quattro ragazzi con la chitarra e il pianoforte sulla spalla finiti nella prima strofa di "Notte prima degli esami".[5]

Nel 1971 Venditti debutta come autore: la It pubblica infatti il 45 giri del gruppo Le Impressioni, Il prete rosso, che sul lato B ha la canzone È la fine della vita, scritta da Venditti.

Il debutto come cantautore

Complice un viaggio premio in Ungheria, a cui Lo Cascio rinuncia, Venditti e De Gregori decidono di costituire un duo, e riescono ad ottenere un contratto con la It di Vincenzo Micocci: il primo e unico album del duo, pubblicato nel giugno del 1972, porta l'enigmatico titolo di Theorius Campus, che è in realtà anche il nome del duo (non essendo presenti sulla copertina i nomi dei due cantautori): raccoglie alcune canzoni già presentate al Folkstudio, e per quel che riguarda Venditti alcune di queste entreranno in pianta stabile nel suo repertorio concertistico, come Ciao uomo (pubblicata anche su 45 giri, che entra anche in hit parade),[6], la celeberrima Roma capoccia e Sora Rosa, già registrata qualche mese prima (con alcune lievi differenze nel testo) da Edoardo De Angelis nel suo disco Il paese dove nascono i limoni, inciso insieme a Stelio Gicca Palli.

Del periodo di Theorius Campus, Giorgio Lo Cascio scrive: ...Lilli Greco (produttore del disco e musicista) mi confidò qualcosa circa le sue impressioni di questi tempi: era stato colpito naturalmente soprattutto da Antonello, la cui voce e il cui stile non potevano che raggiungere le vette più alte del successo. Lilli disse che a suo avviso già Antonello era, ed è senz'altro, una delle voci più belle a livello mondiale...Mi disse inoltre che era rimasto molto colpito dal modo assolutamente inedito con il quale Antonello si accompagnava al pianoforte: innanzitutto l'impostazione più ritmica che melodica dell'accompagnamento, e inoltre una caratteristica di tecnica pianistica estremamente efficace: Antonello creava un bordone potente con la mano sinistra suonando la tonica con il mignolo e il pollice in ottava, completando i bassi con la terza o la quinta a scelta; con la mano destra eseguiva l'accordo con un risvolto inconsueto: terza, quinta e ottava senza tonica. Il risultato finale era quello di una grande completezza ed estensione di suono.[7]

Ciao uomo partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia.[8]. Micocci decide di dare fiducia a Venditti, e gli propone la registrazione di un disco da solista, L'orso bruno, che viene pubblicato dalla It nell'aprile del 1973.

De Gregori collabora al disco scrivendo insieme all'amico il testo di L'ingresso della fabbrica; il modello di riferimento è Elton John, e gli arrangiamenti delle canzoni, curati da Vince Tempera, si rifanno esplicitamente al lavoro effettuato da Paul Buckmaster con il cantautore britannico in Elton John e in Madman Across the Water, specialmente nella title track o nella già citata L'ingresso della fabbrica (dove è addirittura presente all'inizio una citazione con il pianoforte di Your Song di Elton John).

Altri brani significativi dell'album sono E li ponti so' soli, cantata in dialetto romanesco, Lontana è Milano, storia di emigrazione, e Il mare di Jan, con la citazione nel finale dello slogan del '68 "C'est ne qu'un debut, continuons le combat" (questo è solo l'inizio della nostra lotta). Tra i musicisti che collaborano al disco da citare gli altri componenti, con Tempera, dei The Pleasure Machine, e cioè il batterista Ellade Bandini e il bassista Ares Tavolazzi.

In questo periodo scrive per Mia Martini due brani di grande impatto: Ma quale amore (1973) e soprattutto Ruba (1974).

Passato alla casa discografica RCA e sotto la direzione artistica di Ennio Melis, Venditti realizza Le cose della vita (1973), registrato da solo con il pianoforte e una tastiera eminent, in cui ripropone una versione molto più scarna dell'originale di E li ponti so' soli, unitamente a sette nuovi brani fra cui Le tue mani su di me (che successivamente verrà interpretata anche da Patty Pravo), Il treno delle 7, Mio padre ha un buco in gola, invettiva-sfogo sulla sua famiglia, e naturalmente la title-track Le cose della vita.

