L'M1A1 era una pistola mitragliatrice statunitense calibro .45 ACP

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L’SVD (formalmente Снайперская винтовка Драгунова, Snayperskaya Vintovka Dragunova alla lettera “fucile di precisione Dragunov”) è un fucile semiautomatico di precisione camerato per il 7,62 × 54 mm R sviluppato in Unione Sovietica.

Il Dragunov (come viene chiamato il fucile) venne originariamente fornito come arma di supporto, dal momento che la capacità di ingaggio della fanteria a lungo raggio era stata quasi completamente eliminata con l’adozione dei fucili d’assalto (adatti a scontri su breve e media distanza). Per questo venne originariamente denominato Полуавтоматическая винтовка Драгунова (Poliavtomaticheskaya Vintovka Dragunova ovvero “fucile semiautomatico Dragunov”).

L’arma risultò vincitrice in un contest che mise a confronto tre differenti progetti di altrettanti progettisti: Sergei Gavrilovich Simonov, Aleksandr Konstantinov e Yevgeny Dragunov. L’arma diede risultati soddisfacenti e nel 1963 venne ufficialmente adottata dall’esercito. Nel 1964 cominciò la produzione di massa alla Izhmash.

Da quel momento, il Dragunov divenne arma popolare in molti paesi, compresa buona parte di quelli aderenti al Patto di Varsavia. La produzione su licenza iniziò in Cina (con le varianti Type 79 e Type 85) e in Iran (come copia diretta della variante cinese).



Dettagli tecnici

Funzionamento

Il Dragunov è un fucile semiautomatico operato a gas che sfrutta un pistone a corsa corta. La chiusura dell’arma avviene tramite otturatore rotante, tenuto in sede da tre perni. Il fucile possiede due regolatori manuali per i gas.

Dopo lo sparo dell’ultimo colpo, otturatore e porta otturatore sono mantenuti in apertura (hold open) e possono essere svincolati tramite arretramento della leva di armamento. Il castello dell’arma è ricavato dal pieno per ottenere maggiore precisione e resistenza del pezzo. Il castello del Dragunov è esteticamente molto simile a quello della serie AK, con cui condivide organi di mira e selettore di fuoco.

Canna

La canna dell’arma risulta piuttosto sottile, per garantire all’arma un peso limitato, e termina con un soppressore di fiamma. La canna dell’arma è internamente interamente cromata[1] per aumentare la resistenza alla corrosione. Negli anni ’70, il passo di rigatura della canna venne ridotto a 240 mm, operazione che ridusse del 19% la precisione complessiva dell’arma. La modifica aveva lo scopo di adattare l’arma all’uso di munizioni traccianti, perforanti e incendiarie (munizioni che richiedono rigature a passo ridotto per essere stabilizzate)[2].

Alimentazione

L’arma è alimentata tramite caricatore ricurvo bifilare da 10 colpi.

Organi di mira

 
Il reticolo di mira tipico delle ottiche PSO-1. Nell’angolo in basso a sinistra si trova il rangefinder, al centro in verticale I dot per la compensazione della forza di gravità, mentre sugli assi orizzontali quelli per le correzioni dovute a vento, forza di Coriolis e spin-drift. Il reticolo è illuminato da una piccola lampada alimentata a batterie.
File:PSO-1 rifle scope 1458.jpg
Ottica PSO-1 con relative custodia per il trasporto.

L’arma presenta mire metalliche, graduate fino a 1.200 m, che possono essere impiegate anche nel caso si stia montando sull’arma un’ottica (che ha un attacco molto alto e dunque non interferisce con il sistema metallico.

Il Dragunov è dotato (di fabbrica) di un’ottica a sgancio rapido PSO-1[3]. L’ottica (con una lunghezza totale di 375 mm, copri lente, ingrandimento 4x e 6° di campo visivo) è applicabile unicamente alle scine proprietarie degli SVD. L’ottica include numerose caratteristiche, tra cui i dot per la compensazione, reticolo illuminato e un rilevatore infrarosso. La versione attuale è denominata PSO-1M2, e differisce dall’originale solo per i materiali di costruzione e la mancanza dell’ormai obsoleto rilevatore infrarosso. Il mirino dovrebbe permettere ingaggi su distanze che spaziano dai 600 ai 1.300 m, ma molto dipende dall’esperienza del tiratore[4][5].

Chiaramente, l’arma può montare anche ottiche con magnificazioni differenti o reticoli alternativi[6]. I fucili SVDN escono di fabbrica con un mirino notturno integrato, sia esso un NSP-3, NSPU, PGN-1, NSPUM o il rilevatore passivo polacco PCS-6.

