Futuro e Libertà per l'Italia

partito politico italiano (2010-2015)

Futuro e Libertà per l'Italia, detto comunemente Futuro e Libertà ed abbreviato in FLI, è un partito politico italiano di centrodestra[1] costituitosi inizialmente il 30 luglio 2010 come gruppo parlamentare a seguito di una scissione interna al Popolo della Libertà e fondato ufficialmente a Milano il 13 febbraio 2011. Il partito è riconducibile all'ex Presidente della Camera ed ex leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, il quale ha sovente espresso una linea diversa dal Popolo della Libertà anche durante la sua permanenza nel partito fondato con Silvio Berlusconi.

Futuro e Libertà per l'Italia
[[File:File:Logo Futuro e Libertà per l'Italia.png|frameless|center|150x300px]]
CoordinatoreRoberto Menia
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeVia Poli, 29 - 00184 Roma
Fondazione13 febbraio 2011
Dissoluzione1º maggio 2014
IdeologiaConservatorismo liberale, conservatorismo nazionale, liberalismo
CollocazioneCentrodestra[1]
CoalizioneNuovo Polo per l'Italia (2011-2012)
Con Monti per l'Italia (2013)
Partito europeonessuno
Gruppo parl. europeoGruppo del Partito Popolare Europeo
Seggi massimi CameraTemplate:Partito politico/seggi
Seggi massimi SenatoTemplate:Partito politico/seggi
Seggi massimi EuroparlamentoTemplate:Partito politico/seggi
Seggi massimi Consigli regionaliTemplate:Partito politico/seggi
Organizzazione giovanileGenerazione Futuro
Iscritti30.000 (2011)
Coloriblu, verde
Sito webwww.futuroeliberta.eu

Il 15 dicembre 2010 Futuro e Libertà ha aderito al Nuovo Polo per l'Italia, coalizione che ha creato con l'Unione di Centro, Alleanza per l'Italia, il Movimento per le Autonomie ed alcuni esponenti liberali e repubblicani[2], per poi aderire alla coalizione Con Monti per l'Italia in occasione delle elezioni politiche del 2013 insieme a Scelta Civica e UDC.

Storia

Scissione dal Popolo della Libertà

  Lo stesso argomento in dettaglio: Il Popolo della Libertà.

La formazione del nuovo gruppo parlamentare scaturisce dal contrasto di linee politiche sorto tra Silvio Berlusconi, presidente del Popolo della Libertà e Presidente del Consiglio, e Gianfranco Fini, cofondatore del PdL e Presidente della Camera dei deputati, e inoltre già presidente di Alleanza Nazionale. Il culmine sarà il deferimento ai probiviri di tre fedelissimi di Fini (Italo Bocchino, Fabio Granata e Carmelo Briguglio) e l'approvazione di un documento, redatto dall'Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà (con 33 voti favorevoli e 3 contrari), in cui viene sancita l'incompatibilità di Gianfranco Fini con i principi fondanti del partito e viene affermata la sfiducia verso di lui, anche in qualità di Presidente della Camera[3][4].

Tali provvedimenti vengono successivamente giudicati dai finiani come paragonabili nella storia politica italiana esclusivamente alla radiazione del gruppo de Il manifesto da parte del PCI nel 1969[5].

Il 30 luglio 2010, allora, i fedelissimi di Fini costituiscono un gruppo parlamentare alla Camera, denominato Futuro e Libertà. Per l'Italia. Il nuovo gruppo alla Camera dei Deputati può contare su trentatré deputati e Giorgio Conte ne è il reggente fino all'elezione del capogruppo[6].

Il 2 agosto successivo viene costituito un gruppo parlamentare anche al Senato col nome Futuro e Libertà per l'Italia e conta dieci senatori[7]. Mario Baldassarri è il reggente e Pasquale Viespoli è il capogruppo designato da Fini[8].

Il 4 agosto 2010 sono stati formalizzati gli incarichi provvisori: portavoce unico dei gruppi è Silvano Moffa, capogruppo alla Camera Italo Bocchino e vice Benedetto Della Vedova e Giorgio Conte; capogruppo al Senato Pasquale Viespoli. Il Responsabile Propaganda è Enzo Raisi e il Responsabile Territorio Roberto Menia[9].

L'«area di responsabilità»

In occasione della mozione di sfiducia al sottosegretario al Ministero della Giustizia Giacomo Caliendo, il neonato gruppo dei finiani di Futuro e Libertà per l'Italia, l'Unione di Centro, l'Alleanza per l'Italia e il Movimento per le Autonomie scelgono di astenersi[10].