Nello stesso anno Venditti diventa produttore di due dischi, La mia donna dell'amico Giorgio Lo Cascio e Blue morning del gruppo omonimo (in cui suona un giovanissimo Roberto Ciotti).

Del 15 gennaio 1974 è un'esibizione al Teatro dei Satiri a Roma, dove propone la canzone A Cristo che gli vale una denuncia da un maresciallo delle Guardie di Pubblica Sicurezza presente in sala per vilipendio alla religione di stato, fu processato e condannato a sei mesi con la condizionale. Come racconta nel suo libro L'importante è che tu sia infelice, la frase contestata era "ammazzate Gesù Crì quanto sei fico". La parola "fico" fu considerata un'offesa. Ma la canzone è scritta tutta in dialetto e quell'aggettivo in romanesco è ritenuto un complimento. Questo però il Tribunale non lo considerò e il cantautore fu condannato a sei mesi con la condizionale.[9][10]

Il 1974 è l'anno di Quando verrà Natale, registrato con la collaborazione dei Cyan, che riscuote un buon successo grazie a brani come Marta e Campo de' fiori (inciso, nello stesso periodo, anche dalla Schola Cantorum, il gruppo vocale di Edoardo De Angelis); anche una canzone di questo disco viene incisa da Patty Pravo, Ora che sono pioggia.

Il successo

Il 1975 è l'anno del suo matrimonio con Simona Izzo, e del successo di Lilly, con cui Venditti arriva al primo posto della hit-parade sia dei 33 giri che dei 45: in effetti questo è sicuramente l'album più completo tra quelli della prima fase della sua carriera, e affianca a canzoni in dialetto romanesco (Santa Brigida, orchestrata magistralmente da Giuseppe Mazzucca e Nicola Samale) ballate acustiche come Attila e la stella e canzoni ironiche come Penna a sfera (attacco di Venditti al giornalista di Ciao 2001 Enzo Caffarelli, che lo aveva attaccato dalle pagine del suo giornale).

Per la prima volta appare una canzone sui ricordi del liceo, Compagno di scuola, mentre la title track è una storia di droga; completa il disco Lo stambecco ferito, una storia ispirata alle vicende di Felice Riva.

Dopo un successo di vendite di tal genere è sempre difficile ripetersi, e il disco seguente, Ullalla, pubblicato ad ottobre del 1976, non ci riesce: in realtà il disco è molto bello, tenta di staccarsi musicalmente dal precedente (grazie soprattutto alla presenza di Ivan Graziani, che suona le chitarre e cura gli arrangiamenti), le canzoni affrontano tematiche importanti, come il compromesso storico in Nostra signora di Lourdes, o il disastro ambientale causato dall'Icmesa di Seveso il 10 luglio del 1976 con la fuga della nube tossica di diossina nella bella Canzone per Seveso. (Disastro di Seveso).

Venditti contatta un nuovo produttore, Michelangelo Romano (che ha già lavorato con Alan Sorrenti e Roberto Vecchioni), che gli fa firmare un nuovo contratto discografico con la Philips, e contatta di nuovo gli Stradaperta, il gruppo con cui aveva collaborato ai tempi di Lilly, e registra Sotto il segno dei pesci (1978), con cui ritorna al primo posto sia nelle classifiche dei 45 giri che dei 33, e Buona Domenica (1979).

 
Antonello Venditti in concerto nel 1978

Dopo Buona domenica il cantautore si prende una pausa di tre anni, anche per alcuni problemi familiari (in questo periodo si separa dalla moglie, Simona Izzo), interrotta solo dalla collaborazione con Luca Barbarossa (Venditti suona il pianoforte nella seconda versione di Roma spogliata, contenuta nell'album Luca Barbarossa).