Calcio

 
SVD con forniture in legno e calcio semplificato (prima dell’attuale versione in polimero nero).

Il Dragunov presenta paracanna e calcio in legno traforati, su cui è possibile istallare un supporto per l’appoggio della guancia (che deve essere rimosso per mirare agevolmente con i sistemi metallici). I modelli più recenti sono invece dotati di forniture in polimero nero ultraresistente che mantengono pressoché identiche la forma e le dimensioni (il calcio ha una forma meno stondata e più geometrica).

Munizioni

Per il tiro di precisione, vengono impiegate munizioni appositamente sviluppate da V. M. Sabelnikov, P. P. Sazonov e V. M. Dvorianov. Le munizioni 7N1 presentano ogive di piombo incamiciate in acciaio. Nel 1999, la munizione 7N1 è stata sostituita dalla più recente e performante 7N14, sviluppata appositamente per gli SVD. La velocità del proiettile non è stata alterata (circa 830 m/s) ma il rivestimento è stato rinforzato e appuntito. Il fucile può anche sparare le classiche munizioni sovietiche 7,62 × 54 mm R (in tutti i formati).

Gli standard di precisione per gli SVD sono stati stabiliti a tavolino. I produttori devono svolgere test di tiro per verificare se l’arma soddisfa gli standard. Perché il fucile sia utilizzabile, la dispersione verticale non deve superare 1,24 MOA con canne a 240 mm di passo di rigatura (che scende a 1,04 MOA con canne da 320 mm di passo). Con i proiettili standard 57-N-323S, la precisione dell’arma è ridotta, con dispersione verticale massima che sfiora i 2,21 MOA. Gli standard per il Dragunov sono molto simili a quelli stabiliti per il fucile M24 con proiettili M118SB (1,18 MOA) e per il nuovo M110 con munizioni M118LR (1,27 MOA).

Varianti

File:Izhmash SVDS Sniper Rifle.jpg
Variante SVDS.
 
Dragunov importati negli Stati Uniti come ТИГР (o Tiger'.

Nei primi anni ’90 venne introdotta una variante compatta dell’SVD, denominata SVDS (Снайперская Винтовка Драгунова Складная, short for Snayperskaya Vintovka Dragunova Skladnaya, “fucile di precisione Dragunov con calcio pieghevole”), che presenta appunto un calcio pieghevole sul lato destro dell’arma. La canna è stata appesantita, il castello rinforzato, il cilindro dei gas migliorato e alla fine della canna è stato inserito uno spegnifiamma conico.

Esiste anche una variante dell’SVDS equipaggiata con visore notturno, chiamata SVDS-N.

Nel 1994, la TsKIB SOO Company sviluppò il fucile SVU (Снайперская Винтовка Укороченная, Snayperskaya Vintovka Ukorochennaya, “fucile di precisione, accorciato”) per le forze speciali dell’MVD. Confrontato con l’SVD, il nuovo SVU è sensibilmente più corto (anche grazie alla configurazione bullpup) e presenta una canna accorciata con un particolare spegnifiamma che riesce a ridurre fino al 40% del rinculo.

L’SVDK (Снайперская винтовка Драгунова Короткий, Snayperskaya Vintovka Dragunova Korotkij ovvero “fucile di precisione Dragunov, corto”) è una variante del Dragunov camerato per il 9,3 × 64 mm 7N33

Nel 1998 la Polonia ha adottato una versione modernizzata del Dragunov, con la denominazione SWD-M (nome ufficiale 7,62 mm Karabinu Wyborowego SWD Zmodernizowanego), che monta una canna pesante, un bipiede e un’ottica LD-6 da 6x42.

Un’altra versione è il fucile di precisione iracheno 7,62 mm Al-Kadesih. Molto simile in apparenza, l’arma presenta un castello più lungo con un diverso attacco per la canna (che viene fissata tramite perni, invece che avvitata). Altra differenza vistosa è il caricatore, che nella versione irachena presenta un elaborato rilievo raffigurante una palma[7].

Varianti commerciali

Il Dragunov è stato anche utilizzato come base di partenza per diversi fucile da caccia. Nel 1962, la fabbrica Izhevsk mise in produzione il suo Medved (Медведь, “orso”) camerato inizialmente per il 9 × 53 mm e solo successivamente in 7,62 mm NATO per l’esportazione. Nel primi anni ’70, sempre la Izhevsk introdusse il TIGR (Тигр, “tigre”). Ad oggi, il TIGR è disponibile sia con canna standard (620 mm) che con canna accorciata (520 mm), calcio standard o calcio pieghevole (stile SVDS) e camerato per svariati calibri, tra cui 7,62 × 54 mm R, .308 Winchester, .30-06 Springfield e 9,3 × 64 mm Brenneke.