Pier Ferdinando Casini ha definito questa alleanza «un'area di responsabilità nazionale»[11]. Francesco Rutelli ha parlato della necessità di «unire le forze che vogliono fare le riforme ed esercitare una grande responsabilità»[12]. Dello stesso avviso anche il capogruppo di FLI, Italo Bocchino, che in un editoriale su Il Secolo d'Italia ha scritto che si tratta di una «responsabilità spesso messa sotto i piedi da un violento spirito di parte, da una faziosità senza limiti e da una partigianeria che non possiamo condividere»[13]. Gli astenuti totali sono stati 75[14].

I giornalisti e gli intellettuali hanno definito questa alleanza tra moderati, un possibile embrione di terzo polo[15][16][17].

Fini a Mirabello: Il PdL non esiste più

 
Fini a Mirabello alla Festa Tricolore.

Nei primi giorni di agosto 2010 diversi esponenti hanno annunciato per il 5 settembre 2010 la nascita di un nuovo movimento politico, con il manifesto che sarà lanciato da Gianfranco Fini a conclusione dell'annuale festa Tricolore dei finiani a Mirabello, nel ferrarese[18][19]. Il 25 agosto 2010 Fabio Granata ha specificato che il nuovo soggetto politico sarà una destra europea e legalitaria[20].

A Mirabello il presidente della Camera pronuncia un discorso che chiude definitivamente le porte della riconciliazione tra finiani e PdL. Il PdL, secondo Fini, non esiste più, e quindi non c'è possibilità che FLI possa rientrare in ciò che non esiste[21].

Durante il discorso, il leader della nascente forza politica usa parole di fuoco contro il Giornale e Libero, definiti infami, e, attraverso proposte politiche, critica l'operato e il pensiero del governo su alcune parti della manovra, sulla legge elettorale, sulla parole dette da Gheddafi durante la visita a Berlusconi, sulla giustizia e sul processo breve, sulla critica espressa dal PdL riguardo alla proposta finiana di dare il voto agli extra-comunitari regolari ecc[22].

Il presidente della Camera, poi, denuncia l'impossibilità di esprimere il dissenso in un partito che si definisce della Libertà e dell'amore e afferma che il PdL liberale e di massa come lo avevano pensato, cioè una casa moderata e riformatrice, non è di fatto quello che oggi si vede in politica e TV[23].

Fini annuncia che FLI non vuole ribaltoni, ma serve un nuovo patto di legislatura per portare a termine la legislatura e per concretizzare i punti del programma col quale ci si sera presentati alle elezioni[24].

Fiducia a Berlusconi e verso il nuovo partito

Il 30 luglio 2010 si costituisce il gruppo alla Camera dei deputati al quale aderiscono inizialmente 33 deputati. Il raggruppamento parlamentare è denominato Futuro e libertà per il Terzo Polo.[25] Attualmente[26][27]

Il 29 settembre 2010 FLI vota la fiducia al Governo Berlusconi IV, risultando il suo sostegno alla Camera determinante per Berlusconi[28].

Lo stesso giorno viene decisa la convocazione per il 5 ottobre dei gruppi parlamentari FLI di Camera, Senato e Parlamento europeo per dare vita al comitato promotore del nuovo movimento[29]. In quel giorno infatti viene stabilito che, per il successivo 13 ottobre, le associazioni Forum delle idee, Farefuturo e Libertiamo si sono riunite per elaborare una prima bozza del manifesto programmatico, presentato poi il 25 ottobre 2010, denominato Manifesto d'ottobre e firmato da un centinaio di intellettuali[30].

Inoltre Pasquale Viespoli si dimette da sottosegretario per diventare capogruppo al Senato[31].

Il 5 ottobre 2010, nel corso di una riunione dei gruppi, è stata decisa la trasformazione in partito politico, prevista in un primo tempo per il 27 gennaio 2011, 16º anniversario della Svolta di Fiuggi[32]. Il 10 dicembre successivo è stato annunciato che l'assemblea costituente si terrà invece dall'11 al 13 febbraio 2011[33].

Il 6 ottobre, su richiesta di Fini, viene designato coordinatore politico-organizzativo del comitato promotore di FLI il deputato e viceministro Adolfo Urso[34], già coordinatore dei Circoli di Alleanza Nazionale prima del congresso costitutivo di AN a Fiuggi.

Tra settembre e novembre il partito vede l'adesione dei deputati Chiara Moroni[35], Giampiero Catone[36], Roberto Rosso e Daniele Toto[37]. Lasciano invece FLI i deputati Souad Sbai[38] e Giuseppe Angeli[39].

