Utente:Falco-85/Sandbox6
Attilio Tamaro (Trieste, 14 luglio 1884 – Roma, 20 febbraio 1956) è stato uno storico, giornalista e diplomatico italiano.
Vita
La formazione
Figlio di un operaio dei cantieri del Lloyd (appartenente ad una delle più antiche famiglie di Pirano[1]) e di una popolana di Contovello, crebbe all'insegna di uno spiccato patriottismo (partecipando ad esempio alle manifestazioni per l'Università italiana a Trieste).
Maturata in gioventù una passione per le materie classiche, una volta terminati gli studi al ginnasio comunale nel 1902 si recò a Vienna per seguire i corsi universitari in archeologia e filologia classica. Spostatosi l'anno seguente ad Innsbruck - dove in seguito agli scontri del 1904 tra studenti tedeschi e italiani venne arrestato dalla polizia - si iscrisse infine all'ateneo di Graz, laureandovisi nel 1906[2].
Fino al 1908 lavorò quindi a Pola per conto della Giunta Provinciale dell'Istria con compiti di bibliotecario e archivista, iniziando nel frattempo anche a pubblicare opuscoli e articoli di tema storico/artistico (e man mano anche politico) su giornali triestini come L'Indipendente e poi anche Il Piccolo.
Nel campo politico e culturale Tamaro - nominato nel 1909 segretario dell'Università Popolare di Trieste - al pari di altre personalità emergenti (come Mario Alberti) si attestò in quegli anni sempre più sulle posizioni del movimento nazionalista in Italia, posizioni contraddistinte oltre che dall'avversione verso il socialismo anche da una certa divergenza col vecchio mondo liberal-nazionale italiano di Trieste e dell'Istria, a proposito delle rivendicazioni irredentistiche e dei rapporti con le popolazioni slave.
La Grande Guerra
Allo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914, come altri irredentisti adriatici Tamaro lasciò Trieste e si rifugiò in Italia per sostenere la campagna interventista contro l'Austria-Ungheria.
Dopo aver partecipato alla stesura di varie pubblicazioni sul tema degli italiani "irredenti", e specie dei rapporti interetnici sviluppatisi nei secoli nelle province dell'Adriatico orientale (tra cui spiccò il volume Italiani e slavi nell'Adriatico), dopo l'intervento in guerra dell'Italia si arruolò come volontario nel Regio Esercito venendo dislocato nelle retrovie del fronte dell'Isonzo.
Richiamato dal fronte su indicazione
Note
- ^ Bonifacio 2000, pp.
 - ^ Cfr Tavano 2007
 
Bibliografia
- Sergio Tavano, Le Università di Attilio Tamaro, a cura di S. Cavazza, G. Trebbi, collana Attilio Tamaro e Fabio Cusin nella storiografia triestina. Atti del Convegno in ricordo di Arduino Agnelli. Trieste 15-16 ottobre 2005, Trieste, Deputazione di storia patria della Venezia Giulia, 2007, pp. 177-186.
 - Marino Bonifacio, Cognomi di Pirano e dell'Istria (III), Comunità degli Italiani "Giuseppe Tartini", Pirano, Il Trillo, 2000.