M1 Combat Car
L'M1 Combat Car è stato un carro armato leggero statunitense progettato durante gli anni trenta per dotare la branca della cavalleria di mezzi corazzati suoi propri.
| M1 Combat Car M1A1 Light Tank | |
|---|---|
| Descrizione | |
| Tipo | leggero |
| Equipaggio | 4 (pilota, copilota, mitragliere, comandante/mitragliere) |
| Costruttore | Rock Island Arsenal |
| Data entrata in servizio | 1937 |
| Data ritiro dal servizio | 1943 |
| Utilizzatore principale | |
| Esemplari | 113 |
| Dimensioni e peso | |
| Lunghezza | 4,14 m |
| Larghezza | 2,40 m |
| Altezza | 2,26 m |
| Peso | 8,52 t |
| Propulsione e tecnica | |
| Motore | W-670 7 cilindri a benzina |
| Potenza | 250 hp (190 kW) |
| Rapporto peso/potenza | 29,3 hp/t |
| Trazione | cingolata |
| Sospensioni | a molloni verticali |
| Prestazioni | |
| Velocità su strada | 72 km/h |
| Autonomia | 161 km |
| Armamento e corazzatura | |
| Armamento primario | 1 mitragliatrice M2 Browning da 12,7 mm |
| Armamento secondario | 1 mitragliatrice Browning M1919A1 da 7,62 mm |
| Corazzatura frontale | 16 mm |
| voci di carri armati presenti su Wikipedia | |
Storia
La prima guerra mondiale aveva introdotto il carro armato sui campi di battaglia, rivoluzionando i concetti e le tattiche fino ad allora consolidate. Subito dopo la fine del conflitto sorsero in diverse nazioni piani ambiziosi di meccanizzare o quantomeno motorizzare sia le ormai obsolete divisioni di cavalleria, sia di creare delle divisioni corazzate; negli Stati Uniti venne emanato nel 1920 un National Defense Act per regolamentare la distribuzione dell'innovativo veicolo: fu stabilito che soltanto la fanteria poteva possedere tali mezzi. Al fine di dotare anche la cavalleria di reparti blindati, fu adottata una scappatoia burocratica definendo tutti i carri concepiti per l'arma della cavalleria come combat cars, traducibile in "automobili da combattimento".[1][2]
Sviluppo
Nel 1933 il Capo di Stato Maggiore dell'esercito, generale Douglas MacArthur, dette il suo avallo per iniziare i lavori di progettazione di carri armati; specificò altresì che i veicoli della cavalleria dovevano mantenerne le caratteristiche di base: venne dunque posto l'accento su velocità, manovrabilità e potenza di fuoco.[2] Tra il 1934 e il 1935 videro la luce tre prototipi denominati T2, T2E1 e T2E2, ispirati al Vickers 6-Ton britannico e concepiti per operare a supporto della fanteria; prendendo spunto da tali mezzi, il Rock Island Arsenal produsse un carro da cavalleria che venne designato T5 Combat Car,[1] dotato di due torrette e sospensioni a molloni verticali al posto di quelle a balestra, più approssimative.[2] Il T5 venne rimaneggiato e passò a una configurazione monotorretta, cambiando nome in T5E2: il mezzo piacque, tanto che venne standardizzato con la designazione M1 Combat Car e accettato in servizio nel 1937.[1]
Nel 1940 fu eliminata la definizione di "combat cars" e questi veicoli furono rinominati come "carri armati leggeri M1A2".[3]
Caratteristiche
Varianti
- M1: la variante originale, prodotta in 89 esemplari;
- M1A1: sostituzione della torretta a forma di "D" con una nuova di forma ottagonale, prodotta in 17 esemplari;
- M1A1E1: il vecchio motore è sostituito da un Guiberson T-1020 diesel, prodotta in 7 esemplari;
- M2: sostituzione del motore precedente con un nuovo Guiberson diesel, prodotta in 34 esemplari.
Note
- ^ a b c M1 Combat Car su wwiivehicles.com, su wwiivehicles.com. URL consultato il 27 marzo 2013.
- ^ a b c M1 Combat Car su globalsecurity.org, su globalsecurity.org. URL consultato il 27 marzo 2013.
- ^ Combat Car M1
Bibliografia
- Christopher F. Foss, The Encyclopedia of Tanks and Armored Fighting Vehicles - The Comprehensive Guide to Over 900 Armored Fighting Vehicles From 1915 to the Present Day, General Editor, 2002.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su M1 Combat Car