Deployment

Il Dragunov fu sviluppato e introdotto per svariate ragioni. In primis, non era originariamente inteso come arma per soldati altamente specializzati, ma piuttosto per i tiratori sparsi nei vari reparti. In ogni plotone degli eserciti del Patto di Varsavia, era presente almeno un soldato armato di Dragunov. Basti pensare che nel solo arsenale della RDT era stoccati circa 2.000 fucili[8], mentr enegli eserciti del blocco occidentale I cecchini erano presenti solo nelle unità speciali. Essendo molto leggero (se paragonato ad altri fucili di precisione in circolazione), il Dragunov svolge egregiamente il suo ruolo in combattimento. Inoltre, è semiautomatico (caratteristica curiosa per un fucile di precisione sviluppato negli anni ’60) per permettere l’ingaggio rapido ed eventuali correzioni in caso di errori. La precisione è tuttavia minata dalla leggerezza della canna. L’arma fu progettata per essere prodotta in maniera rapida ed economica.

Utilizzatori

 
Soldato ungherese prende la mira con un SVD.
 
Soldato kazako in esercitazione.
 
Un marine Americano riceve istruzioni su come utilizzare un SVD.

Vedi anche

Note

</references>

Collegamenti esterni

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  1. ^ Chrome lined gun barrels
  2. ^ Yevgeny Dragunov: Creator of Firepower (abstracts from a forthcoming book)
  3. ^ PSO-1 Manual (PDF), in AR15.com. URL consultato il October 29, 2007.
  4. ^ snipersparadise.com discussion on the SVD effective range by sniper instructors/users
  5. ^ UN judgement dealing with sniping during the Yugoslav wars
  6. ^ DRAGUNOV OPTICS APPLICATIONS
  7. ^ The Iraqi Al Kadesiah Rifle, in Dragunov.net. URL consultato il 30-Dec-2012.
  8. ^ List of GDR weapons
  9. ^ a b Miller, David (2001). The Illustrated Directory of 20th Century Guns. Salamander Books Ltd. ISBN 1-84065-245-4.
  10. ^ The World Defence Almanac 2006, page. 95, Mönch Publishing Group, Bonn 2006
  11. ^ http://www.bdmilitary.com/index.php?option=com_content&view=article&id=215&Itemid=95[collegamento interrotto]
  12. ^ a b c d e f g h i j k l Jones, Richard D. Jane's Infantry Weapons 2009/2010. Jane's Information Group; 35 edition (January 27, 2009). ISBN 978-0-7106-2869-5.
  13. ^ a b Type 79/85 Sniper Rifle.[collegamento interrotto] Retrieved on September 21, 2008.
  14. ^ a b 7.62 mm SNIPPING RIFLE.[collegamento interrotto] Retrieved on September 29, 2008.
  15. ^ NDM-86. Retrieved on September 21, 2008.
  16. ^ NDM86. Retrieved on September 29, 2008.
  17. ^ http://www.army.cz/assets/files/9334/zbrane_definit.pdf
  18. ^ The Finnish Defence Forces 7.62 TKIV Dragunov
  19. ^ http://www.defenseimagery.mil/imagery.html#guid=7712ecc946c9d0cea6d40c00c5c8878f43b1e2d3
  20. ^ Lieutenant General R.K. Jasbir Singh, Indian Defence Yearbook, India, Natraj Publishers, pp. 388–391, ISBN 978-81-86857-11-3.
  21. ^ http://www.diomil.ir/images/Product/aig/Specifications/sniperrifle.jpg
  22. ^ John Walter, Rifles of the World, Krause Publications, 2006, pp. 100–101, ISBN 0-89689-241-7.
  23. ^ Richard Jones, Jane's Infantry Weapons 2009–2010, Jane's Information Group, 2009, p. 897, ISBN 0-7106-2869-2.
  24. ^ Iraqi Al Kadesiah. Retrieved on August 26, 2008.
  25. ^ Small Arms (Infantry Weapons) used by the Anti-Coalition Insurgency. Retrieved on August 26, 2008.
  26. ^ http://www.fas.org/nuke/guide/dprk/nkor.pdf
  27. ^ SVD, su weaponsystems.net. URL consultato il 12 marzo 2013.
  28. ^ Karabin wyborowy SWD-M - zapomniana modernizacja
  29. ^ Úvodná stránka :: Ministerstvo obrany SR
  30. ^ http://www.jandarma.tsk.mil.tr/silahlar/silahlaric.htm[collegamento interrotto]
  31. ^ Chávez’s Bid for Russian Arms Pains U.S. Retrieved on September 21, 2008.