Maggiorata
Il termine maggiorata nasce negli anni '50 del secolo scorso, inizialmente per indicare una serie di attrici (Loren, Mangano, Lollobrigida), che si impongono inizialmente sugli schermi cinematografici, più per la loro prorompenza fisica che per le loro doti recitative. Sembra che l'invenzione del termine si debba a Vittorio De Sica, che definì maggiorate fisiche, questa schiera di giovani attrici italiane , in gran parte reclutate tramite il concorso di Miss Italia, che diedero vita ad una versione nostrana del divismo Hollywoodiano.
Il termine fa riferimento specifico alla prosperosità del seno, ma anche ad una certa abbondanza di fianchi, e viene usato ancora oggi per indicare una donna dotata di tale abbondanza.
Il periodo d'oro delle maggiorate è quello che inizia negli anni '50 e dura per quasi tutti gli anni '60, periodo del boom economico e della dolce vita, al termine del quale diventerà di moda la donna eccessivamente magra (Twiggy ne fu un classico esempio). È curioso notare come questo cambio (o riduzione) nelle forme della "donna ideale", corrisponda in qualche modo al passaggio dagli anni del boom a quelli della crisi petrolifera. Anche se è lecito supporre che indipendentemente dai dettami della moda o dello star system, un certo genere di forme abbia sempre goduto delle preferenze del pubblico maschile (si pensi alle teorie esposte da Desmond Morris nel suo libro La scimmia nuda).
La maggiorata farà comunque il suo ritorno negli anni '90, con l'affermarsi di attrici quali Sabrina Ferilli o Maria Grazia Cucinotta.