Carrie (romanzo)

romanzo scritto da Stephen King

Carrie (1974) è stato il primo romanzo di Stephen King ad essere pubblicato e uno dei più brevi che King abbia scritto. King disse di trovare il lavoro "crudo" e "con un'incredibile capacità di terrorizzare". È uno dei libri più censurati nelle scuole americane[1] ed il film fu vietato in Finlandia. I fan spesso lo indicano come uno dei romanzi più toccanti di King. Brian De Palma ne ha creato una versione cinematografica nel 1976, ed è stato uno dei pochi adattamenti per il cinema apprezzato anche da King.

Carrie
Titolo originaleCarrie
AutoreStephen King
1ª ed. originale1974
Genereromanzo
Sottogenerehorror
Lingua originaleinglese
«Ma il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane.»

Trama

Carrie White è una ragazza infelice maltrattata dai compagni di scuola e dalla madre, Margaret White, donna puritana ossessionata dal peccato. Un giorno, mentre Carrie si sta lavando dopo la lezione di ginnastica, ha le sue prime mestruazioni e le compagne (tra cui la presuntuosa e narcisista Christine Hargenson) la deridono e le lanciano assorbenti. Mrs Desjardins (insegnante di educazione fisica) accorre e dopo aver aiutato Carrie proibisce a Christine Hargenson e alle sue amiche di andare al ballo scolastico di fine anno. La professoressa decise di mettere sotto la sua ala Carrie e, intanto, Sue Snell (amica di Christine) piena di rimorsi decide di far accompagnare la ragazza con il suo boyfriend Tommy. Tommy accetta e Carrie comincia a cucirsi l'abito e, scopre di avere la psicocinesi (ritenuti dalla madre provenienti dal demonio). Intanto Christine architetta un piano per vendicarsi di Carrie con il fidanzato Billy Nolan: faranno in modo di farla incoronare reginetta del ballo per poi rovesciarle addosso sangue di maiale. Billy sgozza dei porci e ne raccoglie il sangue, per poi metterlo in un secchio e sistemarlo tra le impalcature sul soffitto. Durante il ballo Tommy e Carrie vengono (come previsto) incoronati re e regina e Christine, con l'aiuto di Billy, le tira addosso il sangue. Carrie, infuriata e ferita, esce dal ballo sotto le risate dei compagni e (con la telecinesi) chiude le porte (tranne quelle di servizio) e appicca il fuoco alla palestra con i fili elettrici. Christine, Billy e pochi altri si salvano uscendo dalle porte di servizio mentre gli altri muoiono (compresi Mrs Desjardins e Tommy). Poi la ragazza brucia anche l'intera città, uccide Christine e Billy facendo esplodere la loro auto e torna a casa. Margaret White, credendo che la figlia sia posseduta, la colpisce mortalmente con un coltello ma viene uccisa dalla figlia. Carrie si accascia al suolo e arriva Sue Snell. Carrie le da la colpa ma Sue la invita a guardare la verità, così la moribonda capisce che i colpevoli erano Billy e Christine e muore. Sue raggiunge i pochi sopravvissuti e, anni dopo, attraverso una lettera si capirà della nascita di una bimba di nome Rachel con gli stessi poteri di Carrie. È sicuro però che Rachel sarà molto più fortunata e felice.

Dedica

Il romanzo è dedicato a Tabitha Spruce, moglie dell'autore: «A Tabby, che mi ha fatto entrare in questo incubo, e poi me ne ha fatto uscire.» («This is for Tabby, who got me into it – and then bailed me out of it.»)

Genesi dell'opera

Lo stesso King non ricorda esattamente come nacque la storia di Carrie: «davvero non riesco a fissare un nucleo di partenza, il punto d'origine di tutta la storia».[2]

All'epoca pubblicava con una certa regolarità racconti per la rivista maschile Cavalier. E per uno di questi nacque l'idea di una ragazza con poteri di telecinesi che all'arrivo delle mestruazioni è tormentata dalle compagne e scatena una terribile forza distruttiva, ma quanto scritto non gli piacque e lo gettò via. Fu la moglie a stimolarlo a continuare e lui ampliò la storia fino alle dimensioni di romanzo.[3] «Cominciai a lavorare su Carrie come se si trattasse di un racconto, ma poi pensai che forse si poteva far bollire il tutto un po' più a lungo prima dell'esplosione finale e, prima che me ne accorgessi, ecco che era diventato un romanzo. [...] Devo essere sincero: non mi aspettavo molto da Carrie. Pensavo: "Chi vorrà mai leggere un libro su una poveretta afflitta da problemi mestruali?" Non riuscivo a credere di essere al lavoro su una storia del genere.»[4]

Il personaggio di Carrie fu ispirato a un paio di persone reali, una compagna di scuola e una studentessa dell'autore,[2] mentre il prototipo per il personaggio della madre di Carrie fu una donna anziana che lavorava nella lavanderia industriale in cui lavorò anche King per circa un anno.[5]

La prima stesura richiese circa tre mesi, nel corso dell'estate 1972.[6]

