Gertrude di Nivelles
Gertrude di Nivelles (Landen, Brabante, 626 circa – Nivelles, 17 marzo 664) è stata una badessa e santa franca, una delle figlie di Pipino di Landen, Maggiordomo di Austrasia.
Santa Gertrude di Nivelles | |
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Badessa | |
Nascita | Landen (Brabante), 626 circa |
Morte | Nivelles (Brabante), 17 marzo 664 |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 17 marzo |
Attributi | abito monastico, pastorale, topi |
Patrona di | gatti, pellegrini e viaggiatori. È invocata contro le invasioni di ratti e contro i tumori[1] |
Era la figlia più giovane di Pipino di Landen, figlio di Carlomanno[2], maggiordomo di palazzo in Neustria per il re Clotario II, e di sua moglie Itta[2]. Inoltre era la sorella di santa Begga[2].
Biografia
Negli Annales Xantenses viene definita: Gertrude vergine santa[2]. Inoltre, alla morte di suo padre, Pipino, nel 647, la madre, Itta, nel 650, edificò il monastero di Nivelles[2], dove, su consiglio di Amando di Maastricht, si ritirò divenendo suora benedettina. Anche Gertrude decise di farsi religiosa e seguire la madre, secondo gli Annales Mettenses Priores[3], respingendo anche la proposta di matrimonio del re di Austrasia, Dagoberto II.
Il monastero fondato dalla madre era un monastero benedettino doppio, con un'ala maschile e una femminile, sottoposto all'autorità della badessa. Itta ne divenne la prima badessa, però, secondo un'altra versione, avrebbe rinunciato a tale dignità a favore della figlia Gertrude (che comunque le sarebbe succeduta alla sua morte, nel 657), che anche secondo gli Annales Marbacenses, era entrata nel convento della madre, Itta[4].
La cultura ebbe notevole impulso dalla sua gestione: fece arrivare da Roma numerosi manoscritti e chiamò dall'Irlanda molti monaci dotti (il che fa pensare che le monache potessero seguire la regola di san Colombano) come san Foillano, che rimase a Nivelles per educare i monaci, e sant'Ultano, che si dedicò anche all'evangelizzazione delle vicine terre germaniche, ancora pagane.
Si dedicò allo studio e alla contemplazione: la tradizione la vuole mistica e visionaria.
Morì ancora giovane, secondo gli Annales Xantenses, nel 664[2], e venne acclamata subito come santa.
Culto
Il suo culto ebbe una rapida diffusione, soprattutto nei Paesi Bassi e in Inghilterra: nelle rappresentazioni iconografiche, santa Gertrude indossa l'abito monastico e tiene in mano un pastorale, simbolo dell'autorità di badessa; inoltre è sempre raffigurata con dei topi (era considerata la protettrice contro le invasioni di ratti).
Memoria liturgica il 17 marzo.
Note
- ^ Andrea Malossini, Dizionario dei santi patroni. 800 santi patroni e oltre 3000 patronati, Area51 Publishing, 2012, pagina. ISBN 978-88-6574-109-2
- ^ a b c d e f (LA) Annales Xantenses, pag 34
- ^ (LA) Annales Mettenses, pag 4
- ^ (LA) Annales Marbacenses, pag 2
Bibliografia
Fonti primarie
- (LA) Annales Xantenses.
- (LA) Annales Marbacenses.
- (LA) Annales Mettenses Priores.
Letteratura storiografica
- Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale, Cambridge, Cambridge University Press, 1999, pp. 688-711.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Santa Gertude di Nivelles, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
- (EN) La voce della Catholic Encyclopedia
- (NO) La biografia sul sito www.katolsk.no
Altri progetti
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