Nel 1982 fonda una sua etichetta, la Heinz Music, distribuzione Ricordi (poi Bmg), con cui ha pubblicato negli anni ottanta: Sotto la pioggia (1982), Cuore (1984), Venditti e segreti (1986) al sax in tre brani partecipa Enzo Avitabile. Importante è anche il live registrato al Circo Massimo di Roma nell'ambito dei festeggiamenti del secondo scudetto giallorosso, Circo Massimo (1983), che contiene due inediti: Grazie Roma e Circo Massimo. Nel 1984 Venditti organizza un secondo concerto al Circo Massimo per seguire la finale di Coppa dei Campioni della Roma, trasmesso in diretta televisiva. Nel 1985 esce un doppio live intitolato Centocittà, con un solo inedito: Centocittà. Il video di questo brano ha come protagonista Carlo Verdone da sempre amico del cantautore e che in futuro suonerà più volte la batteria nei dischi di Venditti: Rocky, Rambo e Sting (1986), In questo mondo di ladri (percussioni, 1988), Benvenuti in Paradiso (1991), Tutti all'Inferno (Voce iniziale e batteria, 1995), Comunisti al sole (2007) e La ragazza del lunedi (2011). Suonerà spesso anche in diversi concerti. Nel 1986 Venditti compone le colonna sonora di un film del suo grande amico regista Carlo Verdone intitolato Troppo forte.

Il cambiamento di sonorità

Nel 1988 ottiene un grande successo di vendite con l'album In questo mondo di ladri contenente la canzone omonima ed altre due hit 21 modi per dirti ti amo, Ricordati di me che negli anni a venire sarà sempre presente nei concerti di Venditti, quest'album insieme al precedente, segna un punto di svolta nello stile di Venditti, con un mutamento di sonorità che da un lato mette sempre più in secondo piano il pianoforte (dal tour del 1986 il cantautore prende l'abitudine di cantare per quasi tutto il concerto in piedi, mentre in precedenza si accompagnava suonando il piano), e dall'altro evidenzia sempre più la parte ritmica negli arrangiamenti delle canzoni.

È del 1991 l'album Benvenuti in Paradiso, di cui va ricordata la canzone Dolce Enrico dedicata ad Enrico Berlinguer, il segretario del PCI morto nel 1984. Nel videoclip di Alta marea (cover di Don't Dream It's Over dei Crowded House), diretto da Stefano Salvati appare Angelina Jolie. A Benvenuti in Paradiso segue un lungo tour negli stadi di tutta Italia, nel 1992 escono un doppio disco live e un video intitolati Da San Siro a Samarcanda con le registrazioni di questi concerti.[11] C'è un solo inedito che si chiama L'amore insegna agli uomini. Durante il concerto a San Siro avviene il collegamento in diretta con Samarcanda, trasmissione di RAI 3 condotta da Michele Santoro. Venditti esegue Modena insieme a Gato Barbieri.

Nel 1995 è la volta di Prendilo tu questo frutto amaro[12] pubblicato anche in spagnolo col titolo "Cada instante". Tra le canzoni più importanti di questo album va ricordata Eroi minori, dedicata alla scorta di Giovanni Falcone.

Antonello nel paese delle meraviglie è del 1997, album con il quale Antonello rivisita con una orchestra sinfonica, diretta da Renato Serio alcuni dei suoi successi e contenente anche il brano inedito Ho fatto un sogno, scritto con Ennio Morricone e Sergio Bardotti. Il disco è stato pubblicato in edizione limitata con copie numerate, stampate su carta filigranata.

L'8 marzo 1999, festeggia all'università La Sapienza di Roma i suoi 50 anni, e con l'occasione ritira il diploma di Laurea in Giurisprudenza, conseguita nei primi anni settanta. Nel 1999 esce Goodbye Novecento dove trovano spazio anche Su questa nave chiamata musica dedicata a Fabrizio De André e La coscienza di Zeman dedicata al noto allenatore di calcio. Il videclip del primo singolo estratto da questo disco, In questo mondo che non puoi capire è stato girato dal regista di Train de vie, Radu Mihăileanu.[13] La copertina raffigura il firmamento al debutto del XXI secolo attraverso la rielaborazione di una suggestiva immagine antica; gli astri sono nei segni zodiacali come, idealmente, visibili da Roma allo scoccare del 2000.

