Siracusa Calcio 1924
Lo Sport Club Siracusa è la maggiore società calcistica della città di Siracusa. L'attuale società è nata nel 2013 rilevando trofei, marchio e titolo del sodalizio radiato nel 1995 e sostituendosi all'Unione Sportiva Siracusa, non iscritta al campionato professionistico di Prima Divisione nel 2012.
Sport Club Siracusa Calcio ![]() | |
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Aretusei, Leoncelli, Azzurri | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Leone |
Dati societari | |
Città | Siracusa |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Eccellenza |
Fondazione | 1924 |
Scioglimento | 1935 |
Rifondazione | 1937 |
Scioglimento | 1995 |
Rifondazione | 1996 |
Scioglimento | 2012 |
Rifondazione | 2013 |
Presidente | Gaetano Cutrufo |
Allenatore | Orazio Pidatella |
Stadio | Nicola De Simone (6.870 posti) |
Palmarès | |
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Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
Si invita a seguire il modello di voce |
Storia
Origini
La prima antenata del Siracusa fu lo Sporting Club Ortigia nato nel 1907. Esso prenderà parte, due anni più tardi, alla Coppa Lipton arrivando a disputare la semifinale a Palermo contro i locali del Palermo FBC, vinta da questi ultimi col risultato di 4-3, nonostante una prima vittoria fosse già arrivata a tavolino nel pre-partita a causa dello schieramento di giocatori professionisti nelle file dell'Ortigia, cosa espressamente vietata dai regolamenti dell'epoca. Eccetto sporadiche apparizioni a livello provinciale, da quel momento non si avranno più notizie dell'Ortigia, se non della sua definitiva scomparsa con lo scoppio della prima guerra mondiale.
Solo dopo la conclusione della guerra, agli inizi degli anni venti, sorgeranno nuovi club: nel 1922 la Flanelle (così denominata poiché i calciatori utilizzavano maglie, appunto, in flanella), la Polisportiva Siracusana, che tra le altre attivò una sezione calcio con la squadra del 75° Reggimento Fanteria, nella quale militavano i militari in servizio nella città aretusea; e lo Sporting Club Santa Lucia, fondato per iniziativa del marinaio Giuseppe Barcio in onore della Santa siracusana. L'esistenza del Santa Lucia fu in realtà assai breve, con lo scioglimento avvenuto dopo appena un anno.
Proprio nel 1923 emersero ulteriori realtà cittadine, perlopiù di quartiere, che davano vita a tornei amatoriali spesso in strada. Tra queste, vanno citate in modo particolare gli azzurri dell'Esperia (isola di Ortigia) e i giallorossi dell'Insuperabile (rione Santa Lucia, ossia la terraferma siracusana), divise da una grande rivalità.[senza fonte] A queste, nello stesso anno si aggiunse il Circolo Sportivo Tommaso Gargallo.
La sera del 1º aprile 1924 avviene una svolta determinante per il calcio cittadino: la fusione di Esperia, Insuperabile e 75° Fanteria nella neonata sezione calcio della polisportiva Gargallo, fusione sponsorizzata da Luigi Santuccio e Genesio Pioletti, entrambi giocatori della formazione militare. A determinare questo episodio fu l'andamento di un quadrangolare organizzato da una rappresentativa del Gargallo in cui parteciparono le suddette squadre, e vinto dalla società organizzatrice che batté gli ortigiani dell'Esperia 9-0 in finale.
