La mola idatiforme (conosciuta anche come mola vescicolare o mola idatidea o mola idatidosa) oppure gravidanza molare, è una forma anomala di gravidanza in cui un ovulo fecondato non vitale si impianta nell'utero e comporta l'instaurarsi di una gravidanza anormale (che non riuscirà adessere portata a termine). Una gravidanza molare è una malattia gestazionale trofoblastica, ovvero si manifesta in una crescita abnorme del trofoblasto che determina lo svilupparsi di una massa in utero. Questa massa si forma a seguito del rigonfiamento di villi coriali, che si accrescono in gruppi e strutture cistiche che assomigliano a grappoli rigonfi di liquido. Una gravidanza molare può svilupparsi quando un ovulo privo di nucleo viene fecondato. Quest'ovulo non è poi in grado di convertirsi a tessuto fetale. Le gravidanze molari sono suddivisi in parziali e complete. Il termine mole, per come viene usato in questo contesto, indica semplicemente una "crescita" di tessuto. Una mole completa è causata dalla penetrazione di un singolo spermatozoo (90% dei casi) oppure di due spermatozoi (restante 10% della casistica) all'interno di un ovulo che ha perso il suo DNA (lo spermatozoo poi si duplica formando un set "completo" di 46 cromosomi) Il genotipo è tipicamente 46, XX (diploide) a seguito di successiva mitosi dello spermatozoo fecondante, ma può essere anche 46, XY (diploide). Il genotipo 46, YY (diploide) non è stato mai osservato. Al contrario, una mole parziale si verifica quando un ovulo viene fecondato da due spermatozoi o da uno spermatozoo che duplica se stesso dando luogo ai genotipi 69, XXY (triploide) o 92, XXXY (tetraploide). Una mole idatiforme completa presenta un rischio più elevato di evolvere in coriocarcinoma - un tumore maligno delle cellule del trofoblasto - rispetto ad una mole parziale.

Mola idatiforme
Immagine istopatologica di una mola idatiforme (tipo completo). Colorazione con ematossilina eosina
Specialitàpatologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-OTemplate:ICDO
ICD-9-CM630
ICD-10O01, D39.2
OMIM231090
MeSHD006828
MedlinePlus000909
eMedicine254657 e 279116

Etimologia

Il termine deriva dal greco hydatís-ídos (che sta a significare "una goccia d'acqua"), con riferimento al contenuto acquoso delle cisti, e dalla lingua latina mole (ovvero masso, riferendosi al falso concepimento). Il termine, secondo altri, deriva dalla somiglianza esistente tra la mole vescicolare e le cisti idatidee proprie dell'echinococcosi.


una patologia con un'incidenza di un caso su 1000 gravidanze.

Una gravidanza molare può svilupparsi quando un uovo mancante del suo nucleo viene fecondato e che non è poi in grado di convertirsi a tessuto fetale.

La mola produce hCG in eccesso rispetto ad una gravidanza normale, e deve essere rimossa per evitare la possibile evoluzione in coriocarcinoma.

Note


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