Giuseppe Peruchetti

calciatore e allenatore di calcio italiano
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Giuseppe Peruchetti (Gardone Val Trompia, 30 ottobre 1907Gardone Val Trompia, 21 maggio 1995) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.

Giuseppe Peruchetti
File:Peruchetti.jpg
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Italia (bandiera) Italia (dal 1946)
Calcio
RuoloPortiere
Carriera
Squadre di club1
1927-1928 Boifava
1928 Villa Cogozzo
1928-1936Brescia196 (-267)
1936-1940Ambrosiana-Inter115 (-?)
1941-1944Juventus34 (-57)
Carriera da allenatore
1940-1941Ambrosiana-Inter
1948-1949Reggina
1949-1950Reggina
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.

Carriera

Cresciuto nella "Giuseppe Bernardelli" di Gardone Val Trompia, dove giocò per 6 stagioni, partì per il servizio militare prestato a Bressanone nel 2º Reggimento Artiglieria da Montagna. Tornato a casa fu tesserato dalla "Boifava" di Brescia, società da dove erano usciti i fratelli Evaristo e Berardo Frisoni, Angelo Pasolini, Andrea Gadaldi, Luigi Giuseppe Giuliani e Mario Maffioli. Ma in breve tempo la Boifava fu sciolta.

Gioca le ultime partite del campionato 1927-28 nella squadra uliciana del Villa Cogozzo quando passa giovanissimo al Brescia, formandosi alla scuola di Giuseppe Trivellini, ex portiere della nazionale.

Molto bravo tra i pali, la sua specialità è la deviazione in angolo, di pugno. Nelle Rondinelle esordisce il 18 novembre 1928, 7ª giornata di andata del girone B del campionato di Divisione Nazionale: Brescia-Biellese 1-0.

A Brescia Peruchetti rimane sette stagioni e si mette a tal punto in evidenza da meritare la convocazione in Nazionale. L'esordio in maglia azzurra avviene il 17 maggio 1936 (Italia - Austria 2-2). Dieci giorni dopo, la sua prestazione a Budapest lo consacra definitivamente come uno dei migliori portieri italiani.

Nell'estate del 1936 si trasferisce all'Ambrosiana-Inter, chiamato a sostituire Carlo Ceresoli. In maglia neroazzurra rimane cinque stagioni, compresa una da allenatore, vincendo due scudetti e una Coppa Italia.

Nella stagione 1940-1941, insieme a Italo Zamberletti, diventa allenatore dell'Inter, avallando tra l'altro la cessione di Meazza al Milan. La squadra nerazzura arriva seconda dietro al Bologna. L'anno seguente, caso unico nel calcio italiano, rimette i guantoni e difende la porta della Juventus, con cui concluse la sua carriera, vincendo la Coppa Italia nel 1942.

Dopo il ritiro

Durante la guerra venne arrestato e condannato a morte, salvato, subì una lunga prigionia. Nel 1988 ebbe il riconoscimento del "Club della brescianità" Santi Faustino e Giovita. Morì tragicamente nel maggio del 1995, cadendo dal balcone di casa.

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Inter: 1937-1938, 1939-1940
Inter: 1938-1939
Juventus: 1941-1942

Fonti e bibliografia

  • Il calcio illustrato n. 15 del 10 aprile 1935 che pubblicò la sua biografia a pagina 7.


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