La prima uscita ufficiale del Gargallo risale nell'autunno 1924; la neonata squadra aretusea, con indosso una casacca nera in omaggio al regime fascista, perse 6-1 contro la Centurion, formazione di marinai inglesi attraccati al porto di Siracusa. La gara ebbe luogo nell'impianto sportivo "Coloniale" poi abbandonato nell'ottobre 1932 a seguito dell'inaugurazione dello stadio "Vittorio Emanuele III", dal 1979 ribattezzato Stadio Nicola De Simone. La prima vittoria arrivo nel 1925 sempre al Coloniale nel derby con il Megara Augusta, battuto 1-0. La partita fu caratterizzata, peraltro, da violenti scontri corpo a corpo tra i giocatori di entrambe le squadre che coinvolsero anche i tifosi, i quali si resero protagonisti di un'invasione di campo.[senza fonte]
Tra il 1930 e il 1932 cambia più volte denominazione, da Società Sportiva Syracusae a SS Siracusa, nello stesso periodo sfiora due volte la serie B, la prima nel 1932-1933 nello spareggio contro la Catanzarese, e la seconda nel 1933-1934 quando chiuse il girone finale alle spalle della Lucchese, fino al ritiro e alla chiusura definitiva nel 1935 .
Anni '30 e '40
Nel marzo 1937 vede la luce l'Associazione Sportiva Siracusa nata per merito di alcuni appassionati aretusei, che la iscrissero al campionato siciliano, al termine del quale viene promosso in terza serie, dove nella successiva stagione 1940-1941 si gioca la Serie B nel triangolare-spareggio in cui partecipano Cavagnaro Genova, Prato e Pro Patria. Viene eliminato in virtù del terzo e penultimo posto conseguito nella mini classifica. L'attività torna a sospendersi tre anni più tardi con lo sbarco americano in Sicilia e la conseguente ripresa della guerra.
Il dopoguerra, Serie B
Si riprende nel 1945-1946 da dove si era finito ovvero in Serie C, ottenendo a fine campionato l'ammissione nei cadetti per la prima volta in assoluto.
Il Siracusa militò in Serie B per sette stagioni, fino al 1952-1953. Il più alto piazzamento ottenuto fu il quinto posto del 1950-1951. Dal ritorno in C l'obiettivo primario è sempre stato il ritorno nei cadetti, sfiorato più volte, in particolare quando nel 1960-1961 ebbe come allenatore Čestmír Vycpálek.[senza fonte]
Discesa in quarta serie
Nel 1967-1968, dopo 31 anni trascorsi fra la Serie B e la Serie C, il Siracusa retrocede per la prima volta in Serie D. Nel triennio di militanza tra i dilettanti ebbe anche modo di confrontarsi in inediti derby con i club di comuni limitrofi come Avola, Floridia e Noto. Dopo le prime due stagioni concluse rispettivamente al 3° e al 10° posto, nella terza e ultima 1970-1971 riesce a disputare un campionato di vertice, con un lungo testa a testa con il Cantieri Navali Palermo, entrambe le formazioni chiusero al primo posto in campionato portandole ai due spareggi del Celeste di Messina (0-0) e del Collana di Napoli (1-1), qui dopo i tempi supplementari, la vittoria fu assegnata a sorte agli aretusei con il lancio della moneta, sancendo cosi il ritorno in C.
Anni 70
Questo decennio ha visto il Siracusa ben figurare in terza serie, soprattutto nelle stagioni 1974-1975 e 1976-1977 quando ebbe alla guida tecnica allenatori come Gennaro Rambone e Ulderico Sacchella. In quelle due stagioni gli azzurri lottarono per la promozione in Serie B trovandosi più volte in testa alla classifica, una di queste dopo la vittoria interna del 31 ottobre 1976 sul Bari (2-0).
Nel 1977-1978 vi fu lo sdoppiamento della Serie C in Serie C1 e Serie C2 e il Siracusa, non riuscendo a classificarsi entro le prime otto, venne declassato in Serie C2.
Il ritorno in Serie C1 e la Coppa Italia di C
Nell'unica stagione in Serie C2, il Siracusa si aggiudica il proprio girone (17 reti di Walter Ballarin) e realizza la doppietta con la Coppa Italia Serie C conquistata il 17 giugno 1979 battendo al De Simone la Biellese con rete dello stesso Ballarin. Quello aretuseo è stato il primo club siciliano ad aggiudicarsi un trofeo, solo il Palermo è riuscito a eguagliare questo primato vincendo la medesima coppa nel 1993.