Il 2 novembre 2010 viene presentato il simbolo provvisorio di FLI[40].

Come capo della segreteria politica viene nominato il 3 novembre il deputato siciliano Carmelo Briguglio[41].

Fuori dal governo e sfiducia a Berlusconi

Il Manifesto per l'Italia[42] è presentato a Bastia Umbra (PG) alla prima Convention nazionale di Futuro e Libertà del 6 e 7 novembre 2010, dove Fini, davanti a 7 000 aderenti, annuncia il ritiro della delegazione di FLI dal governo e chiede al Premier Berlusconi di presentare le dimissioni per formare un nuovo governo per arrivare alla fine della legislatura allargando la maggioranza all'Udc[43].

Andrea Ronchi, Adolfo Urso, Roberto Menia e Antonio Buonfiglio annunciano quindi le proprie dimissioni dagli incarichi governativi[44].

Il 2 dicembre FLI con UdC, ApI, MpA e LibDem presentano una mozione di sfiducia congiunta nei confronti del Governo Berlusconi IV; il numero dei deputati firmatari aggiunto a quelli di Partito Democratico e Italia dei Valori porterebbero alla caduta di Berlusconi[45]; Giampiero Catone però annuncia che non voterà la sfiducia[46].

Il 14 dicembre 2010 alla Camera dei Deputati la sfiducia non viene approvata: 314 votano contro a 311 votano a favore. Determinanti sono state le defezioni finiane di Silvano Moffa, che decide di astenersi, mentre Maria Grazia Siliquini, Catia Polidori e Giampiero Catone, che votano contro[47]. I quattro deputati in seguito decidono di lasciare il partito e passano al gruppo misto[48].

Il 15 dicembre 2010 Futuro e Libertà aderisce al Polo della Nazione, ridenominata il 25 gennaio 2011 Nuovo Polo per l'Italia nel corso della riunione di Todi, coalizione nata con l'Alleanza per l'Italia, il Movimento per le Autonomie, l'Unione di Centro, i Liberal Democratici, Giorgio La Malfa e Paolo Guzzanti[49].

L'assemblea costituente

L'assemblea costituente del partito di FLI è stata celebrata presso Fieramilano l'11, il 12 e il 13 febbraio 2011[33]. Presidente onorario dell'Assemblea Costituente è stato Mirko Tremaglia, Presidente dell'Assemblea Salvatore Tatarella e Segretario Generale Andrea Ronchi. I partecipanti e gli iscritti via Internet sono stati circa 8.000[50]. L'11 viene presentato il nuovo simbolo, senza il nome FINI, che resterà per le campagne elettorali, ma con l'acronimo del partito FLI[51]. Al termine dei lavori è stato approvato il documento programmatico ed è stato eletto all'unanimità Gianfranco Fini come Presidente nazionale di FLI: l'eletto, però, si autosospende, in quanto Presidente della Camera dei Deputati.

Con l'elezione di Fini a presidente, l'organigramma precedente viene azzerato: un Ufficio di Presidenza e una Segreteria, nominata dallo stesso Presidente, lo affiancheranno. Inoltre l'assemblea delibera che tutti gli organi dovranno essere elettivi e i congressi regionali dovranno svolgersi entro la fine del 2011.

Italo Bocchino viene nominato vicepresidente, Roberto Menia coordinatore e Adolfo Urso portavoce[52]. Andrea Ronchi viene eletto Presidente dell'Assemblea Nazionale di FLI[53] e Benedetto Della Vedova capogruppo alla Camera[54].

Nelle settimane successive al congresso fondativo, sono usciti dal partito i senatori Pasquale Viespoli, Maurizio Saia[55], Giuseppe Menardi[56] e Francesco Pontone[57]. Con l'uscita dei quattro senatori il numero minimo per costituire un gruppo al Senato viene meno e il gruppo di FLI si scioglie[58].

Fuoriescono anche i deputati Roberto Rosso, Luca Barbareschi, Luca Bellotti e Giulia Cosenza[59][60].

Primi appuntamenti elettorali

Le elezioni amministrative della primavera del 2011 sono la prima competizione elettorale a cui il partito di Fini partecipa. Nelle principali città si presenta insieme all'Udc di Casini e all'Api di Rutelli: i tre partiti candidano a Milano l'esponente di FLI Manfredi Palmeri, che ottiene il 2,69 % e diventa consigliere comunale; a Napoli candidano Raimondo Pasquino e FLI elegge un consigliere comunale. La scelta di non appoggiare il candidato sindaco del PdL Gianni Lettieri a Napoli tuttavia provoca l'uscita dal partito dell'europarlamentare Enzo Rivellini[61].