Storia editoriale

La casa editrice Doubleday acquistò il romanzo per 2500 dollari[7] e lo pubblicò nel gennaio 1974.[8] Il libro vendette nell'edizione rilegata solo 13.000 copie, ma nell'edizione economica, i cui diritti furono venduti per 400.000 dollari,[6] ne vendette oltre un milione.[9]

Film e adattamenti musicali

Già ben sei mesi prima della pubblicazione la Doubleday ricevette le prime offerte per realizzarne una trasposizione cinematografica.[6]

Brian De Palma ha diretto la versione cinematografica nel 1976, con Sissy Spacek nel ruolo di Carrie. Amy Irving, William Katt, Betty Buckley, Piper Laurie, Nancy Allen e John Travolta fanno parte del cast. Un successivo film è stato girato nel 1999; protagonista è un'altra ragazza con poteri telecinetici (che alla fine dimostrerà di avere lo stesso padre di Carrie). Un remake per la TV, con protagonista Angela Bettis, è stato prodotto sulla TV americana nel 2002, raccogliendo critiche positive.

Nonostante venga sempre ritenuta una storia horror, Carrie è, in realtà, un'intensa storia di emarginazione e vittimismo. Il film ed il libro hanno un seguito di appassionati che include coloro che hanno sperimentato il bullismo a scuola e parenti troppo zelanti (per assurdo, molti potrebbero vedere il massacro del ballo come un lieto fine). È stato il primo film horror ad essere nominato agli Academy Awards per la performance di Sissy Spacek e di Piper Laurie; ha vinto anche il grande premio all'Avoriaz Film Festival e Sissy Spacek è stata premiata con il titolo di "Miglior attrice" dalla Società Americana di Premi della Critica.

Un musical a Broadway nel 1988, con Betty Buckley, Linzi Hateley, e Darlene Love fu chiuso dopo solo cinque esibizioni.

La colonna sonora del film del 1976 fu composta da Pino Donaggio, usuale collaboratore di De Palma. Il lavoro di Donaggio non ha avuto molti riconoscimenti, ma l'atmosfera che crea dà al film un'essenza unica. Donaggio è stato spesso visto come il Bernard Herrmann di De Palma.

Nel 2013 è stato prodotto da Metro-Goldwyn-Mayer e Screen Gems un ulteriore adattamento cinematografico del libro, Carrie. Il film, diretto da Kimberly Peirce, vede come protagonista l'attrice Chloë Grace Moretz.

Curiosità

La triste storia di Carrie ha ispirato anche il fumettista e sceneggiatore Pasquale Ruju per l'albo di Dylan Dog numero 135, dal titolo "Scanner".

Protagonista è la piccola Pearl Dee che come Carrie ha poteri telecinetici. Creduta morta dalla madre Madeleine, che però nutre dei dubbi sulla scomparsa della figlia e incarica l'Indagatore dell'Incubo di fare luce sulla vicenda, Pearl è stata in realtà cresciuta da alcuni funzionari governativi in una località segreta, in quanto inserita all'interno di un programma militare riservato chiamato "Little Death" (piccola morte). Lei ed altre bambine dotate dei suoi stessi poteri vengono addestrate al loro uso allo scopo di trasformarle in devastanti armi di distruzione di massa viventi.

All'età di 15 anni, però, Pearl si ribella al suo destino, partendo alla ricerca delle sue origini lasciando dietro di sé morte e terrore.

Questa storia, come altre del celebre eroe bonelliano, s'ispira all'opera di Stephen King, ma in questo caso si rintraccia un omaggio assai più evidente del solito, tale da rendere impossibile non collegare la storia di Pearl a quella di Carrie. Alcune scene del fumetto, inoltre, ricalcano le sequenze del film di De Palma.

Numeri ISBN

Edizioni

Note

  1. ^ http://www.ala.org/ala/oif/bannedbooksweek/bbwlinks/100mostfrequently.htm
  2. ^ a b Charles L. Grant, Twilight Zone, aprile 1981. In L'orrore secondo Stephen King, a cura di Tim Underwood e Chuck Miller, Milano, Arnoldo Mondadori, Editore, 1999 ISBN 88-04-46422-4 p. 23
  3. ^ Charles L. Grant, op. cit., p. 22
  4. ^ Robert W. Wells, From Textbook to Checkbook, Milwaukee Journal, 15 settembre 1980. In L'orrore secondo Stephen King, p. 17
  5. ^ Charlotte Phelan, Scaring People All the Way to the Bank, Houston Post, 25 febbraio 1979. In L'orrore secondo Stephen King, p. 21
  6. ^ a b c David Bright, Hampden Teacher Hits Jackpot with New Book, Bangor Daily News, 25 maggio 1973. In L'orrore secondo Stephen King, p. 11
  7. ^ Charles L. Grant, op. cit., p. 25
  8. ^ David Bright, op. cit., p. 9
  9. ^ Emmett Meara, Stephen King's Silver-lined Prose, Bangor Daily News, 12 febbraio 1977. In L'orrore secondo Stephen King, p. 15

Bibliografia

  • L'orrore secondo Stephen King, a cura di Tim Underwood e Chuck Miller, Milano, Arnoldo Mondadori, Editore, 1999. ISBN 88-04-46422-4

Collegamenti esterni

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