L'annata fu caratterizzata dalla scomparsa del difensore Nicola De Simone, ricoverato d'urgenza a Napoli dopo un duro incidente di gioco subito durante la trasferta a Palma Campania, e deceduto dopo 19 giorni di coma. In quest'occasione nacque il gemellaggio tra le città e le tifoserie di Castellammare di Stabia e Siracusa, rispettivamente città natale e d'adozione del giocatore, destinato a diventare uno dei più saldi e duraturi anche in ambito extracalcistico. Da lì a poco lo stadio aretuseo sarà intitolato in sua memoria.
Nella stagione del ritorno in C1 il Siracusa è stato capolista per alcune giornate, fino alla sconfitta maturata nello scontro diretto del 25 novembre 1979 contro il Catania al De Simone (0-1), concludendo il campionato al settimo posto. L' anno successivo, con il penultimo posto e 23 punti, scivola nuovamente in quarta serie.
Anni 80
Gli azzurri rimarranno in Serie C2 per quasi un decennio, caratterizzato da continue vicissitudini societarie e da campionati anonimi. La stagione decisiva è la 1988-1989 quando, con presidente Pippo Imbesi e allenatore Paolo Lombardo, la squadra ottiene il secondo posto valevole il ritorno in C1 dopo otto anni.
Anni 90
Ritrovata la terza serie, il Siracusa vi permane per cinque anni, alternando stagioni transitorie con altre costate due retrocessioni consecutive sul campo, successivamente annullate con altrettanti ripescaggi, e culminate con uno spareggio salvezza vinto ai danni del Nola (1-0 a Nola, 2-0 a Siracusa).
La stagione 1994-1995 è l'eccezione alla regola. Il Siracusa si ritrova capolista a punteggio pieno dopo 10 giornate, ma la permanenza in cima alla classifica non è destinata a durare a lungo, complice una serie negativa che fanno perdere la vetta a favore della Reggina vittoriosa nello scontro diretto del De Simone (0-2), e soprattutto la precaria situazione economica della società costretta a vendere elementi di valore come Leonardo Colucci alla Lazio per fare cassa.[senza fonte] La formazione di Giuliano Sonzogni riesce a restare nelle zone alte della classifica arrivando quinta nel proprio girone, assicurandosi l'accesso ai play-off dove incontra l'Avellino sconfitto (2-1) nell'incontro di andata disputato sul neutro di Reggio Calabria e riscattatosi al ritorno (2-0). A un passo dalla finale e dal possibile ritorno in Serie B, il mese dopo la Lega sancisce la radiazione dai campionati professionisti mentre, nel febbraio 1996, è toccato al tribunale di Siracusa pronunciarsi con la dichiarazione di fallimento.
Unione Sportiva Siracusa
Il nuovo Siracusa, nato nel 1996-97 dalle ceneri dell'Unione Sportiva Marcozzi Siracusa, storica secondogenita del calcio aretuseo nata nel 1956, è rimasto impantanato per 14 anni tra Eccellenza e serie D disputando quasi sempre campionati di vertice ma senza successo. In D perde i play-off per cinque volte in sei anni, riesce a vincere il proprio girone solo nel 2008-2009 con il primato ottenuto con 81 punti, 17 in più rispetto alla seconda.
Nella stagione 2009-2010, che ha segnato il ritorno in un campionato professionistico dopo un assenza durata oltre un decennio, il Siracusa disputa un ottimo campionato arrivando sesto e quindi a un passo dai play-off; in estate in Lega Pro si liberano tanti posti, e il sodalizio aretuseo ha tutte le carte in regola per beneficiare del ripescaggio in Prima Divisione ufficializzato il 5 agosto 2010. Gli azzurri, dopo un inizio che li vedevano occupare stabilmente l'ultimo posto senza punti, riescono gradualmente a risalire e a salvarsi con il nono piazzamento.