Dopo il primo turno delle elezioni amministrative, dal momento che il partito non ha dato indicazioni di voto a favore dei candidati del PdL al ballottaggio[62], Andrea Ronchi si dimette da Presidente dell'assemblea nazionale[63]. Al suo posto l'assemblea nazionale del partito elegge all'unanimità l'europarlamentare Salvatore Tatarella nuovo presidente[64].

In vista dei quattro referendum abrogativi del 2011, il partito invita ad andare a votare, ma lascia libertà di voto sui quesiti[65].

Dopo la proposta di Angelino Alfano, segretario del PdL, di dare vita a una costituente popolare, e in dissenso con la linea politica del partito, da FLI escono Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia, che decidono di trasformare la propria associazione, Fareitalia, in movimento politico[66].

Nel luglio 2011 in Senato si forma un nuovo gruppo parlamentare, Per il Terzo Polo (ApI-FLI), a cui aderiscono i sei senatori di Alleanza per l'Italia e i sei senatori di Futuro e Libertà. Francesco Rutelli è il presidente e il finiano Candido De Angelis è il vicepresidente[67].

Il 23 settembre 2011 aderisce a FLI il deputato UDC Deodato Scanderebech[68] e il 2 novembre, dopo le dimissioni del senatore Raffaele Stancanelli, gli subentra l'esponente di FLI Nino Strano, che aderisce al gruppo API-FLI al Senato[69].

Nell'ottobre 2011 il Coordinatore Nazionale Roberto Menia nomina due vicecoordinatori: Fabio Granata e Daniele Toto[70].

L'appoggio al Governo Monti

A seguito delle dimissioni di Silvio Berlusconi e della caduta del Governo Berlusconi IV, il Partito di Fini decide di appoggiare il governo tecnico presieduto dal neosenatore a vita Mario Monti[71].

Nel novembre del 2012 la deputata e Coordinatrice regionale calabrese Angela Napoli lascia il Partito a causa di divergenze con il Vicepresidente Bocchino[72].

Il 29 dicembre 2012 il Presidente del Consiglio dei Ministri in carica Mario Monti annuncia la sua candidatura come Premier alle Elezioni politiche italiane del 2013 a capo della coalizione Con Monti per l'Italia e FLI, insieme ad UDC, l'associazione Italia Futura e ad altri movimenti politici, aderisce al progetto dell'Agenda Monti.

La sconfitta alle Politiche del 2013

Il 21 gennaio 2013 FLI presenta liste autonome alla Camera con capolista Fini in tutte le circoscrizioni, in coalizione con la lista di Scelta Civica e dell'UdC; al Senato e nella Circoscrizione Estero sia alla Camera che al Senato il partito di Fini invece presenta i propri candidati all'interno della lista unica Con Monti per l'Italia.

Dopo le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013, ottenendo solo lo 0.47% dei consensi su base nazionale, Futuro e Libertà è escluso dalla Camera, non raggiungendo nessun quorum necessario per far accedere i propri candidati; lo stesso capolista, Gianfranco Fini, rimane fuori dal Parlamento per la prima volta dopo quasi trent'anni di presenza ininterrotta. L'unico deputato eletto è Mario Caruso, candidato nella Circoscrizione Estero della Camera nella lista unica Con Monti per l'Italia. Al Senato sono eletti due senatori candidati nella lista Con Monti per l'Italia: Benedetto Della Vedova in Lombardia[73] ed Aldo Di Biagio nella Circoscrizione Estero[74].

Il 7 marzo 2013 dopo la riunione della Direzione Nazionale, si decide di non sciogliere il partito[75], ma è stata presa la decisione di convocare un'assemblea di fondazione di un nuovo soggetto politico [76] l'8 maggio[77][78].

Le dimissioni di Fini

L'8 maggio 2013 l'Assemblea nazionale del partito accetta le dimissioni di Gianfranco Fini dalla presidenza del partito, già presentate all'indomani dell'insuccesso elettorale; con le dimissioni di Fini decade automaticamente anche il vicepresidente nominato, Italo Bocchino. Il coordinatore nazionale del partito, Roberto Menia, riceve il mandato dall'Assemblea di assumere le iniziative politico-organizzative per una fase costituente di tutta la destra italiana[79]. In vista del ballottaggio per le comunali di Roma del 2013 infatti Menia afferma che il partito sosterrà il candidato del centro-destra Gianni Alemanno[80].