I nuovi lavori dei primi anni 2000

 
Antonello Venditti con il critico d'arte Achille Bonito Oliva

Nel 2000 partecipa come ospite al Festival di Sanremo, presentato da Fabio Fazio. Esegue due brani dall'ultimo album Goodbye Novecento: Che tesoro che sei e Su questa nave chiamata musica.

Nel 2001, in occasione del terzo scudetto dell'Associazione Sportiva Roma organizza un altro concerto gratutito al Circo Massimo. Viene registrato un live: Circo Massimo 2001 contenente anche l'inedito Che c'è. Quel giorno raduna 1.700.000 persone (dato della Questura), facendo segnare il record italiano di presenze per un evento musicale live. [1] [14]

Che fantastica storia è la vita[15] è il titolo del disco che esce nel 2003, in cui Venditti si riavvicina alle sonorità del passato e torna a cantare con Francesco De Gregori nel brano Io e mio fratello. In quest'album sono contenute anche Lacrime di Pioggia, dedicata al padre scomparso e Ruba scritta negli anni settanta per Mia Martini. Viene premiato al Fivizzano Music World il 7 settembre 2003: ritira il "Premio Musica e Poesia" per la particolarità e la ricercatezza dei suoi testi e delle sue musiche.[16][17]

Nel 2004 riceve un importante riconoscimento: il Premio Lunezia, "per l'emozione poetica dell'album Che fantastica storia è la vita"[18][19] e partecipa come ospite al Premio Tenco, canta la sigla Lontano lontano, che nel 2011 verrà inclusa nell'album live Sulle labbra di un altro.[20]

Sempre nel 2004 esce Campus Live, album dal vivo, registrato durante le prove del tour negli studi di Cinecittà Campus, che contiene anche un brano inedito Addio mia bella addio, registrato in studio. È una canzone popolare italiana, cantata dai soldati. Ho ritrovato un mio antico provino del 1974 (Antonello aveva inciso un pezzo in cui cantava il solo ritornello, ndr) in cui cantavo "Addio mia bella addio", una canzone dei soldati italiani sul Carso, nata per la verità da una poesia del 1848 (di Carlo Alberto Bosi, il riferimento è la battaglia di Curtatone e Montanara ndr). Poi mi sono accorto che una canzone popolare anglo-americana, "Waltzing Matilda", ritrovabile anche in Australia e rifatta anche da Tom Waits, ha lo stesso ceppo sonoro di "Addio mia bella addio". Mi ci sono ficcato dentro e ne ho dato la mia versione, riscrivendone il testo.[21] Nella canzone ci sono molti riferimenti all'attualità, in un'intervista il cantautore ha detto di aver iniziato a scrivere questa canzone dopo la strage di Nasiriya. A metà canzone c'è la voce di una donna che recita in inglese una preghiera buddhista.

Segue un lungo tour che dura oltre un anno.[22] Insieme al disco c'è anche un DVD registrato sempre durante le prove.

Diamanti e Dalla pelle al cuore

Nel novembre 2006 esce la sua antologia più completa, un cofanetto di 3 CD intitolato Diamanti che rimane nella classifica dei dischi più venduti per quasi un anno vendendo oltre 250.000 copie.[23]

 
Antonello Venditti durante il concerto di Padova il 9 marzo 2008

Il 14 dicembre 2006, l'Accademia Belli (associazione culturale nata in onore del noto poeta romano Giuseppe Gioacchino Belli) lo premia con il riconoscimento di Accademico onorario. [24]