Nel campionato successivo si punta alla serie B, e la squadra viene affidata ad Andrea Sottil, alla sua prima esperienza da allenatore professionista. Il 28 novembre 2011 con la vittoria a Prato per 0-1, diventa capolista e vi rimane per sette giornate consecutive, fino al 29 gennaio 2012 al termine del pareggio a reti inviolate in casa dello Spezia. La penalizzazione di 5 punti, causata dai mancati pagamenti di stipendi ed emolumenti da parte della società, comporta la mancata promozione in B.[1]
Nei play-off ritrova la Virtus Lanciano, qualificata in finale in virtù della vittoria nel primo confronto in Abruzzo (1-0), difesa col pareggio al De Simone (2-2).
Il 16 luglio 2012 il consiglio direttivo della Lega Pro sancisce l'esclusione dalla Prima Divisione per il mancato versamento della fidejussione necessaria per l'iscrizione. [2]. Differentemente dal 1995, stavolta la società non è andata incontro al fallimento, l'US Siracusa ha anzi continuato la propria attività iscrivendosi ai campionati giovanili (Allievi e Giovanissimi).
Città di Siracusa
Nell'agosto 2012 nasce la nuova espressione calcistica aretusea, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Siracusa, fondata e autogestita dalla tifoseria, e iscritta nel campionato di Terza Categoria vinto insieme alla Coppa delle province.
Sport Club Siracusa
Il 25 giugno 2013, con il trasferimento del titolo sportivo del Palazzolo (retrocesso in Eccellenza Siciliana) dal piccolo comune montano alla città aretusea, nasce lo Sport Club Siracusa. Tre giorni dopo, il 28 giugno, la stessa società rileva dall'incanto fallimentare marchio, trofei e titolo dell'AS Siracusa 18 anni dopo la sua ultima apparizione nello spareggio di Avellino.[3]
Cronistoria
Cronistoria del Siracusa[4] | |
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Colori
Si sono indossate maglie con colori diversi dalle tradizionali casacche azzurre e da quelle bianchecon risvolti azzurri da trasferta; dal granata della finale di Coppa Italia Semiprofessionisti 1978-79 al verde proposto al Cibali contro il Catania nel 1990-91, al rosso indossato in occasione di Siracusa-Palermo nel 1992-93, continuando col grigio con bordi azzurri, finendo col nero tradizionale e cerchiato di bianco e azzurro accentrato dal logo (ispirata alla Sampdoria sebbene la colorazione diversa), visti rispettivamente nel preliminare di Coppa Italia 2008-09, in Siracusa-Hinterreggio 2008-09 e durante la stagione 2009-10. Fra tutti questi modelli solo uno ha avuto continuità, si tratta del verde tornato in uso dalla stagione 2002-03 diventando la terza divisa ufficiale, anche in considerazione del fatto che si tratta del colore rappresentativo cittadino.
La prima volta che uno sponsor compare sulle maglie azzurre risale alla stagione 1983-84 e la presentazione ufficiale dello stesso ebbe come testimonial le vecchie glorie milaniste Josè Altafini e Gunnar Nordahl.
Sponsor tecnici e ufficiali
- 1983 - 1984: Ciia
- 1984 - 1986: Dialma
- 1986 - 1987: Giuseppe Imbesi Supermercati Alimentari
- 1987 - 1988: Pasta San Giorgio
- 1988 - 1989: Provincia Regionale di Siracusa
- 1989 - 1990: Siracusa Città d'Arte
- 1990 - 1992: Jolly Componibili
- 1992 - 1994: CIR Componenti Sud
- 1994 - 1995: nessuno
- 1996 - 1998: INA Assitalia
- 1998 - 2002: Helios Hotels
- 2002 - 2003: Maxim's Santè
- 2003 - 2004: SP Energia Siciliana
- 2004 - 2007: Sogeas - Salvoldi Costruzioni
- 2007 - 2008: Toyota Autosport
- 2008 - 2012: ERG
- 2012 - 2013: Comeco
Stadio
Dall'aprile 1924 all'ottobre 1932, l'impianto di gioco fu al Coloniale di via Augusto Von Platen demolito da lì a poco. Da allora, e quindi da mezzo secolo, il Siracusa disputa le proprie gare interne presso lo stadio Vittorio Emanuele III dal 1979 stadio Nicola De Simone. L'impianto sorge in pieno centro città nello storico rione Santa Lucia ed ha una capienza attualmente omologata per 6.870 spettatori.
