Discussione:Castrolibero
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Alberto Anelli
Castrolibero Pandosia?
Credo che vi siano delle imprecisioni il sig. Anelli credo che forse faccia un po di confusione, quando parla del nome di Castelfranco ora Castrolibero dice il vero, ma quando scrive Castelfranco = Pandosia e li che sbaglia! Ma mi spiegho meglio uno scorico e dotto del passato puo far luce ed e il (Baarlam)(balaàmo monaco da Seminara filosofo e matematico insegno a Pretrarca ed al Boccaccio e visse tra il 1300 e il 1350)che nel descrivere la storia del valoroso duce Enrico Kalà (inglese di regia stirpe) fratello di Giovanni Kalà a seguito di Federico Lancia nelle milizie D'arrigo VI di Svezia e a capo dei suoi franchi che nel 1185 si accanparono presso il diroccato (Casale Pantusa) dove erano visibili resti di alcune case e di una chiesa? ricostruirono parte della struttura più alta e delle cinta delle mura in attesa dei saraceni e la battaglia avvenne nei pressi delle spiagge della città di Terina ,impedendone loro l'invasione così scrisse il Leoni nei suoi studi storici su "La Magna Greacia e su al Brezia" scrive "Baarlam Monachi Calabri Carmina in Monarchia Henrici Kalà cum Rubichello gigante" questo testo potrà trovarlo negli appunti di questo storico, che fu poi sintetizzato nel testo dell'Accademia di Studi Cosentina dal professore Francesco Capalbo nel 1922 studio sulle (Chiese e Monasteri Basiliani in Calabria riedito dalle edizione Brenner 1997).In quanto a Pandosia pure Acri ha Tre quartieri che cominciano con la P :Pàdia, Picittì, Pàrrieti quartieri antichissimi, documentati già dal 857 dopo Cristo (Rosario Curia Bisignano storia del mezzogiorno) Luigi Pellegrini editore e donati al Conte Simone Cofone d'Acri nel 1080 dalla regina Giovanna D'Angiò insieme al casale (fori porta )detto (San Nicolò de Campo ) ora chiamato (Casalicchio)e la chiesa ora dedicata a San Nicola da Belvedere.Lo stesso dicasi per gli antichi casali :Casale Mosto (attuale San Demetrio Corone che nel 1290 aveva 120 fuochi (famiglie),Casale Appio attuale San Giorgio M.(76 fuochi) Casale Santa Sofia (50 fuochi)di pertinenza al vescovo -barone Ruffino che aveva come suoi franchi 140 uomini e teneva fortezza presso Acri ,Luzzi S.sofia ,Rota, Lattarico ,con i casali di Mosto e Appio del territorio in terra di Acri,Da Rosario Curia Storia di Bisignano edizione Pellegrini cosenza) non e un caso che i più antichi quartieri di San Demetrio C. si chiamano Picitti, Schito, e Poggio esattemente uguali ai più antichi rioni di Acri,infatti scrive Francesco Capalbo nel Monastero di San Adriano molte famiglie allettate da utilità private ho bramose di sottrarsi alle vessazioni baronali vanno a stabilirsi da Acri nei possedimenti dei monasteri, così da formarsi casali e villaggi così presso SanT'Angelo d'Acri sorge Garlatia, oggi scomparso(doveva ubicarsi presso il torrente galatrella),e nelle adiacenze di SanT'Adriano in terra d'Acri sorsero i quartieri Picitti,Schifo, e Poggio,assorbiti nel processo del tempo dai profughi albanesi, e presso il Patire S.Giorgio disabitato e rioccupato in appresso dagli albanesi formando Crepacore,lacconi,Casalini).Questo processo di ripopolamento avvenne dal 1190 al 1490. Ma il quartiere più antico con la chiesa Matrice e Pàdia dove la chiesa e eretta su avanzi di un tempio origine romana( Associazione Culturale Vincenzo Padula edizione 2004)e ne pressi e presente la torre civica unica rimasta del castello a quattro torri e detta rocca dei Bruzi o castel Vetere e cioè vetusto (antichissimo)(Memorie storiche di Acri Giuseppe Capalbo edizione Melzi (santa Maria Capua a Vetere Napoli 1912)da precisare che negli scorsi anni furono rivenute numerose monete romane e greche nonchè puniche ora presenti presso il museo di Sibari e di Reggio Calabria Reggio (sezione numismatica vetrina n°8 ripostiglio nel territorio di san Demetrio C. antico territorio della città Acri della cui composizione non si hanno nitizie certe ,consta della parte recuperata di esemplari del V secolo