Alcuni dirigenti tuttavia lasciano il partito: Fabio Granata e Flavia Perina aderiscono al nuovo movimento ambientalista Green Italia; Carmelo Briguglio decide di rilanciare Generazione Italia; Francesco Divella fonda il movimento politico Puglia Protagonista; Benedetto Della Vedova e Maria Ida Germontani aderiscono a Scelta Civica, diventandone il primo portavoce politico e la seconda responsabile per le pari opportunità.

Struttura

Organi nazionali

Vertici

Ufficio di presidenza

L'Ufficio di Presidenza di FLI è formato da[82]: Mario Baldassarri[83], Claudio Barbaro, Italo Bocchino[83], Giulia Bongiorno[84], Carmelo Briguglio[84], Giuseppe Consolo[84], Giorgio Conte, Barbara Contini, Umberto Croppi[84], Candido De Angelis, Benedetto Della Vedova[83], Aldo Di Biagio, Egidio Digilio, Francesco Divella, Daniele Galli, Maria Ida Germontani, Fabio Granata[84], Donato Lamorte, Giulio La Starza, Nino Lo Presti[84], Gianmario Marinello, Roberto Menia[83], Chiara Moroni[84], Luigi Muro, Gianfranco Paglia, Manfredi Palmeri[84], Carmelo Patarino, Flavia Perina[84], Angela Pollina, Francesco Proietti Cosimi, Enzo Raisi[84], Alessandro Ruben, Potito Salatto, Michele Sarno, Deodato Scanderebech, Nino Strano, Salvatore Tatarella, Daniele Toto, Giuseppe Valditara[84]

Segreteria nazionale

La segreteria nazionale è formata da[85].

Responsabili tematici

Dipartimenti[86]:

Coordinatori regionali

Il 14 ottobre 2010 l'allora coordinatore Adolfo Urso e l'allora responsabile dell'organizzazione Roberto Menia, hanno nominato i coordinatori regionali dei comitati costituenti[87] Il 13 febbraio 2011 Fini ha proceduto a una riconferma[88]. Nei mesi successivi si è provveduto ad elezione, tramite congressi regionali:

Organizzazione giovanile

  Lo stesso argomento in dettaglio: Generazione Futuro.

Generazione Futuro è il movimento giovanile di FLI

Nelle istituzioni

Camera dei Deputati

Gruppo Futuro e Libertà per il Terzo Polo

XVI legislatura
24 deputati[94]


Gruppo Scelta Civica per l'Italia (XVII legislatura)

  1. Mario Caruso


Senato della Repubblica

Gruppo Per il Terzo Polo (ApI-FLI)

XVI legislatura
7 senatori[95]


Gruppo Scelta Civica per l'Italia (XVII legislatura)

  1. Benedetto Della Vedova
  2. Aldo Di Biagio

Parlamento europeo

Gruppo del Partito Popolare Europeo

  1. Salvatore Tatarella
  2. Potito Salatto

Risultati elettorali

Voti % Seggi
Amministrative 2011 provinciali 30.017 3,1%  1
comunali 70.934 2,6% 15
comunali siciliane 10.801 3,8% 6
Amministrative 2012 60.353 4,21%
Amministrative 2012 Sicilia 17.496[96] 6,65%[97] 23[98]
Regionali siciliane 2012 89.891 4,4% 0
Politiche 2013 Camera Italia 159.332[99] 0,46%[99] 0
Senato Italia Con Monti per l'Italia - 1
Camera Estero Con Monti per l'Italia - 1
Senato Estero Con Monti per l'Italia - 1

Congressi

Iscritti

Organizzazioni d'area

FLI dispone del sostegno della galassia dei cosiddetti finiani, con l'appoggio esplicito di:

Stampa e Web

FLI ha il sostegno del settimanale il futurista e dei periodici on-line:

Note

  1. ^ a b Gli stessi esponenti del movimento si sono definiti di 'centrodestra', o comunque si sono rifiutati di definirsi 'centristi' richiamandosi ai valori del conservatorismo liberale in varie occasioni. Ad esempio cfr.
  2. ^ Casini, Fini e Rutelli varano il Polo della nazione: il partito dei perdenti - libero, casini, fini, udc, guzzanti, mpa, reguzzoni, terzo polo, polo della nazione - liberoquot...
  3. ^ Berlusconi: «Non abbiamo più fiducia nel presidente della Camera», su corriere.it, Corsera.it, 29 luglio 2010.
  4. ^ Pdl: la bozza del documento dell'ufficio di presidenza, su corriere.it, Corsera.it, 29 luglio 2010.
  5. ^ Costituito il gruppo dei finiani al Senato, su ansa.it, ANSA, 3 agosto 2010.
  6. ^ giornalettismo - Futuro e libertà per l’Italia: nasce il gruppo alla Camera, 30 luglio 2010
  7. ^ Corriere della Sera - L'esercito di Fini: 33 deputati e 10 senatori
  8. ^ il Roma - Fli, Viespoli capogruppo al Senato, Bocchino alla Camera, 4 agosto 2010
  9. ^ “Futuro e libertà”: Bocchino eletto capogruppo, vice è Della Vedova, su blitzquotidiano.it, 04/08/2010.
  10. ^ Patto Fini-Casini-Rutelli: nasce il fronte dei moderati, su ultimenotizie.tv, Adnkronos, 4 agosto 2010.
  11. ^ Caliendo: Casini, astenersi prova responsabilità e serietà, su udc-italia.it, 5 agosto 2010.
  12. ^ Prove di centro, su rainews24.rai.it, Rai News, 3 agosto 2010.
  13. ^ Nessun “terzo polo”, ma sì al dialogo sui singoli provvedimenti, su generazioneitalia.it, Generazione Italia, 4 agosto 2010.
  14. ^ Respinta la sfiducia a Caliendo. Rissa tra finiani ed ex. Alfano: «P3 frutto di un'elaborazione dei pm», su ilsole24ore.com, Il Sole 24 ORE, 4 agosto 2010.
  15. ^ È partita sul terzo polo. Il Pd: governo alla fine, su bresciaoggi.it, Bresciaoggi, 5 agosto 2010.
  16. ^ Il "Grande Centro": Cuando Caliendo el sol, sorge il "terzo polo"., su agoramagazine.it, Agor@ magazine, 4 agosto 2010.
  17. ^ Terzo Polo: Casini, non è manovra palazzo, si allargherà nel paese, su asca.it, ASCA, 5 agosto 2010.
  18. ^ Fini pensa già al nuovo partito a Mirabello il manifesto politico, su repubblica.it, la Repubblica, 17 agosto 2010.
  19. ^ A settembre debutterà il partito dei finiani, su iltempo.it, Il Tempo, 17 agosto 2010.
  20. ^ Granata: noi forza di destra europea e legalitaria, su siciliaoggi.net, Siciliaoggi, 25 agosto 2010.
  21. ^ Fini varca il Rubicone, su espresso.repubblica.it, L'espresso, 6 settembre 2010.
  22. ^ Il discorso di Fini, su agoravox.it, AgoraVox, 6 settembre 2010.
  23. ^ Il manifesto di Fini per una nuova Destra, su repubblica.it, la Repubblica, 6 settembre 2010.
  24. ^ Corriere della Sera - Fini: «Si va avanti senza ribaltoni con un nuovo patto di legislatura», 5 settembre 2010
  25. ^ Dal sito della Camera
  26. ^ Composizione del gruppo FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA, su camera.it. URL consultato il 27 febbraio 2011.
  27. ^ Giulia Cosenza, giallo sull'addio a Fli - Corriere della Sera
  28. ^ Il Sole 24 ore - A Berlusconi la fiducia con 342 sì. Determinante il voto di Fli e Mpa, 29 settembre 2010
  29. ^ Fini lancia il partito: dovranno trattare su tutto
  30. ^ Manifesto d'ottobre
  31. ^ adnkronos - Governo: Viespoli si dimette da sottosegretario, capogruppo Fli a Senato, 29 settembre 2010
  32. ^ Nasce il partito di Futuro e Libertà Fini: "Non An in piccolo, Pdl in grande", su repubblica.it, la Repubblica, 5 agosto 2010.
  33. ^ a b Il Congresso costituente di Futuro e Libertà si svolgerà a Milano dall’11 al 13 febbraio
  34. ^ Fli/ Urso nominato coordinatore politico-organizzativo
  35. ^ L'Unità - Chiara Moroni lascia Pdl per Fli, 4 agosto 2010
  36. ^ blitzquotidiano - Giampiero Catone lascia il Pdl e va con Fli: è il deputato numero 36, 23 settembre 2010