Stagioni passate
Presidenti e allenatori
- 1924-1933: Luigi Santuccio
- 1933-1935: : Sebastiano Iapichino
- 1937-1940: Pierluigi Romano
- 1940-1943: Filippo Reale
- 1946-1947: Sebastiano Aglianò
- 1947-1948: Saverio Reale
- 1948-1949: Antonino Passarello
- 1949-1950: Alfredo Musso
- 1950-1952: Santi Bordone
- 1952: Gaetano Cafiso
- 1953-1957: Marcello Alagona
- 1957-1959: Vincenzo Fazzino
- 1959-1968: Matteo Sgarlata
- 1968-1970: Angelo Genovese
- 1970-1975: Graziano Verzotto
- 1975-1976: Maria Nicotra
- 1976-1977: Luigi Foti
- 1977-1978: Nino Fichera
- 1978-1979: Claudio Cassone
- 1979-1981: Giancarlo Parretti
- 1981-1982: Claudio Cassone
- 1982-1984: Luigi Foti
- 1984-1985: Aldo Giudice
- 1985-1986: Mario Di Silvestro
- 1986-1989: Pippo Imbesi
- 1989-1990: Luciano Puzzo
- 1990-1993: Franco Galanti
- 1993-1994: Salvo Montagno
- 1994-1995: Lina Schifitto
- 1996-2003: Gabriele Lanza
- 2003-2004: Gabriele Lanza e Tino Longo
- 2004-2012: Luigi Salvoldi
- 2012-2013: Gaetano Favara
- 2013-2014: Gaetano Cutrufo
- 1924-1929: Genesio Pioletti
- 1929-1930: Mario Piselli
- 1930-1931: Róbert Winkler
- 1931-1933: Antal Mally
- 1933-1934: Mario Olenich
- 1934-1935: Gyula Lelovics
- 1937 - 1938: Fioravante Lenzi
- 1938-1939: Umberto Zanolla
- 1939 - 1940: Giovanni Vecchina
- 1940 - 1941: Gipo Viani
- 1941-1942: Italo Rossi
- 1942-1943: Raffaele D'Aquino
- 1945-1946: Pietro Cancelliere
- 1946: Engelbert König
- 1946-1948: Guido Mazzetti
- 1948-1949: Cesare Migliorini
- 1949-1951: Mario Perazzolo
- 1951-1952: Egizio Rubino
- 1952-1953: Dino Bovoli
- 1953: Egizio Rubino
- 1953: Nereo Marini
- 1953-1955: Egizio Rubino
- 1955: Gino Vianello
- 1955-1957: Giovanni Brezzi
- 1957 - 1959: Mario Perazzolo
- 1959 - 1960: Oronzo Pugliese
- 1960 - 1961: Čestmír Vycpálek
- 1961-1962: Egizio Rubino
- 1962 - 1963: Sandro Puppo
- 1963: Ambrogio Alfonso
- 1963-1965: Leonardo Costagliola
- 1965: Mauro Mari
- 1965: Enrico Casini e Rocco Testa
- 1965-1966: Volturno Diotallevi
- 1966-1967: Ettore Mannucci
- 1967: Enrico Casini e Rocco Testa
- 1967: Aristide Coscia
- 1967-1968: Leonardo Costagliola
- 1968: Bruno Ducati e Rocco Testa
- 1968: Leonardo Costagliola
- 1968-1969: Vincenzo Marsico
- 1969-1970: Paolo Giammarco
- 1970: Giuseppe Franzò
- 1970 - 1972: Vincenzo Benedetti
- 1972: Giuseppe Franzò
- 1972: Humberto Rosa
- 1972-1973 Todo Calvanese
- 1973 - 1974: Gennaro Rambone
- 1974 - 1976: Ulderico Sacchella
- 1976 - 1977: Giusto Lodi
- 1977: Paolo Lombardo
- 1977: Alvaro Biagini
- 1977-1978: Paolo Lombardo
- 1978-1980: Carlo Facchin
- 1980: Paolo Lombardo