Il 16 novembre 2007 esce il suo nuovo lavoro Dalla pelle al cuore, contenente nove canzoni inedite anticipato già in radio il 12 ottobre 2007 dal singolo omonimo.[25][26] Da ricordare Tradimento e perdono, dedicata ad Agostino Di Bartolomei, ex capitano della A. S. Roma, amico di Venditti, che si tolse la vita sparandosi un colpo di pistola al cuore il 30 maggio 1994. Sempre in questa canzone vengono ricordati anche Luigi Tenco e Marco Pantani. Di questo brano Venditti dice: ...Anche il suicidio è un tradimento, alla vita però. L'ho scritta il 30 maggio, anniversario della morte di Di Bartolomei, e del giorno in cui la A. S. Roma perse nell'84 la Coppa dei Campioni. Può avere valore anche per me, è una canzone preventiva; io penso che uno che ha successo, abbia diritto a più amore che non una persona normale: a volte, quando finisce la tua importanza, una parola può bastare.[27] Altro pezzo molto importante, che Venditti ha definito il cuore del disco è Giuda. Il cantautore la spiega così: ...figura simbolo del nostro tempo. Ho scritto questo brano come se fossi Giuda, così solo, abbandonato nell'inferno - ha spiegato Venditti - anche se poi, dall'altra parte, c'è la stessa solitudine di chi ha dato la vita per noi, perché questo nostro tempo è quanto di più lontano possa esserci dalla cristianità.[28]

Il 20 gennaio 2008 viene premiato con il Telegatto di platino all'Auditorium Conciliazione di Roma[29] e pochi giorni dopo esce su Video Italia il videoclip della canzone Indimenticabile, girato nel quartiere Eur a Roma.

L'8 marzo 2008 avvia il nuovo tour Dalla pelle al cuore.

Nel 2008 è stato attribuito a Venditti il Secondo Premio Laurentum intitolato ai "valori della cultura", dal Centro Culturale Laurentum, con riferimento ai valori artistici espressi nell'anno precedente unitamente all'impegno civile profuso in molti anni della sua carriera.[30]

Le donne e la pubblicazione dell'autobiografia

Nel febbraio del 2009 esce il doppio cd antologico Le donne, che arriva subito nelle prime posizioni delle hit parade.[31][32]

«Si chiama gioventù quella cosa che quando la vivi è un inferno e quando la ricordi è un paradiso»

Il 6 ottobre 2009 viene pubblicato il suo romanzo autobiografico intitolato L'importante è che tu sia infelice.[33]

Viene premiato alla conferenza della NIAF (tenutasi a Washington i giorni 23 e 24 ottobre 2009). Venditti ha inaugurato venerdì 23 ottobre la locandina degli eventi in programma presentandosi al pianoforte sul palco del salone delle feste dell'Hotel Hilton. Il cantautore ha omaggiato il pubblico con una serie di canzoni tratte dal suo immenso repertorio, che spazia attraverso tre generazioni, le quali erano equamente rappresentate sul parterre.[34] Il 23 novembre 2009 riceve il premio Radicchio d'oro: ...premiato per la cultura il cantautore Antonello Venditti. Di recente ha scritto un libro: L'importante è che tu sia infelice, incentrato sulla figura dominatrice di sua madre. «Il titolo del libro è una frase che mi diceva sempre mia madre – ha detto Venditti - È stata una figura molto severa, anche se questo libro alla fine la assolve».[35]

Il 31 dicembre 2009 canta davanti al Colosseo per il Capodanno di Roma[36][37] davanti a oltre centomila persone. Durante l'estate 2010 prende parte al Summer Music Festival[38].

Unica e Io, l'orchestra, le donne e l'amore

Il 28 ottobre 2011 il singolo Unica (Mio danno ed amore) entra in circolazione radiofonica. Il 29 novembre 2011 viene pubblicato l'album Unica[39].