  37. ^ adnkronos - Via dal Pdl per approdare in Fli, Toto e Rosso lasciano Berlusconi, 3 novembre 2010
  38. ^ il salvagente - Camera, i finiani restano 35: entra Catone esce la Sbai, 23 settembre 2010
  39. ^ SiciliaInformazioni - PDL, ANGELI LASCIA FLI E TORNA CON BERLUSCONI: “NON SONO IN VENDITA, FINI CAPIRÀ”, 16 novembre 2010
  40. ^ Fini lancia il simbolo E per il premier un nuovo ultimatum
  41. ^ blitzquotidiano - Fli, Carmelo Briguglio nominato capo della segreteria politica, 3 novembre 2010
  42. ^ Il testo del manifesto di Futuro e Libertà per l’Italia, su ultimenotizie.tv, Ultime Notizie, 7 novembre 2010.
  43. ^ adnkronos - "Dimissioni o Fli esce dal governo" E' l'ultimatum di Fini a Berlusconi, 7 novembre 2010
  44. ^ tgcom24 - Governo, rimessi mandati membri Fli, 7-11-2012
  45. ^ il Fatto Quotidiano - Api, Udc, Fli, mozione di sfiducia al governoFini: Berlusconi non ha la fiducia alla Camera, 2 dicembre 2010
  46. ^ lettera43 - Catone (Fli): «Non voterò la sfiducia», 3 dicembre 2010
  47. ^ Gazzetta dello Sport - Anche la Camera con Berlusconi Respinta la mozione di sfiducia, 14 dicembre 2010
  48. ^ il Fatto Quotidiano - Fli spaccata: dopo la sfiducia Moffa, Polidori e Siliquini passano al gruppo misto, 15 dicembre 2010
  49. ^ tgcom24 - Nasce il "Polo della Nazione", 15 dicembre 2010
  50. ^ Corriere della sera - Partitino o primo polo Fli al bivio
  51. ^ [1] Il programma dei lavori del congresso
  52. ^ Il Sole 24 ore - Fli: Bocchino vicepresidente Menia coordinatore e Urso portavoc, 13 febbraio 2011
  53. ^ Lettera43 - Assemblea nazionale Fli: Ronchi è presidente, 20 marzo 2011
  54. ^ DELLA VEDOVA CAPOGRUPPO DI FLI ALLA CAMERA, 25 febbraio 2011
  55. ^ Saia, il tormentone è finito: assieme a Viespoli dice addio a Futuro e Libertà - Corriere del Veneto
  56. ^ GRR - News - La fuga da Futuro e libertà agita la giornata politica
  57. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno - Fli: Pontone lascia, rientra nel Pdl, 17 febbraio 2011
  58. ^ tgcom24 - Fli, si scioglie gruppo al Senato, 23 febbraio 2011
  59. ^ Anche Barbareschi lascia Futuro e Libertà: ''Aderisco al gruppo misto alla Camera'' - Adnkronos Politica
  60. ^ Urso raduna le colombe Fli per tenere a destra il partito - Interni - ilGiornale.it
  61. ^ Rivellini lascia Fli, Muro coordinatore L'eurodeputato: ma non rientro nel Pdl - Corriere del Mezzogiorno, 8 aprile 2011
  62. ^ diarioweb - Bocchino gela Urso-Ronchi: Non siamo la ruota di scorta del berlusconismo, 16 maggio 2011
  63. ^ Rainews24 - Ronchi si dimette da presidente dell'assemblea Fli, 18 maggio 2011
  64. ^ lanotiziaweb.it - Salvatore Tatarella nuovo presidente dell’Assemblea nazionale di Fli, 21 maggio 2011
  65. ^ Referendum, Fini: importante andare a votare. Ma Fli si spacca - Il Messaggero, 1 giugno 2011
  66. ^ La Stampa - Urso, Ronchi e Scalia lasciano Fli, 9 luglio 2011
  67. ^ La Politica Italiana - Senato, Nasce gruppo parlamentare Api-Fli-Per il terzo polo, 14 luglio 2011
  68. ^ Scanderebech lascia l'UDC e aderisce a FLI alla Camera - la Politica Italiana, 23/09/2011
  69. ^ Livesicilia - Stancanelli si dimette dal Senato Subentra Nino Strano di Fli
  70. ^ il futurista - Fli: Fabio Granata e Daniele Toto vice coordinatori, 19 ottobre 2011
  71. ^ GOVERNO: Fli; bene Monti, appoggiare misure impopolari - Milano Finanza, 17 novembre 2011
  72. ^ Calabria, on. Napoli lascia FLI: Bocchino ha leso mia dignità - Strill, 25 Novembre 2012
  73. ^ Parlamento, ecco i «trombati»:Fini, Di Pietro, Ingroia e Giannino
  74. ^ Italiani nel mondo, ecco i nuovi eletti all’estero: Camera e Senato
  75. ^ Fli: la direzione decide, partito non si scioglie