- 1980 - 1981: Bruno Pesaola
- 1981: Paolo Lombardo
- 1981 - 1982: Lido Vieri
- 1982: Graziano Landoni
- 1982: Lido Vieri
- 1982: Mario Trebbi
- 1982-1983: Paolo Lombardo
- 1983 - 1984: Mario Zurlini
- 1984: Lucio Mujesan
- 1984 - 1986: Paolo Lombardo
- 1986-1987: Carlo Facchin
- 1987: Lucio Mujesan
- 1987: Carmine Tascone
- 1987-1990: Paolo Lombardo
- 1990 -1992: Adriano Cadregari
- 1992-1993: Salvatore Di Somma
- 1993: Adriano Cadregari
- 1993 - 1994: Paolo Lombardo
- 1994-1995: Giuliano Sonzogni
- 1996- 1997: Giovanni Grande
- 1997 -1998: Mauro Zampollini
- 1998-1999: Mauro Zampollini
- 1999: Orazio Sorbello
- 1999: Mauro Zampollini
- 1999: Luigi Cavarra
- 1999-2000: Loreno Cassia
- 1999: Lorenzo Alacqua
- 2000 - 2001: Angelo Galfano
- 2001: Luigi Cavarra
- 2001: Pasquale Borsellino
- 2001 - 2002: Pippo Strano
- 2002 - 2003: Lorenzo Alacqua
- 2003: Angelo Busetta
- 2003: Corrado Modicano e Ciccio Pannitteri
- 2003-2004: Lorenzo Alacqua
- 2003: Ernesto Apuzzo
- 2004 - 2005: Ernesto Apuzzo
- 2004: Gaetano Auteri
- 2005 - 2006: Santino Bellinvia
- 2006: Giancarlo Betta
- 2006 - 2007: Domenico Giacomarro
- 2007: Paolo Lombardo
- 2007 - 2009: Gaetano Auteri
- 2009: Luca Aprile
- 2009 - 2010: Giuliano Sonzogni
- 2010: Marco Pizzo
- 2010 - 2011: Giuseppe Romano
- 2010: Guido Ugolotti
- 2011 - 2012: Andrea Sottil
- 2012 - 2013: Adriano Lo Iacono
- 2013 - 2014: Orazio Pidatella
Statistiche giocatori
- Amedeo Crippa (406)
- Sandro Degl'Innocenti (295)
- Rocco Testa (240)
- Luciano Cavaleri (221)
- Marco Marchetto (194)
- Egizio Rubino (179)
- Alberto Canetti (177)
- Giovanni Bussone (176)
- Giorgio Di Bari (165)
- Pierpaolo Bissoli (162)
Sedi sociali
- dal 1924 al 1935: ?
- dal 1937 al 1945: Piazza Duomo
- dal 1945 al 1970: ?
- dal 1970 al 1977: Corso Timoleonte
- dal 1977 al 1981: Via Damone
- dal 1981 al 1986: Via Atrio dello Stadio
- dal 1986 al 1989: Viale Teracati
- dal 1989 al 1995: Via Atrio dello Stadio
- dal 1996 al 2004: Via Filisto (c\o Park Hotel Helios)
- dal 2004 al 2012: Via Montegrappa (c\o Stadio Nicola De Simone)
- dal 2013: Viale Scala Greca
Statistiche
Campionati nazionali
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
---|---|---|---|
B |
7 | 1946-1947 | 1952-1953 |
C |
56 | 1926-1927 | 2011-2012 |
D |
11 | 1968-1969 | 2008-2009 |
In 73 stagioni sportive disputate a livello nazionale a partire dalle riforme della Carta di Viareggio. Sono escluse le annate dal 1935 al 1938, dal 1995 al 1998, e dal 1999 al 2002, nelle quali il Siracusa partecipò ai tornei del Comitato Regionale Siciliano.
