Unobtainium

materiale immaginario attualmente inesistente in natura e non ottenibile artificialmente
Versione del 28 giu 2014 alle 20:27 di Umberto NURS (discussione | contributi) (elimino frase con {{cn}} da 4 anni, messo tra l'altro dallo stesso autore della voce; +{{WIP open}})

L'unobtainium è un materiale immaginario attualmente inesistente, il nome è utilizzato per nominare un materiale impossibile da ottenere, oppure con caratteristiche fisiche assurde o comunque al di là della tecnologia corrente. È un gioco di parole americano tra la parola unobtainable (inottenibile) e il suffisso latino -ium, tipico di diversi elementi chimici, in inglese (ad esempio "uranium"). In italiano potrebbe essere reso forse come inottenio.

Il termine iniziò a diffondersi negli anni Cinquanta nella comunità degli ingegneri aeronautici, che impiegava in larga misura leghe e processi metallurgici alle estreme possibilità della scienza contemporanea dei materiali, e ciononostante si trovava costantemente nella condizione di desiderare materiali con proprietà di resistenza al calore o agli sforzi ancor maggiore,[1] per eliminare alcuni compromessi di progettazione.

Questo termine ironico poteva stare a significare sia una "lega miracolo" (wishalloy) che avrebbe reso possibile la realizzazione di un dispositivo al momento impossibile, sia indicare un materiale effettivamente esistente ma quasi impossibile da utilizzare a causa del suo costo eccessivo o di problematiche di lavorazione: ad esempio il titanio per molti anni fu un metallo prezioso per l'Occidente, a causa del quasi totale monopolio che l'Unione Sovietica deteneva sulla sua produzione, e i progettisti del Lockheed SR-71 Blackbird vi si riferivano spesso come unobtainium per via del costo astronomico che il suo uso per l'intera fusoliera imponeva all'aereo.

Il nome di unobtainium è stato utilizzato in vari altri campi della ricerca, per indicare materiali dalle caratteristiche eccezionali che avrebbero un elevatissimo valore scientifico e commerciale ma la cui realizzabilità pratica è ancora in forte dubbio, come ad esempio una treccia di nanotubi di carbonio o un superconduttore a temperatura ambiente.

Fantascienza

Nel film The Core è un materiale che diventa sempre più forte e resistente con l'aumentare della pressione e della temperatura, e con questo materiale viene costruito uno scafo capace di scendere nel centro della Terra.

Nel film Avatar l'unobtanium è la principale causa del conflitto tra umani e Na'vi su Pandora, essendo questo materiale superconduttore e quotato 20 milioni al chilo.

Note

  1. ^ Hansen, James R. (1987) "Engineer in Charge: A History of the Langley Aeronautical Laboratory, 1917–1958." The NASA History Series, sp-4305. Al capitolo 12, riflettendo su una riunione dell'ottobre 1957, menziona i problemi causati "dalla mancanza di un materiale refrattario con caratteristiche elevate (che il gruppo di Langley soprannominava 'unobtainium')" Questo paragrafo cita a sua volta Becker, John V. "The Development of Winged Reentry Vehicles, 1952–1963," del 23 maggio 1983.