  76. ^ Fli, cala il sipario: “Ora nuovo partito”
  77. ^ La rabbia di Fini contro i suoi: "Vanno con gli ex An? Traditori"
  78. ^ Gianfranco Fini, l’eclissi. Fli dissolta, i suoi verso FdI e lui che fine fa?
  79. ^ Fli accetta le dimissioni di Fini e si mette nelle mani di Menia, in Il Tempo, 9 maggio 2013. URL consultato il 3 giugno 2013.
  80. ^ Comunali Roma, Menia: Futuro e Libertà sostiene Alemanno, in Italia chiama Italia, 29 maggio 2013. URL consultato il 3 giugno 2013.
  81. ^ http://www.pugliadoggi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1804:fli-fini-menia&catid=77:slide-show&Itemid=594
  82. ^ FLI: Il Partito, La Struttura
  83. ^ a b c d Nominato da Fini il 13 febbraio 2011
  84. ^ a b c d e f g h i j k Nominato da Bocchino il 9 luglio 2011
  85. ^ FLI: Il partito - la Segreteria Nazionale
  86. ^ FLI - Il partito, dipartimenti
  87. ^ FLI: nominati coordinatori regionali. Rivellini per la Campania, su asca.it. URL consultato il 15-10-2010.
  88. ^ Fli: Bocchino vicepresidenteMenia coordinatore e Urso portavoce - Il Sole 24 ORE
  89. ^ Veneto7giorni - Fli, il congresso veneto elegge Conte come coordinatore regionale, 10-03-2012
  90. ^ Cronache Marchesi - Fli: primo congresso regionale, Baldassarri coordinatore, 21 gennaio 2012
  91. ^ il futurista - Fli, Toto eletto coordinatore regionale, 28 novembre 2011
  92. ^ La Provincia Messina - L'On. Briguglio eletto coordinatore regionale di Futuro e Liberta', 19 dicembre 2011
  93. ^ Fli: affidato a Gianmario Mariniello il coordinamento nazionale dei giovani | QuiCaserta.it
  94. ^ A fine legislatura ne hanno fatto parte i seguenti 24 deputati: Claudio Barbaro; Italo Bocchino; Giulia Bongiorno; Carmelo Briguglio; Giuseppe Consolo; Giorgio Conte; Benedetto Della Vedova; Aldo Di Biagio; Francesco Divella; Gianfranco Fini; Daniele Galli; Fabio Granata; Donato Lamorte; Roberto Menia; Chiara Moroni; Luigi Muro; Gianfranco Paglia; Carmine Santo Patarino; Flavia Perina; Francesco Proietti Cosimi; Enzo Raisi; Alessandro Ruben; Deodato Scanderebech e Daniele Toto.
  95. ^ Il gruppo al Senato si costituisce il 2 agosto 2010 con dieci membri e si scioglie il 1º marzo 2011. A fine legislatura, hanno aderito a Futuro e Libertà i seguenti 7 senatori all'interno del gruppo Per il Terzo Polo(ApI-FLI) insieme all'API: Mario Baldassarri; Barbara Contini; Candido De Angelis (vice presidente); Egidio Digilio; Anna Maria Mancuso; Maria Ida Germontani; Giuseppe Valditara.
  96. ^ solo i tre comuni capoluogo
  97. ^ dati Regione Siciliana
  98. ^ nei 13 comuni oltre i 10 mila abitanti
  99. ^ a b Elezioni 2013 Camera Italia, su elezioni.interno.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 3 giugno 2013.

Bibliografia

  • Filippo Rossi, Luciano Lanna, Fascisti immaginari. Tutto quello che c'è da sapere sulla Destra, Vallecchi, 2003
  • Susanna Turco, Che fai? Mi cacci?, Marsilio, 2011
  • Gianfranco Fini, L'Italia che vorrei, Rubettino, 2011
  • Gianfranco Fini, Il Futuro della libertà, Rizzoli, 2010
  • Italo Bocchino, Una storia di destra, Longanesi, 2011
  • Fabio Granata, L'Italia a chi la ama. Modello italiano e nuova cittadinanza, Lombardi, 2010
  • Luciano Lanna, Il fascista libertario, Sperling, 2011
  • Giuseppe Giaccio, La metamorfosi della destra. Dal MSI a Futuro e Libertà, MyBook, 2011
  • Alessandro Roveri, Gianfranco Fini: una storia politica. Dal MSI a Futuro e Libertà, libreriauniversitaria.it, 2011
  • Andrea Pannocchia, Alla base del Fini versus Berlusconi, Eclettica, 2011

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Siti di partito

Assemblea costituente

Siti di organizzazioni

Template:Futuro e Libertà per l'Italia Template:Polo della Nazione