Il Siracusa in Europa
Il Siracusa vanta all'attivo una partecipazione alla Coppa Anglo-Italiana disputata tra Inghilterra e Italia nella primavera 1976. Tra le formazioni inglesi, si affrontò a Londra il Wimbledon che in futuro farà parlare di sé in Premier League e vincerà la FA Cup ai danni del Liverpool. Insieme agli aretusei anche le italiane Benevento, Monza, (vincitore della competizione), Pistoiese, Teramo e Udinese.
Contro le "grandi"
Il Siracusa ha avuto modo di giocare varie amichevoli ufficiali con club di primo piano: Torino, (primi anni quaranta); Fiorentina, Inter e Juventus, negli anni 70, quest' ultima venne frequentemente al De Simone dal al 1969 al 1972 ; Cagliari e Sampdoria sempre negli anni 70; nuovamente con Inter e Roma (1984-85), quest'ultima dopo un precedente in B (stagione 1951-52); e per la seconda volta Sampdoria (2008-09).
Palmarès
Competizioni nazionali
- Serie C 1940-1941 (Girone H)
- Serie D 1970-1971 (Girone I), Serie D 2008-2009 (Girone I)
Competizioni minori
- Campionato di Eccellenza Sicilia: 1
- Eccellenza Sicilia 1997-1998 (Girone B)
- 2012-13
Competizioni giovanili
- Scudetto Juniores Nazionali: 2
Tifoseria
È verso la metà degli anni 70 che sorgono i precursori del tifo azzurro corrispondenti al Club Leoncello, Brigate Azzurre, Boys Ortigia, Figli di Archimede, Siracusa Superstar e Ultras Azzurri. Il primo gruppo ultras nasce durante la stagione 1978-79, si tratta dei Blue Boys Supporters i quali, nel corso degli anni 80, vengono affiancati dalla Gioventù Sudista prima e dai South Landers poi (apparsi sulla scena ultras nell'aprile 1987 in seguito alla scissione dalla GS): i primi hanno vita breve e si sciogliono nel 1992-93, i secondi affiancano i BBS fino al al 1999-2000, annata in cui questi ultimi decidono di non esporre più il proprio striscione. Furono proprio loro a sostituirli, coadiuvati da nuovi gruppi, fino all'estate 2010. Dal settembre 2011 le nuove leve hanno sciolto i rispettivi gruppi per unirsi sotto il nome Aretusei 734 a.C..
Forme di tifo alternativo esistono anche in gradinata, dove si collocano 1979 (ex Blue Boys Supporters), Buddillisti e Club Azzurro Nicola De Simone, e in tribuna centrale con i Veterani.
Gemellaggi e rivalità
Note
- ^ http://www.siracusanews.it/node/26747
- ^ http://www.messinachannel.it/wp/2012/07/16/il-siracusa-avversario-delle-messinesi/
- ^ http://www.siracusacalcio.net/index.php?option=com_content&view=article&id=956:sporting-club-siracusa-presentati-societa-e-progetto&catid=1:latest-news&Itemid=50
- ^ G. Caia, A. Caia, Fontanelli, Messina, Scatà, p. 6
- ^ a b G. Caia, A. Caia, Fontanelli, Messina, Scatà, p. 10
Bibliografia
- Giuseppe Di Silvestro e Nuccio Spada, Il Siracusa ha cinquant'anni, 1974
- Nuccio Spada, Azzurro intenso, azzurro sbiadito, 1981
- Francesco Nania, Schizzo azzurro, 1994
- Jose Mantineo, La fossa del leone, 2010
- Giancarlo Caia; Angelo Caia; Carlo Fontanelli; Alessio Messina; Paolo Scatà, Almanacco azzurro, Empoli, GEO Edizioni, 2011, p. 318.
Collegamenti esterni
(DE, EN, IT) Siracusa Calcio 1924, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.