L'8 (giorno del suo compleanno) e il 9 marzo 2012 inizia dal Palalottomatica di Roma l'Unica tour 2012, che ha visto una tappa speciale il 9 luglio all'Arena di Verona. Durante l'evento, intitolato Io, l'orchestra, le donne e l'amore Venditti, accompagnato dalla Marco Sabiu Orchestra[40], Venditti ha duettato con Chiara Civello e Annalisa. Sempre nel 2012 vince il Premio Lunezia Pop d'Autore per il valore Musical-Letterario dell’Album Unica.[41][42][43]

Il 6 novembre 2012 esce nei negozi "TuttoVenditti", un'antologia di 3 cd con 15 brani ciascuno che ripercorrono la quarantennale carriera di Antonello Venditti. [44]

L'artista impegnato

Molti sono i brani in cui il cantante ha introdotto aspetti e temi della vita del proletariato urbano, a cui è stato e continua ad essere politicamente legato. Tra le tante ricordiamo:

  • Canzone per Seveso, sul tema del disastro di Seveso
  • Chen il cinese
  • Dimmi che credi
  • E li ponti so' soli, sul tema dell'emigrazione e dell'emarginazione
  • Non è la cocaina
  • Eleonora
  • Eroi minori, dedicata agli uomini di scorta dei giudici Falcone e Borsellino
  • Il treno delle sette, sul sogno di una madre-operaia riposto nella cultura della figlia
  • Lilly
  • Lontana è Milano
  • L'uomo di pane
  • Giuda
  • Non c'è male
  • Sora Rosa
  • Rocky, Rambo e Sting
  • Modena
  • Compagno di scuola
  • E allora canta!
  • Oltre il confine

Libri

Discografia

Album in studio

Album live

Raccolte

Colonne sonore

45 giri

45 giri pubblicati all'estero

  • 1976Lilly/Marta (RCA Victor, SPBO 9394; pubblicato in Spagna)
  • 1978Sotto il segno dei pesci/Sara (Philips, 6173 651; pubblicato in Germania)
  • 1979Otro domingo mas/Mezzanotte (Philips, 6025 257; pubblicato in Spagna)

Canzoni scritte per altri artisti

Partecipazioni

Numerose sono le partecipazioni a cui Venditti ha collaborato. L'artista romano ha dato un proprio contributo in:

Produzioni

Cover

Curiosità

  • Bomba o non bomba, erroneamente intesa come canzone sul terrorismo, in quanto salita in testa alle classifiche all'indomani del Sequestro Moro (1978), è una sorta di risposta che rivolge agli autonomi, i quali avevano criticato sia Venditti sia De Gregori accusandoli di essersi venduti al mercato e all'industria discografica.
  • Apparizione cinematografica nel satirico e graffiante Signore e signori, buonanotte (1976) con Marcello Mastroianni e Paolo Villaggio. Venditti si presta nella particina di un cameraman tv in esterna e canta alcune sigle di una Rete Tre di là da venire.
  • Il film di successo Notte prima degli esami (2006) prende il titolo da una sua famosa canzone, citata anche nel film Questa notte è ancora nostra (uno dei versi di Notte prima degli esami).
  • Corrado Guzzanti, nella trasmissione L'ottavo nano, all'inizio del 2001, si produce in una imitazione di Venditti cantando Grande Raccordo Anulare, una sorta di mix di musica e testi di varie canzoni (si "intravedono" Sotto la pioggia, Roma capoccia, Notte prima degli esami, Compagno di scuola...) che fa il verso in particolar modo alla venerazione del cantautore romano per la sua città con la ricorrente citazione di luoghi caratteristici.
  • Nel film poliziesco La banda del gobbo (1977, di Umberto Lenzi) l'efferato criminale interpretato da Tomas Milian è un fan dell'emergente Antonello Venditti, definito nei dialoghi scritti dallo stesso Milian un cantautore che non se batte. Il Gobbo cita alcuni versi di Sora Rosa in uno dei sofismi cui usava accompagnare le sue gesta criminali, e nella scena finale corre verso il suo destino ascoltando Roma Capoccia sulla stessa stazione dove è sintonizzato suo fratello gemello Er Monnezza.
  • Nel concerto di dopopartita al Circo Massimo, che segue la cocente sconfitta della Roma nella finale di Coppa dei Campioni 1984 contro il Liverpool, Venditti propone un'azzeccatissima canzone: Ci vorrebbe un amico.
  • È affezionatissimo alla stessa montatura di occhiali (Ray-Ban), che porta da circa 40 anni.
  • Venditti vanta sei concerti dal vivo trasmessi in diretta tv.
  • Assieme a Lucio Dalla, è il compositore della colonna sonora de La storia bandita, spettacolo teatrale dedicato al brigantaggio lucano e al suo leader Carmine Crocco che si tiene annualmente a Brindisi di Montagna (PZ).
  • Venditti è notoriamente un tifoso dell'AS Roma, per la quale ha composto "Roma (non si discute, si ama)" e Grazie Roma, quest'ultima scritta in occasione del secondo scudetto giallorosso. Entrambe le canzoni sono gli attuali inni della Roma.
  • Ha aderito in qualità di testimonial alla Campagna Giù le mani dai bambini contro la somministrazione disinvolta di psicofarmaci ai minori.[50][51]
  • È l'unico cantante italiano che si è esibito 3 volte nel Capodanno di Roma, 1996: Piazza del Popolo. 2009: Colosseo. 2010: Auditorium Parco Della Musica (Roma)
  • Il 20 dicembre 2010 gli viene conferita la cittadinanza onoraria dal comune di Olevano Romano in provincia di Roma.

