Assedio di Melilla
L'assedio di Melilla del 1774 è stato un tentativo fallito di conquista dell'enclave spagnola di Melilla da parte del Sultano del Marocco Mohammed ben Abdallah e i suoi alleati inglesi. La città viene circondata ed assediata nel 1774 da un grosso esercito reale del sultano e molti mercenari algerini. La città era difesa da una guarnigione comandata dall'irlandese Juan Sherlocke. L'assedio verrà rotto da una flotta di soccorso spagnola.
Battaglia
Con la promessa di un aiuto militare e finanziario inglese per una guerra contro la Spagna, il Sultano Mohammed ben Abdallah forma un esercito dii 40.000 uomini dotato di una potente artiglieria e nel 1774 inizia a bombardare la città. Le truppe spagnole resistono all'assedio per oltre 100 giorni, periodo nel cui oltre 12.000 cannonate vengono lanciate nella città. Nello stesso periodo un piccolo presidio guidato da Florencio Moreno resiste ad un altro esercito del Sultano a Peñón de Vélez de la Gomera.
Nel 1775 una nave inglese con materiale bellico che si dirigeva verso Melilla viene intercettata dalla marina spagnola, marina spagnola che raggiungerà poi la città; allo stesso tempo i turchi ottomani iniziano ad invadere i confini orientali del Marocco e i mercenari algerini disertano così Sherlocke inizia a rompere l'assedio, l'assedio è finito nel Marzo 1775. La fine dell'assedio è ricordato dagli spagnoli come "Nuestra Señora de la Victoria".
Con la pace di Aranjuez nel 1780, il Marocco riconosce la sovranità spagnola su Melilla in cambio di alcune concessioni territoriali.