Satoshi Nakamoto è lo pseudonimo dell'inventore della criptomoneta Bitcoin, nota con il codice BTC o XBT. Il Bitcoin fa riferimento anche al software open source progettato per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer-to-peer che ne risulta.
Nel novembre del 2008 Satoshi Nakamoto pubblicò il protocollo Bitcoin[1][2] sfruttando la crittografia Mailing List. Nel 2009 ha rilasciato la prima versione del software client[3][4] e successivamente ha contribuito sul progetto in via anonima insieme ad altri sviluppatori, per ritirarsi dalla comunità di Bitcoin nel 2010. L'ultimo contatto da parte di Satoshi Nakamoto è stato nel 2011, quando dichiarò di essere passato ad altri progetti e di aver lasciato il Bitcoin in buone mani con Gavin Andresen.
Ipotesi sull'identità di Satoshi Nakamoto
Le teorie sulla vera identità di Satoshi Nakamoto sono numerose. Nessuno sa se è uno 'lui', una 'lei' oppure se si tratta di 'loro'. In giapponese 'satoshi' significa 'un pensiero chiaro, veloce e saggio'. 'Naka' può significare 'medium, dentro o relazione'. 'Moto' può significare 'origine' o 'fondamento'. Ma non è certo se questi significati siano utili da ricondurre alla persona o al gruppo di persone che ha inventato il sistema Bitcoin.
Inizialmente si pensava che fosse Michael Clear, un laureato di crittografia nel Trinity College (Dublino)[5] Clear strongly denies he is Nakamoto,[6]. Altri sospettavano di Vili Lehdonvirta[7], un ex sviluppatore di giochi e anche sociologo ed economico finlandese, ma entrambi hanno negato qualsiasi legame con Satoshi.
Adam Penenberg, un professore della New York University, sostiene che dietro il personaggio misterioso ci sarebbero tre persone: Neal King, Vladimir Oksman e Charles Bry[8]. La tesi di Penenberg si basa su una ricerca effettuata su Google di alcune frasi particolari del protocollo bitcoin che ti riconducono ad una richiesta di brevetto per l'aggiornamento e la distribuzione delle chiavi di crittografia.[9] Il brevetto era stato richiesto proprio da King, Oksman e Bry, i quali hanno negato di avere a che fare con il bitcoin.[8]
Altri pensano che sia Martii Malmi, uno sviluppatore finlandese, il quale si occupò del Bitcoin sin dagli inizi realizzando anche l'interfaccia utente del sistema. Girano voci anche sul creatore di MtGox, Jed McCaleb,[10] un americano amante della cultura giapponese e residente in Giappone. Altre teorie invece portano a Donal O'Mahony e a Michael Peirce, i quali scrissero un elaborato sui pagamenti digitali nelle piattaforme e-commerce.
Note
- ^ Satoshi Nakamoto, Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System (PDF), su cs.kent.edu, 24 May 2009. URL consultato il 14 December 2010.
- ^ Bitcoin P2P e-cash paper, su article.gmane.org.
- ^ Joshua Davis, The Crypto-Currency: Bitcoin and its mysterious inventor., su newyorker.com, The New Yorker.
- ^ Adam Penenberg, The Bitcoin Crypto-Currency Mystery Reopened, su fastcompany.com, Fast Company.«A New Yorker writer implies he found Bitcoin's mysterious creator. We think he got the wrong man, and offer far more compelling evidence that points to someone else entirely.»
- ^ Davis, Joshua, The Crypto-Currency, in The New Yorker, 10 October 2011. URL consultato il 17 December 2013.
- ^ Clear, Michael, Clarifications on Joshua Davis' Article on Bitcoin in the New Yorker, su scss.tcd.ie, 4 April 2013. URL consultato il 17 December 2013.
- ^ Who is Satoshi Nakamoto?, su coindesk.com, 26 November 2013. URL consultato il 17 December 2013.
- ^ a b Penenberg, Adam, The Bitcoin Crypto-currency Mystery Reopened, su fastcompany.com, The Fast Company, 11 October 2011. URL consultato il 17 December 2013.
- ^ (EN) US20100042841, United States Patent and Trademark Office, Stati Uniti d'America.
- ^ Liu, Alec, Who Is Satoshi Nakamoto, the Creator of Bitcoin?, su motherboard.vice.com, vice.com. URL consultato il 17 December 2013.