Note

  1. ^ La Scuola Romana dei cantautori: Venditti - Rai
  2. ^ Antonello Venditti - Sito Ufficiale
  3. ^ biografia di Antonello Venditti -pagina Stefano Solegemello
  4. ^ 'Gli anni Ottanta' con Antonello Venditti
  5. ^ DVD Antonello Venditti. Da San Siro a Samarcanda - Film di con Antonello Venditti
  6. ^ " Prendilo tu questo frutto amaro " : in Venditti vince ancora il sentimento
  7. ^ Dopo "Train de vie" video per Venditti
  8. ^ Antonello Venditti
  9. ^ Storie di Musica - Antonello Venditti - Che fantastica storia è la vita
  10. ^ Fivizzano Music World, festival internazionale, musica, danza, dal 28 agosto al 7 settembre a Fivizzano, Massa Carrara, musiche, cantautori, Angelo Branduardi, Premio Delfino ...
  11. ^ http://www.sport.it/news/branduardi-e-venditti-premiati-al-fivizzano-music-world/1023932/
  12. ^ http://www.premiolunezia.it/storia/2004.htm
  13. ^ http://www.premiolunezia.it/commissioni/commentimusicaletterari/2004/Recensionedefinitiva_venditti%20ultima.doc
  14. ^ http://www.lisolachenoncera.it/rivista/recensioni/sulle-labbra-di-un-altro/
  15. ^ disco5 Antonello Venditti
  16. ^ Venditti - Campus Live
    Speciale Video
  17. ^ √ CD, album, uscite discografiche, recensioni - Rockol
  18. ^ http://www.accademiabelli.com/default.asp?sarea=1&pagina=113
  19. ^ E' uscito "Dalla pelle al cuore" Venditti fra religione e comunisti - LASTAMPA.it
  20. ^ 'Il mio canto ironico
    per il Pd'
    di Gino Castaldo
  21. ^ Antonello Venditti "Canto Di Bartolomei e i campioni suicidi" - LASTAMPA.it
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Bibliografia

  • www.antonellovenditti.it
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  • AAVV, Venditti Antonello di Andrea Terrinoni, in Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Verona, Armando Curcio, 1990, pp. 1692-1696.
  • Maurizio Macale, Antonello Venditti. Con il cuore nella gola. Dal sole di Roma capoccia al cuore di Palermo, Edizioni Bastogi, 1996.
  • Pino Casamassima, Che fantastica storia, De Ferrari, 2004.
  • Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), Dizionario completo della canzone italiana, Giunti editore (2006)
  • Manuela Rigamonti, Verso Antonello. Percorsi nei testi di Antonello Venditti, Edizioni Bastogi, 2007.
  • Antonello Venditti, L'importante è che tu sia infelice, Mondadori, 2009.

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