Andrea Manzo
Andrea Manzo (Venezia, 5 novembre 1961) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
Andrea Manzo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 182 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 82 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1997 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al gennaio 2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera
Giocatore
Centrocampista fisicamente prestante, ha disputato varie stagioni nella massima serie negli anni ottanta con le maglie di Fiorentina e Milan, collezionando complessivamente 80 presenze e realizzando una rete in occasione della vittoria interna della Fiorentina sul Bologna della stagione 1980-1981. In particolare ha militato coi rossoneri ben 4 stagioni, ma senza riuscire mai ad imporsi come titolare fisso (al massimo 20 presenze nella stagione 1986-87).
Ha ottenuto inoltre due promozioni in Serie A con Sampdoria e Udinese. Ha quindi disputato la seconda parte della sua carriera in Serie B (138 presenze e 9 reti totali fra i cadetti con le maglie di Lanerossi Vicenza, Sampdoria, Udinese, Unione Sportiva Avellino e Casertana) per chiudere la carriera nel Mestre, dove aveva già militato nelle giovanili.
Nella stagione 1980-1981 ha collezionato 3 presenze con la Nazionale Under 21.
Allenatore
Dopo alcuni anni da allenatore nelle serie minori, venne chiamato nella primavera del 2005 per condurre in serie B una Unione Venezia disastrata finanziariamente, vicina al fallimento, ma non riuscì ad evitare il penultimo posto in classifica. Dopo il crack societario, continuò comunque ad essere alla guida del sodalizio arancioneroverde, ma venne esonerato dopo appena 5 partite, nelle quali aveva ottenuto solo 4 punti a dispetto del potenziale della squadra, partita con obiettivi di promozione ed infatti poi campione della Serie C2 con l'arrivo di Nello Di Costanzo.
Nel 2006 viene ingaggiato per allenare la Primavera nel Parma, ma il 12 maggio 2008 è stato chiamato in prima squadra per sostituire Cúper esonerato alla vigilia dell’ultima giornata che riserva alla squadra ducale un'amara retrocessione in Serie B. L'unica piccola soddisfazione arriva il 24 maggio quando vince la Fiat Cup a Shanghai battendo lo Shanghai Shenhua 1-0 e la Juventus 9-8 (dopo i calci di rigore, 3-3 al termine della gara) in un triangolare con gare di 45 minuti. Il 29 maggio 2008 lascia la panchina della prima squadra per cederla a Luigi Cagni, tornando ad allenare la primavera del Parma. Causa l'esonero dell' ultimo allenatore del FC Lugano, al momento è allenatore di una squadra di allievi A (juniores) del FC Rapid Lugano
Dal 15 marzo 2010 subentra al dimissionario Renica alla guida del Chioggia-Sottomarina (Serie D). Nel biennio 2010-2012 è il vice allenatore del Lugano.
Nel 2013 allena i ragazzi allievi A livello 1 (Juniores) del FC Rapid Lugano.[1]
Vita privata
È l'ex-marito di Dorina Vaccaroni, schermitrice, vincitrice dell'oro a squadre e del bronzo individuale nel fioretto alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984.
Note
Bibliografia
- Piero Sessarego, Sampdoria ieri oggi domani, Nuove Edizioni Periodiche, 1991, pag. 435
- La raccolta completa degli album Panini, Gazzetta dello Sport, 1986-87, pag. 49