av.c. e della prima metà del IV sec. av. C. pertinenti al territorio di Sibari e thurio.pubblicazione del museo di reggio calabria edizione Gangemi del 1989 museo di Sibari ritrovamenti ad opera dell'Archeoclub d'Italia ora in possesso del Museo della Sibaritide anno 1998 rinvenute in località Padia monete di origine greca due di Sibari 550 av.C. una di Crotone 390 av.C. tre di Vespasiano 69-79 d.C.,una di Giulia Domna 193-217 d.C., Augusto 27-14 d.C.una moneta di Alessandro il Grande del 334 av.C. una moneta di Cleoplatra I Soster moglie di Filippo I di Macedonia zio di Alessandro Magno e fratello di Olimpia 359 -336 av.C., tre monete di Metaponto due trioboli una drakma ed altre monete di provenienza Illirica e Macedone,(ancora in restauro) altre tri ritrovamenti anno 2002 ad opera dell'Archeoclub d'Italia: due monete Bruzie, due punte di ossidiana località policaretto Acri, cocci di vasi Osco-bruzi località policaretto Acri ,monete di Metaponto greca località Policareto Acri,pezzi di Hilix greca protogiometrica a vernice nera località policareto Acri ,resti di ceramica greca non identifica ta ocalità policareto Acri (Soprintendenza della Sibaritide sibari li 12/7/2002 (dottoressa Silvana Luppino direttrice del Museo di Sibari e il dottore Petrelli ( capo tecnico restauratore)prot.N° 25497 .(ritrovamenti nel territorio di Acri nel 2003 Località policaretto grosso insediamento di Probabile origine Osco-Enotria -Bruzia dal XXVII sec.Av C. alla seconda metà del Bronzo finale e resti di una villa rustica romana del II sec. AV.C. per ora solo parzialmente indagata il sito interessato consta di otto ettari,(Conferenza stampa del 5 ottobre del 2006 ore 18'00(piazza S domenico Acri sede della Comunità Montana destra Crati ) Patrocinio assessorato alla cultura del Provincia di Cosenza.(e nucleo per la tutela del Patrimonio storico Archeologico di Cosenza) Ma se cio non bastasse puo chiedere cosa ne pensi L'archeologho Roberto Peroni massimo esperto di protostoria europea direttore a cattedra e i suoi assistenti dottoressa A. Castagna e il dott. Vanzetti(dell'università LA SAPIENZA di ROMA) su tutti i ritrovamenti nel territorio e intorno all'antica città Acri a proposito di Pandosia! poi a voi le conclusioni! Distinti saluti ARCHEOCLUB D'ITALIA SEDE DI ACRI
FIORITO ANGELO
bibliografia essenziale :(la Civiltà della Magna Grecia bizantina o basiliana edizione Brenner 1922 riedizione 1997)(Paesaggi e memorie fondazione Vincenzo padula edizione 2001 stabilimento tipografico de Rose) (ACRI :Regione Calabria giubileo 2000 edizioni TS) (Museo Nazionale di Reggio Calabria a cura di Elena Lattanzi edizione Gangemi 1987)(Bisignano nella Storia del Mezzogiorno Rosario Curia edizioni pellegrini Cosenza 1985)(Associazione Culturale Abate Giacchino (onlus) BEATO GIOACCHINO da CELICO Domenico Martire 1704, nuova edizione Francesco Scarpelli edizione Legenda stampa Pubblisfera San Giovanni in Fiore 1977) ( Memoria Storiche e documenti di Lao ,Laino, sibari, Tebe-Lucana di Giuseppe Goia stabilimento tipografico Prete Napoli 1883)( Mondadori :Storia delle Monete imperiali di Roberto Bartolini edizione 1996) (Strabone Geografia di Anna Maria Biraschi Rizzoli editore 1996)
- Anelli riporta comunque delle fonti:
- "...Dein est Castrifrancum oppidum edito loco. Pandosia olim dicta..." (G. BARRIO: De antiquitate et situ Calabriae - liqri quinque - Roma 1737 p. 70 Lib. II cap. V)
- "Castrifrancum... Inter Consentiam, & Montaltum 6 mill. P. circiter fitum oppidum, Olim Pandosia, Oenotrorum Regia..." (E. D'Amato: Pantopologia Calabra - Ed. NA 1725)
- (la prima è presente anche sul cartello di benvenuto della cittadina). Se intendi modificare devi comunque citare le fonti (Wikipedia:Cita le fonti). Lui comunque dichiara in un suo sito che Ovviamente sono stati consultati i testi di tutti gli storici, anche di coloro che non prendono una posizione netta o di coloro, ma è una minoranza, che collocano Pandosia in altri siti.. Magari lo contattiamo.--Elitre (ma il copyviol è emergenza sempre) 01:33, 11 dic 2006 (CET)